Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita di campionato contro il Milan, persa 0-1 dai rossoblu (clicca QUI per leggere la cronaca) e fortemente compromessa da arbitro e VAR. “Sono diventato allenatore – ha esordito Zangrillo – Non ho nessuno stato d’animo, sono sereno. I valori della vita li ho presenti, come la salute. Oggi ho assistito a una partita che è un gioco, dove si cerca di portare a casa la partita nell’assoluto rispetto delle regole con ragionevolezza e buon senso. La mia analisi di questa sera è: grande Milan, Genoa, arbitro, pubblico. Tutti grandi però quando sei a poco dalla fine e non c’è certezza né del tocco di mano né del contrario devi tener conto che a un certo punto è in discussione un calcio di rigore su Vasquez nel primo tempo e un’entrata assassina del portiere del Milan su Ekuban. Si è trattato di un intervento in una zona pericolosissima. Abbiamo perso per l’ennesima volta a pochi minuti dalla fine ma usciamo con onore, davanti a un pubblico che non ha nessun altro. Tutti gli altri discorsi non mi interessano. Questa sera ho visto una grande squadra, una grande società e un grande pubblico”.
Le decisioni arbitrali non la soddisfano
“Ho fatto un’analisi senza entrare nel dettaglio, o meglio: l’ho fatto su due episodi”.
Ci può raccontare del progetto?
“Questa sera non posso parlare del progetto. Voglio sottolineare che abbiamo un grandissimo allenatore, dei ragazzi di grande valore che hanno speso energie con sapienza tattica e con ardore agonistico. È l’ennesima volta che li vedo piangere negli spogliatoi, questo mi dispiace e mi addolora: a loro voglio bene, glielo dico ogni giorno e dopo ogni partita.
Siamo più forti delle avversità. Questa sera ci sono state alchimie chiarissime a tutti: l’aggiustamento da parte di Pulisic del pallone da cui poi scaturisce il gol è chiaro ed evidente. Chissà come mai quando tocca a noi non c’è mai l’angolatura perfetta, quando l’episodio è a nostro favore la TV si incanta e lascia tutto alle incertezze, il VAR resta muto.
Qui non è stato tutelato il gioco del calcio, un calcio in cui si paventa che ci saranno cinque squadre che faranno il loro campionato, in cui i diritti televisivi vengono suddivisi in un certo modo, in cui non si ha nessun rispetto di chi porta 35mila persone allo stadio. Questo è importante, il resto non conta nulla. Se voi amate il calcio dovete tenere a mente queste cose, non ho voglia di disperdere tempo ed energia. Aldilà di Genoa, Salernitana, Lecce ed Hellas Verona questo è quello che accade tutte le domeniche”.
Noi possiamo dire che questo è un furto con scasso?
“Questo non lo posso dire, analizzo la situazione dopo una partita tesa: abbiamo visto una squadra stanca perché reduce da una partita di Champions League ma con una panchina infinita e lo abbiamo visto nel secondo tempo. Nonostante ciò abbiamo tenuto fino a quando il classico, solito episodio fortuito, condito da un’incertezza, è stato giudicato in questo modo. Ne prendiamo atto, non mi straccio le vesti e non grido contro il palazzo però è anche giusto e corretto non stare zitti. Dal momento che non parla il mister perché se no prende una squalifica, parla Zangrillo che al massimo può essere condannato a morte”.
A DAZN si diceva che non ci sono immagini che fanno vedere il fallo di mano. È possibile che in un campionato non ci sia una videocamera da cui poter vedere un fallo di mano?
“Non faccio il giornalista, il cameraman, l’operatore di Sky, DAZN o del VAR. Quando c’è il Genoa a volte ci sono difetti di luminosità, prospettiva, inquadramento. Avrei gradito che l’arbitro fosse richiamato a rivedere l’azione: non è capitato, capiterà la prossima volta“.
Come si riparte?
“Sono in difficoltà perché nel calcio esistono delle regole, la prima è che il dolore richiede tempo per essere metabolizzato. Ora i nostri calciatori possono aumentare di autostima in nazionale, questo è un fattore positivo che è testimonia il valore. Vedere i ragazzi con le lacrime agli occhi fa male, cercherò di fare il possibile con la guida del mister e con tutto lo staff, uno staff importante e che soffre. Ripartiamo con onore, ho visto una grande squadra e dico grazie ai miei ragazzi”.
Genoa, Zangrillo: “Abbiamo visto tutti che Pulisic si è aggiustato il pallone con l’avambraccio”