È iniziata venerdì l’ottava giornata di campionato ed è finita domenica per permettere ai calciatori convocati dalla proprie nazionali di raggiungere i ritiri.
I risultati dell’ottava giornata confermano il “giochista” Italiano, in zona Europa Monza, Frosinone e Lecce al settimo posto in classifica. La Champions e il VAT in altri campi hanno fatto perdere il primo posto all’Inter contro un Bologna che gioca bene. Empoli, Salernitana e Cagliari in fondo alla classifica. Il team di Andreazzoli il più vivace.
Oggi più che il campionato terrà banco la discussione sui diritti TV dal 2024/2025. Sky, DAZN, Mediaset hanno proposto 880 milioni di euro annui. La Lega di Serie A, come al solito, è divisa e una parte punta di superare i 900 milioni di euro da parte dei broadcaster che hanno trasmesso il calcio fino ad oggi inserendo la Rai per raggiungere lo scopo.
Gli altri, non d’accordo, hanno messo una zeppa nella trattativa interessando un fondo americano pronto a sovvenzionare il “canale della Lega” con una proposta di 950 milioni di euro per il primo anno e un’altra proposta stuzzicante: una raccolta pubblicitaria superiore ai 70 milioni di euro all’anno a disposizione della Lega di Serie A da dividere tra tutte le squadre. Importante che qualcuno faccia un pensierino dal punto di vista pratico ai milioni di utenti che non sanno ancora dove vedere il calcio nel prossimo quinquennio e, in particolare, con quale spesa. Alla Lega piacerebbe trasformare il calcio in “un grande fratello” tutto sotto il proprio controllo e trasformare il calcio in un talk-show, ancor peggio di quello che succede attualmente dove il pallone diventa secondario.
Altro fuori campo anche le controanalisi hanno inchiodato Pogba positivo al testosterone. Sul campo protagonista il VAR in grado non solo di cambiare i risultati, ma anche la classifica.
Lecce-Sassuolo 1 a 1. Delusione o punto guadagnato per entrambe le squadre, una consolazione, eppure la classifica si smuove. Pareggio giusto sempre con la firma dei soliti Berardi e Krstovic. Berardi subito in gol nel primo tempo, Dionisi il tecnico emiliano sicuro della vittoria mette in campo una sorta di 4-2-4 alla ricerca del raddoppio e i salentini negli spazi fanno la partita.
Empoli-Udinese 0 a 0. Ci ha provato Andreazzoli in una gara dal sapore di salvezza a battere i friulani, tenendo a lungo il pallino del gioco e sbagliando troppo sotto rete. Sottil, tecnicodell’Udinese, pensa che non sarà licenziato, ma nella società friulana ci stanno pensando. La risposta entro domani, anche se all’orizzonte non ci sono profili di tecnici che creano entusiasmo, eccetto il ritorno di Tudor.
Inter-Bologna 2 a 2. Frenata del Biscione che si illude di essere in vantaggio per 2 a 0 in 13 minuti, poi subisce la rimonta da parte del Bologna e di Thiago Motta che, pur non avendo una squadra prolifica, ne fa due alla difesa meno battuta del campionato. Il Bologna è una squadra organizzata, ma la Champions nei muscoli ha tradito l’Inter.
Juventus-Torino 2 a 0. La Signora ha vinto il derby stendendo un Torino troppo rinunciatario per essere una squadra di Juric. Terza vittoria di fila dei bianconeri nella stracittadina sotto la Mole. La Juve ha cercato con più insistenza il gol, poco Toro con una sola inornata di Zapata sul gong finale. Allegri aspetta il Milan alla ripresa per non più accorciare, ma raggiungere le milanesi in classifica.
Monza-Salernitana 3 a 0. Il Monza non ha fatto una passeggiata (ma quasi) contro una Salernitana ancora a zero di vittorie e con l’allenatore sull’uscio. La vittoria è netta per Palladino e compagnia al secondo successo di fila. Sono bastati solamente 9 minuti.
Frosinone-Verona 2 a 1. La rivincita di mister Di Francesco dopo le magre fatte negli scorsi campionati. Vincono i ciociari e un ragazzo, Soulè, arrivato dalla Juventus si è preso la vetrina tanto che qualcuno lo ha già nominato il piccolo Messi avendo il passaporto argentino e italiano. Invitato Spalletti a convocarlo prima che lo faccia debuttare l’Argentina, già convocato. Il Verona per niente vivo si è svegliato troppo tardi, quarto stop in campionato dopo l’inizio con due vittorie.
Lazio-Atalanta 3 a 2. Più che calcio show è stato un Sarri-Gasp show a suon di colpi di tattica. Ha vinto Sarri che si risolleva non solo in classifica, ha perso la Dea che fuori da Bergamo fa fatica e incassa la terza sconfitta in otto gare.
Cagliari-Roma 1 a 4. Il sole di ottobre affloscia i sardi più pronti a fare il bagno in mare che a giocare, la vittoria per Mourinho non è dolce: è preoccupato per l’ennesimo stop fisico a Dybala. Facile per Lukaku bucare la retroguardia sarda, difficile per Ranieri questo periodo con la panchina che comincia a scricchiolare. Sir Ranieri è fiducioso ed è tutta colpa del calendario troppo in salita affrontando tutte le big. I tifosi sardi la pensano diversamente vedendo giocare la squadra troppo molle. Messa in dubbio la panchina di Mou se avesse perso: le bufale in riva al Tevere sono di moda.
Napoli-Fiorentina 1 a 3. Bella la Viola che sbanca il Maradona sotto il Vesuvio conservando il terzo posto in classifica. Italiano con il suo gioco ha inguaiato Garcia, la sua panchina nuovamente in discussione. L’organizzazione di Italiano ha fatto la differenza. Il Napoli nervoso e in balìa delle sole giocate che non arrivano dalle stelle. Anche Politano sostituito non ha ringraziato Garcia, che ha sbagliato tutte le sostituzioni dando ancor più fiato ai toscani reduci dalla gara di Conference di giovedì scorso.
Genoa-Milan 0 a 1. Poco da dire, già detto tutto nel pezzo di ieri su arbitro e VAR che non ha permesso al Genoa di portare a casa un pareggio meritato. La manata di Pulisic, non una zampata, ha permesso al Diavolo di essere primo in classifica. Tutti concordi: radio, tv, moviole, giornali. Tutti concordi sul fatto che il gol fosse da annullare eccetto Rocchi che continua ad arrampicarsi sugli specchi nella non chiarezza delle immagini, negando l’evidenza rappresentata non solo dalla tv ma anche dai social.
Il Milan gode, ma si lecca le ferite: contro la Juventus alla ripresa dovrà giocare senza Maignan, un kamikaze, e il capitano Theo Hernandez in diffida dopo il giallo rimediato al Ferraris.
Inizia la settimana di passione per Spalletti e gli Azzurri alla ricerca dei risultati per partecipare ai prossimi europei, ma inizia una settimana di passione anche per qualche allenatore con la panchina traballante.