Dopo Goran Pandev, allo stadio Ferraris per fare parte del docufilm “Genoa: Comunque e Ovunque” ha fatto capolino anche Giuseppe Sculli, 152 presenze e 25 gol in maglia rossoblu. Ha aderito anche lui al progetto Genoa Cricket and Football Club ideato e prodotto da Emotion Network e DUDE Originals, che ne ha curato anche lo sviluppo creativo ed editoriale. L’ex attaccante rossoblu ha rilasciato anche alcune dichiarazioni. “Entrare in questo campo è sempre un’emozione grandissima, è un piacere sentire l’odore del Ferraris. Era un po’ che non scendevo proprio su questo campo. Mi sono riapparsi tanti ricordi. Belli“.
A noi ne è riapparso uno di ricordo: quel tuo gol sotto la Gradinata Nord che hai alle spalle. Contro il Lille. Un boato come se ne ricordano pochi, come alcuni del recente passato, quando lo stadio è tornato pieno come ai vostri tempi…
“Abbiamo fatto una scalata bellissima dalla B alla A, poi l’Europa. Facemmo molto, molto bene. Quella partita (col Lille, ndr) me la ricordo molto bene, in particolare quella perché feci gol a tempo scaduto, al 93′ di gioco. Ho sentito un boato veramente fortissimo. Sono emozioni che mi porterò dietro per sempre. Quando posso vengo sempre qui a Genova a vedere il Genoa: lo amo, lo tifo, e per me è vita”.
Un commento su questo Genoa?
“È una buona squadra, lo ha dimostrato anche nell’ultima partita casalinga col Milan. Ha fatto una buonissima partita. Peccato per l’errore che c’è stato, ma penso che il Genoa si toglierà tante soddisfazioni quest’anno”.
Questo Genoa potrà ripercorrere le orme del vostro Genoa: Serie B, Serie A e poi Europa?
“Io penso di sì. Il progetto è quello, lo vuole anche la società, e i giocatori sono stati comprati. L’obiettivo è quello lì e me lo auguro, anche perché sono tifoso. E da tifoso spero che arrivi lì. Gilardino poi è un amico, abbiamo giocato assieme da sempre, dalla Nazionale Under 21 al Genoa: abbiamo condiviso davvero tante partite. Spero per i Genoani che il sogno si avveri”.
Nel calcio moderno uno come Sculli si troverebbe benissimo…
“Abbastanza. Mi sono trovato bene anche prima, oggi forse però il calcio è più veloce e fisico e sarei riuscito meglio. Non mi lamento però di quello che ho fatto, qui a Genova sono stato tantissimi anni. Sono veramente contento e felice”.
Cosa fa oggi Beppe Sculli?
“Oggi lavoro coi ragazzi, faccio da procuratore. Giro per i campo da qualche anno: mi diverto così. Perché prima di tutto è un divertimento e poi lo vedo come un lavoro. La mia vita è il calcio, ho sempre fatto questo, so fare questo e continuerò”.
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