GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
SPORTWEEK – Il settimanale in edicola con la Gazzetta dello Sport propone questa mattina un’intervista ad Albert Gudmundsson dal titolo: “C’è un folletto tra noi”. Ricolma di foto da Villa Rostan che esaltano non solo la bellezza della villa, sede del Genoa, ma anche la passione per la moda del calciatore islandese, l’intervista parla sia della sua provata sia della sua vita sul campo di gioco. “Non credo sia sbagliata l’idea che avete degli islandesi. Io non sono un buon esempio del tipico islandese – spiega Gudmundssin – La mia gente non è così seriosa come forse si crede, nel senso che non si prende troppo sul serio. Però è difficile che esca dal seminato, dalla sua comfort zone. I miei genitori sono fatti così, e li ringrazio perché mi hanno dato il senso del limite. Cosa mi ha spinto a scegliere il Genoa? La chiamata è arrivata l’ultimo giorno del mercato invernale, quindi non ho avuto molto tempo per pensarci. Il mio desiderio è sempre stato misurarmi in Serie A, Premier inglese o Liga spagnola. Quella del Genoa era una buona offerta”.
“Mi chiesero di aiutare la squadra a salvarsi – prosegue Albert – Non ce l’abbiamo fatta, ma sono voluto restare anche in B perché ormai mi sentivo parte del gruppo e quindi sentivo anche la responsabilità di aiutare il club a tornare su”. Infine, un passaggio su Gilardino: “Mi ha martellato tanto l’anno scorso, adesso stiamo rifinendo il lavoro. Pillole, piccoli consigli che applico in campo e mi accorgo che sono sempre azzeccati. Per esempio, col Milan mi aveva avvertito che avrei avuto sempre un difensore attaccato al culo e quindi mi aveva detto di muovermi a zig zag, in diagonale. Ha avuto ragione. Abbiamo perso, ma gli abbiamo dato fastidio“.
REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica titola: “Tesoro Gudmundsson, Gilardino si affida a lui per sbancare Bergamo“. Il quotidiano locale sottolinea come per Retegui non ci sia niente da fare: non recupererà per la trasferta di Bergamo. In dubbio resta anche Strootman. Ma nel corso dell’approfondimento la parte finale è dedicata non solo al possibile esordio di Vogliacco dal primo minuto, ma anche al fatto che Giochi Preziosi, dell’ex patron rossoblu, è diventata nuovo sponsor ufficiale del club bergamasco.
“Il marchio però, pur beneficiando del titolo di sponsor ufficiale, non sarà sulle maglie nerazzurre – scrive Repubblica – La notizia è stata commentata così dallo stesso Enrico Preziosi: “Per me è un onore aver dato vita a questa partnership con un club storico come l’Atalanta, dove etica, rispetto e divertimento promuovono il gioco del calcio agli occhi dei giovani futuri talenti esattamente come la mia azienda e i suoi giocattoli“.
SECOLO XIX – Dopo un approfondimento principale dal titolo “I Gaspersons” dedicato a tutti gli allievi di mister Gasperini, ultimo dei quali sarà Gilardino, il quotidiano locale parla di Sabelli e della sua “irresistibile ascesa: in campo e fuori tutti lo cercano“. Ci sono anche due passaggi legati sia alla presenza di Giochi Preziosi come sponsor dell’Atalanta, sia alla situazione infortunati. In quest’ultimo caso si parla di Retegui (“l’infortunio è praticamente smaltito, il calciatore ha iniziato a fare scatti e cambi di direzione ma fin quando il dolore non sarà completamente svanito, il Genoa non lo rischierà“) e di Junior Messias, per il quale sono stati ridefiniti i tempi di recupero dal problema muscolare che lo aveva fermato prima della sfida col Milan: potrebbero essere più lunghi del previsto.
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