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Serie A, l’analisi della nona giornata

Il ritorno dalla sosta per le Nazionali, alla nona giornata di campionato, ha messo sul campo un sabato spumeggiante per le squadre in trasferta. Vincono Napoli, Inter e Lazio. Il tutto è continuato alla domenica con le vittorie di Roma, Atalanta, Juventus. Al palo il Milan  e la Fiorentina tra chi ambisce alla zona Champions. Colpo grosso dell’Empoli: sbanca il Franchi di Firenze.

La nona giornata conferma che i cinque cambi, il 50% della formazione iniziale, fanno e faranno la differenza a patto che sia la qualità a subentrare.

Un calcio alle regole non solo nell’applicazione delle Regole del gioco calcio e del protocollo VAR, tra scommesse vietate trasformate in ludopatia per prendere meno squalifica, rivelazioni, accuse in mano alle Procure e ai gossip. Tonali  e Zaniolo giocano in Inghilterra e sono applauditi  dal pubblico, intanto l’inchiesta va avanti.

Gravina, capo della FIGC, contestato da Lega Calcio e politica si trincera  dietro l’autonomia della Federazione. Indipendenza che non è riuscito a garantire facendo le riforme del calcio. Gravina ha trasformato il calcio in politichese: non riesce a vedere cosa sta succedendo e nessuno prende le decisioni.

Autonomia anche da parte dell’Associazione Italiana Arbitri, ma il VAR non va d’accordo con gli arbitri e ogni decisione arbitrale conferma che i direttori di gara sono fragili e a dirigere è la tecnologia. Il VAR sconfessa arbitri e guardalinee,  i protagonisti in campo con fischietto e bandierina difficilmente smentiscono i colleghi davanti ai monitor e provvisti di replay. L’immaginazione davanti ai monitor e replay non può essere la grande virtù di un artista, di un regista, è solamente un difetto dei VMO, specialisti del VAR, che continuano a giudicare sulla base di come hanno arbitrato e che sono stati fatti uscire dai campi verdi per ragioni tecniche.

Per cinque anni non cambierete canale. Sky e DAZN trasmetteranno il campionato di calcio di Serie A con le stesse modalità di  oggi. Diciassette società sono state favorevoli, imbestialito De Laurentiis patron del Napoli. “Decisione stupida”. Galliani, Presidente del Monza, entra al Senato nel collegio brianzolo. Addio a Sir Bobby Charlton, leggenda del calcio inglese che ha fatto la storia del Manchester United con quasi 800 presenze. Ma veniamo alle gare.

Torino-Inter 0 a 3. Gioca un tempo a tutto pressing il Torino di Juric, spreca gol anche per merito di Sommer, poi crolla sotto i cambi di Inzaghi. Dumfries , Frattesi e Carlos Augusto hanno cambiato la partita  confermando che la forza dell’Inter è la rosa a disposizione  di Inzaghi,  la più forte e fornita del campionato. Alla fine potrebbe avere ragione per aggiudicarsi lo Scudetto se non verrà intralciata e invaghita dalla Champions.

Verona-Napoli 1 a 3. La “nuttata” è passata per il sergente Garcia dopo una sosta per le nazionali piena di polemiche e il paventato cambio allenatore. Garcia salvato dalle individualità, non dal gioco. Osimhen ai box, ma ci ha pensato Kvara con una doppietta. Verona assente nel primo tempo, nel secondo ha messo alla gogna la difesa napoletana che ha confermato un Ciuccio spaccato a metà, forte quando attacca, fragile quando difende. Scontri tra i tifosi prima e dopo la gara. Verona troppo povero di idee. Dimenticate le prime due vittorie all’inizio della stagione che fanno da contraltare ai due punti nelle altre sette gare.

Sassuolo-Lazio 0 a 2. Terza vittoria consecutiva per Sarri in Tribuna, compresa la Champions. Vince nel primo tempo la Lazio per le ripartenze da dietro fallite da parte dei giocatori di Dionisi che si fanno rubare palloni sulla trequarti 3e mandano in gol Felipe Anderson e Luis Alberto grazie ad una difesa emiliana imbarazzante. Subito tre cambi per il tecnico Dionisi, ma i capitolini hanno controllato la gara uscendo dalla parte destra della classifica. Berardi assente, allora niente tortelli emiliani a Reggio Emilia.

Roma-Monza 1 a 0. Quarta vittoria consecutiva, terza in campionato, per Mourinho che si fa espellere all’ultimo minuto di gioco con i suoi popolari gesti, questa volta nei confronti di Palladino che piangeva e si lamentava dell’arbitro. La guerra con Palladino continua dalla scorsa stagione. Mourinho in Tribuna con l’Inter la prossima gara, ormai è una consuetudine oppure qualcosa di preparato. El Shaarawy entra nella ripresa e sfonda il muro brianzolo al 90esimo, dopo piange il savonese ancora colpito dalle accuse di scommesse. La Roma sorride, ma ha fatto troppa fatica senza Dybala. Palladino si è difeso con ordine, ha anche avuto le migliori occasioni per fare gol. Palladino beffato anche nel risultato, non solo da Mourinho.

Bologna-Frosinone 2 a 1. Il Bologna attraverso il gioco di Thiago Motta si fa spazio e aggiunge un posto alla tavola dell’Europa dopo l’ottavo risultato utile consecutivo. Frosinone alla seconda sconfitta esterna consecutiva.

Salernitana-Cagliari 2 a 2. Non è successo nulla fino all’ottantesimo di gioco, dopo un thrilling di gol e di azioni quando le squadre si sono mollate sul piano tattico. La classifica non cambia per entrambe sempre al palo delle vittorie. Ranieri non rischia la panchina, ha due jolly casalinghi con Frosinone e Genoa da giocarsi.

Milan-Juventus 0 a 1. Folle il Diavolo che domina la Signora nel primo ma non riesce a fare gol, l’espulsione giusta di Thiaw al 40’ della prima frazione permette ad Allegri cinicamente di portarsi a casa il risultato e proiettarsi in zona  scudetto. Pioli dopo il rosso sbaglia levando Pulisic per fare entrare unaltro difensore. Il Diavolo è preoccupato negli scontri diretti, perde anche a San Siro. Grande soddisfazione di Locatelli per il gol da ex maltrattato in casa rossonera e vituperato dai cori del Meazza. Una Signora da scudetto? Difficile affermarlo oggi. Allegri da Gialappa’s con tanto di spogliarello.

Udinese-Lecce 1 a 1. Le zebre friulane continuano a non vincere, il Lecce porta a casa un altro punto. Partita di poca intensità dove il Lecce spreca nel primo tempo e l’Udinese nel secondo. Giorni contati per la panchina di Sottil, la squadra ha una classifica deficitaria.

Fiorentina-Empoli 0 a 2. Qual è la provincia tra Firenze e Empoli? È Firenze grazie a “nonno” Andreazzoli che ha annichilito Italiano con una prova di spessore di tutta la squadra. Lo “scavetto” fa parte di giocatori che masticano la Serie A e dentro l’area di rigore Caputo ha fatto vedere che per farlo non si può guardare il pallone tra i piedi, ma il portiere avversario. Empoli portato fuori dalla zona rossa da Andreazzoli: dopo quattro giornate aveva zero punti e zero gol fatti. È viola tutta la squadra assieme al tecnico Italiano sicuro prima della gara di essere terzo in classifica. Adesso tremano: giovedì c’è da giocare in Europa.

Atalanta-Genoa 1 a 0. Vince l’Atalanta, ma il gioco di Gasperini tra le mura amiche è stato una delle rare volte contrastato bene dal Genoa. Dopo le sfuriate bergamasche ad inizio dei due tempi di gioco Gilardino ha preso subito le misure con un Grifone compatto che non lasciava spazi giocando in 30 metri tra difesa e attacco. Squadra corta che permetteva con la pressione di verticalizzare e allarmare la Dea.

Senza la seconda opera di stravolgimento del protocollo VAR in quindici giorni il Vecchio Balordo avrebbe due punti in più in classifica. Ieri la spiegazione di Rocchi e della sua banda sull’episodio Pulisic. Adesso aspetteremo il 2025 per avere quella sull’episodio Lookman…

L’arbitro dopo aver diretto bene e visto ancor meglio il tocco di mano del giocatore atalantino, ha fatto l’errore di cadere nella trappola della OFR (verifica a bordo campo con l’ausilio del VAR) e del VMO  Abbattista VMO (Video Match Official), vittima di immagini non chiare rispetto alla sua visione dal campo. Essendo sicuro quando ha annullato il gol doveva andare avanti perché le immagini non dimostrano l’esatto contrario ed era giusta la decisione presa sul campo. Oggi il Maresciallo si chiederà perché Abbattista di Barletta a 40 anni non arbitra più. Genoa che entrerà presto nella storia delle on field review

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