La trasferta del Genoa a Cagliari rispolvera sempre molti aneddoti della storia rossoblu, come quello della nave Caralis nel 1971. La trasferta sull’isola sarda porta con sé delle simbologie particolari, strettamente legate anche a Genova, come lo spostarsi in nave, l’affrontare il mare e le sue onde, il navigare in compagnia di altri tifosi rossoblu.

In larga parte, spostandosi a centinaia nelle ultime ore, è proprio questa l’esperienza che stanno rinnovando i tanti tifosi rossoblu che si sono messi per mare per raggiungere Cagliari, dove domani saranno ben più dei 415 tifosi assiepati nel Settore ospiti, ma oltre seicento. Molti rossoblu, infatti, hanno potuto prendere il biglietto nel settore attiguo a quello destinato alla tifoseria ospite.

Dobbiamo ringraziare Pippo Spagnolo a livello di monumento per la vicenda della Caralis” avevano ricordato alcuni anni fa, neppure un mese prima che scoppiasse la pandemia, il compianto Piero Parodi e Peo Campodonico all’evento Genoa Stories tenutosi al Museo del Genoa.

Quella nave aveva una portata da 650 persone, ma ve ne salirono mille“. E quando si arrivò in Porto, al ritorno, il Genoa era ad un passo dalla promozione e la nave pendeva tutta tutta da un lato. Il lato dei pontili, quello dove tifosi, giocatori, rappresentanti di lista per le imminenti elezioni si affacciarono per salutare chi li attendeva sulla terraferma. Storie da Genoa“. Storie da Genoa che si ripetono di generazione in generazione. Domani alle ore 15, dalla Unipol Domus, un altro capitolo.


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