Il Grifone ne ha già fatte molte prove di decollo nelle dodici giornate di campionato giocate e segnali importanti in questo senso sono arrivati in particolare dentro il Tempio. Domani a Frosinone proverà, anche con i cerotti, ad incominciare a confezionare regali di Natale per i propri tifosi. Tanti arriveranno in Ciociaria con viaggi andata e ritorno in macchine e pullman.
Il Vecchio Balordo sperava di arrivare nel Lazio con dentro il motore qualche cilindro in più, invece ne avrà uno in meno: Albert Gudmundsson. Aspettiamo notizie da Gilardino nella conferenza stampa dell’ora di pranzo, ma proverà nuovamente a volare in trasferta, con le le basi viste dall’inizio della stagione. Non è poco ma il passato insegna che non è mai troppo e qualche volta non basta.
La filosofia di Gilardino è che se non hai i giocatori, la differenza la dovrà fare il gioco. Il Genoa contro il Frosinone deve scalare altro gradino nella scala della costruzione della propria stagione: quella del consolidamento.
Come? Aggiungendo altri mattoni sulle fondamenta gettate dalla fine di agosto. A livello tattico e strategico, Gilardino dopo la sosta avrebbe voluto cambiare qualcosa in fase di costruzione in fase offensiva una soluzione difficilmente avuta nelle precedenti gare, poco differente in fase di non possesso. Gilardino ha dimostrato di non essere legato ad un solo sistema di gioco.
Al di là delle alchimie tattiche, allo Stirpe saranno importanti soprattutto modo, atteggiamento e grinta, gli stessi con cui la squadra ha affrontato le gare casalinghe, e tutto farebbe ben sperare contro Di Francesco e compagnia. Gilardino per continuare la salita chiede a tutti di consolidarsi, ci sono tempo e punti a disposizione per dare corpo alle ambizioni di una salvezza tranquilla.
Il Genoa ha volteggiato nelle dodici gare giocate grazie al sacrificio e alla corsa della sua classe operaia, grazie alla strada tracciata da Gilardino. Chiamasi equilibrio. Ora però la differenza per trasformare tutto in punti è la qualità assente per infortuni.
Contro il Frosinone il Genoa affronterà una squadra giovane e garibaldina che attaccherà per dopo deprimersi se non farà gol, come successo nelle ultime gare dove ha patito le difese alte avversarie e l’aggressione nella propria metà campo. Tutti movimenti che Gilardino e lo staff avranno cercato di sviluppare durante gli allenamenti.
Tornare a volare e guardare il cielo per il Grifone è possibile. Importante seguire il libro di Gilardino e lo staff. Importante leggere da parte di tutta la rosa i fogli dell’allenamento, delle idee, della strategia tattica.
Da ogni intervista che si legge, che sia di chi è attualmente in rosa o di chi è andato via, Gilardino ha creato empatia con tutti, dote e fortuna ereditata da calciatore che muove la macchina Genoa. A domani alle ore 14 per la formazione ufficiale rossoblu.
Il Frosinone nelle dodici gare giocate ha messo in classifica 15 punti frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, con 17 gol realizzati e 20 subiti. Nelle griglie di partenza del campionato nessuno scommetteva sulla squadra frusinate, anzi su qualche giornale e social venivano messi in pole position come la candidata più seria alla retrocessione .
Questo fatto dipendeva dal dubitare del calciomercato estivo e del cambio dell’allenatore, da Grosso, fresco di aver vinto il campionato, a Di Francesco, reduce da stagioni non buone. Invece il Direttore sportivo Angelozzi senza un budget di primo piano ha fatto un ottimo lavoro nelle ultime settimane di calciomercato portando a Frosinone giovani che avrebbero scaldato le panchine.
Un calciomercato di scommesse. Scagli il primo pallone chi alla fine di agosto conosceva: Harroui, Cuni, Kvernadze, Bourabia, Ibrahimovic, Reinier, Okoli, Soulè, Kaio Jorge, Barrenechea. Per il resto prestiti di giocatori già conosciuti: Marchizza, Simone Romagnoli, Brescianini.
Tutte scommesse quasi vinte fino alla dodicesima giornata di campionato, compresa quella del Mister Di Francesco che già dalla preparazione con quelli a disposizione ha capito di avere quasi un’ultima possibilità di rilanciarsi in Serie A e di dover fare un uso importante di una rosa varia e differenziata sfruttandola con una tattica pronta a farla mutare in funzione dell’avversario da affrontare e durante la gara.
Tatticamente il Frosinone è una squadra diretta, Di Francesco ha conservato il modulo preferito, un 4-3-3 fatto di tagli verticalizzazioni, figlio del maestro Zeman. Rispetto a Zeman dopo le delusioni, l’ultima a Verona nel 2021, Di Francesco ha introdotto nel suo gioco la partenza da dietro per cercare di portare alti gli avversari nella prima pressione e dopo colpirli nelle ripartenze con lunghe transizioni sfruttando la velocità e il dribbling. Per fare giocate verticali uno dei principali artefici è il portiere Turati promotore dei passaggi lunghi , anche precisi.
Il rovescio della medaglia per la squadra dei frusinati è concedere e abbassare il baricentro per lunghe fasi della gara dopo aver prodotto lo sforzo per fare gol. Basta vedere gli ultimi risultati con il Cagliari, gara persa per 4 a 3 dopo essere stati in vantaggio per tre a zero, e la vittoria con l’Empoli in vantaggio di due a zero: con qualche minuto di recupero in più i toscani probabilmente avrebbero potuto pareggiare.
Nelle due ultime gare di campionato prima della sosta con l’Empoli hanno giocato con la difesa a quattro e il 4-2-3-1 e in casa dell’Inter con la difesa a tre e il 3-4-2-1.
Contro il Genoa Di Francesco ha quasi tutta la rosa a disposizione e in settimana ha provato la difesa a tre prevedendo che il Grifone possa giocare solo con una punta, ma è scivolato negli ultimi allenamenti con quella a quattro.
In panchina anche Mazzitelli il capitano e Harroui reduci da infortuni, ma per la sostituzione del capitano ballottaggio tra Brescianini e Gelli. Ballottaggi anche in difesa se giocherà a tre oppure a quattro.
Con la difesa a tre sicuri di giocare Monterisi, Okoli e Marchizza. Con la 4 quattro Lirola in ballottaggio con Oyono. A di là dei numeri di modulo titolari fissi sono Soulè davanti e Barenchea nella posizione di play. Dubbio come prima punta tra Cuni e Cheddira, spinge per giocare l’ex rossoblu Caso.
Arbitra Zufferli della sezione arbitrale di Udine. Nato nel 1990, vanta quattro gare in Serie A con un successo della squadra di casa, 1 pareggio e 2 successi esterni, nessun rigore e nessun cartellino rosso. L’ultima con il Frosinone la vittoria lo scorso anno in casa del Cosenza, per il Grifone la vittoria contro il Modena. Primo assistente Costanzo (Orvieto), secondo assistente Passeri (Gubbio), quarto uomo Marinelli (Tivoli), VAR Fabbri (Ravenna), AVAR Paganessi (Bergamo).
Diffidati Frosinone: Okoli. Diffidati Genoa: De Winter, Malinosvkyi