Alla vigilia della sfida tra Genoa ed Empoli, dalla sala stampa di Villa Rostan è intervenuto il tecnico rossoblu Alberto Gilardino che ha affrontato i temi della sfida di domani al Ferraris. “Sono partite importanti come lo sono state quelle prima e come lo saranno quelle dopo l’Empoli. Andranno affrontate come è stato fatto in questo periodo, col massimo spirito di sacrificio, con la massima determinazione e con la massima umiltà, ma anche con una grande consapevolezza di quanto noi desideriamo e vogliamo fare all’interno della gara. Questo è l’obiettivo per domani. Come ho vissuto l’ultima settimana dove sono girate tante critiche su cambi e cambi di modulo nel finale? Con isolamento e lavoro. L’unica cosa certa è quella, il lavorare ed essere focalizzati sull’obiettivo. L’obiettivo è molto chiaro nella mia testa e in quella dei ragazzi e della squadra. Sappiamo di dover migliorare, ma sappiamo anche di avere delle qualità, e queste qualità vanno esaltate con atteggiamento e attenzione. Dalle critiche e dai momenti negativi si può crescere, si possono fare valutazioni: di sicuro ci metto sempre la faccia. Domani so che ci sarà la voglia di dimostrare ancora una volta che il Genoa c’è“.
Vi siete spiegati perché nei primi tempi, eccetto l’esordio con la Fiorentina, non siete mai andati sotto nel risultato, mentre nella ripresa avete perso molti punti?
“Sono situazioni che analizziamo assieme allo staff, parlo coi ragazzi e con la squadra. Le partite durano 100′, durano a lungo, quindi l’obiettivo è mantenere il livello di attenzione massimo fino alla fine. L’obiettivo è mantenere il livello di concentrazione massimo sino alla fine, per chi gioca dal primo minuto e per chi, soprattuto, entra. La mia volontà durante la gara, per il rapporto che ho con chi sta in panchina, è di vedere la partita e guardarla perché chi entra deve dare un contributo importante. L’attenzione mentale diventa determinante e c’è la volontà di migliorare”.
Su Retegui e le sue condizioni?
“Retegui si è allenato tre giorni con la squadra, farò valutazioni oggi dopo l’allenamento. Ho parlato col ragazzo tutti i giorni, ha grande voglia e se ci saranno le condizioni, sarà in campo dal primo minuto”.
La settimana scorsa aveva detto che si aspettava tanto da Malinovskyi e che desse quel contributo anche in termini di gol. Ne sono arrivati quasi due. Le risposte le hai avute?
“Assolutamente. All’interno della partita e delle gare deve determinare con la qualità, col suo piede, e deve farlo anche sotto l’aspetto fisico fin quando ne ha. Adesso. è normale, ci si aspetta da parte mia da lui una continuità di prestazioni e atteggiamenti all’interno della gara. Sono proprio questi tipi di giocatori a farti alzare l’asticella, a farti creare situazioni pericolose in fase offensiva. Come lui anche Retegui e Messias sono giocatori che hanno nelle corde queste qualità”.
Come sta Messias?
“Come Mateo (Retegui, ndr) è naturale che non sia al cento per cento, ma se sia lui che Retegui mi danno garanzie a livello personale nel giocare dal primo minuto, saranno entrambi della partita perché abbiamo bisogno di qualità e dell’estro di questi giocatori”.
L’infortunio di Strootman ti apre più soluzioni?
“Domani mancheranno Bani, Ekuban, Strootman e Gudmundsson. Per Strootman saranno tempi un po’ lunghi, per Ekuban lo valuteremo nei prossimi giorni. Anche Jagiello tornerà in panchina questa settimana. Mi auguro che Bani e Gudmundsson dopo la Coppa Italia io possa riaverli in gruppo per poi fare delle considerazioni per la gara di Monza, per farli giocare o portarli in panchina”.
Adesso in difesa col ritorno di Vogliacco c’è più scelta?
“Per quanto riguarda la disponibilità e per quello fatto in fase difensiva a Frosinone, mi sono piaciuti in molti, da Vogliacco alla prima da titolare a De Winter, da Dragusin allo stesso Haps. Domani avrò scelta, malgrado non ci sia Bani, anche nel cambiamento di posizione di alcuni interpreti. E domani tornerà anche Vasquez”.
Che Empoli si aspetta domani?
“L’Empoli è una squadra temibile, ha vinto sia a Firenze sia a Napoli. Parlando di attenzione mentale e di partita che evireranno a fare, lavoreranno per ripartire. Hanno giocatori di gamba, come Cambiaghi e Cancellieri, e brevilinei molto bravi nello stretto: dovremo alzare l’attenzione a livello mentale imponendoci dentro la partita con un certo tipo di atteggiamento”
Abbiamo passato una settimana a studiare il sesso degli angeli su quei tre cambi nel finale di Frosinone-Genoa. Oggi glielo chiedo perché solo chi è in panchina può spiegarlo: perché ha fatto quei tre cambi a Frosinone? E come mai quando il Genoa fa i cambi prende sempre gol?
“È vero, ci sono state situazioni dove ho fatto i cambi e abbiamo preso gol, come a Bergamo e Frosinone. Prima parlavo di attenzione soprattutto per quei giocatori che da fuori devono vivere la partita come fossero dentro, come se la giocassero. Sui cambi di Frosinone non mi devo giustificare, ma quando un giocatore mi chiede il cambio è chiaro che debba fare delle valutazioni, sia che sia il 50′ sia che sia l’80esimo. Avevo un ultimo blocco per cambiare i giocatori e l’ho fatto. L’ho fatto pensandoci e con una logica. Chiaro che poi è andata male, ma fosse finita 1-1 si sarebbe parlato di un altro tipo di Genoa. Ora però dobbiamo pensare alla gara di domani: in questi giorni, parlandoci e parlandosi i ragazzi tra loro, c’è stata la volontà mentale di migliorare alcuni aspetti”.
Potrebbe dare qualcosa in più il fatto di cambiare il sistema di gioco?
“Sì, negli interpreti abbiamo giocatori con caratteristiche differenti che possono cambiare l’assetto tattico e l’interpretazione di gara. Se hai Malinovskyi, Messias e Retegui in campo devi lavorare in un certo modo, se hai Badelj, Strootman e Frendrup devi lavorare considerando tutti gli altri modi tattici. È opera mia trovare e modellare la squadra nel modo migliore”.
Kutlu?
“Gli avevo chiesto nell’ultimo periodo delle risposte dentro gli allenamenti, e me la sta dando positivamente. È la prima settimana in cui vedo dentro di lui l’arrabbiatura e l’incazzatura per non essere utilizzato, ma anche questa voglia di dimostrare. È un aspetto positivo, me lo aspettavo da questo giocatore e lo tengo in considerazione come tutti gli altri: se domani ci sarà la possibilità, sarà della partita”.
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