Assieme a Mario Ponti, ex giocatore rossoblu (esordio in un Genoa-Napoli del 1983) e poi allenatore, ci avviciniamo alla prossima sfida contro l’Empoli. Ecco la presentazione della prossima avversaria del Grifone.

IL SISTEMA DI GIOCO – “Praticano il 4-3-3, con principi di gioco offensivi. Insistono sul possesso palla rasoterra, difficilmente lanciano il pallone, se non nei momenti in cui sono pressati. Con Andreazzoli hanno sempre disputato delle buone partite. Non è una squadra allo sbaraglio, come dimostra la recente vittoria a Napoli. Certamente hanno qualche lacuna, però cercano sempre di fare la partita. Se non riescono a salvarsi, non penso che la colpa possa essere attribuita ai due allenatori, l’’esonerato Zanetti e oggi Andreazzoli. Forse hanno dei difetti strutturali”.

I PUNTI DI FORZA – “Il centrocampo, anche oggi dovrebbe mancare Baldanzi, il giocatore con maggiore qualità. I tre centrocampisti, il play Ranocchia e i due interni Maleh e Fazzini, garantiscono corsa e qualità. Ranocchia, il regista, è cresciuto alla scuola Juve e dovrebbe essere preferito a Grassi. Maleh da ragazzo era considerato più che una promessa, però resta un giocatore di qualità. Fazzini è un prodotto del settore giovanile locale, sempre floridissimo“.

I PUNTI DEBOLI “L’attacco, anche se ci sono tre giocatori che singolarmente sono discreti. Però l’Empoli è la squadra che ha segnato meno gol, soltanto 8 in 13 giornate, tre delle quali nell’ultima partita, persa contro il Sassuolo, e due a Napoli, per cui ne rimangono tre in 11 partite, veramente poche. Non bisognerà però abbassare la guardia. Caputo si è un po’ perso negli ultimi anni, però rimane un goleador. Cancellieri gioca sulla fascia piede invertito”.

I GIOCATORI DA TENERE D’OCCHIO – “Anche se l’attacco non ruba l’occhio, l’esterno offensivo di fascia sinistra, Cambiaghi, va tenuto in considerazione. Proviene dal settore giovanile dell’Atalanta, un marchio di qualità. È un destro che si muove a sinistra, ha corsa e piede. Troverà Sabelli e potrebbe venir fuori un duello molto interessante. Frendrup probabilmente gli darà una mano con i raddoppi. Il Sabelli delle ultime partite ha fatto ricredere molti. In difesa mi piace anche Sebastiano Luperto, difensore centrale esperto, smaliziato, capitano della squadra. Un elemento carismatico, molto bravo nel gioco aereo“.

L’ALLENATORE – “Andreazzoli è un ottimo tecnico, persona lucida e seria, la dimostrazione di come l’età non conti. Poco meno di un mese fa ha compiuto settant’anni e dopo Claudio Ranieri è l’allenatore più anziano della Serie A. Ma Andreazzoli è più forte dell’anagrafe, fa giocare bene le sue squadre. A Genova non è stato fortunato, avventura chiusa male per la diatriba con l’ex presidente Preziosi“.


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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.