Malgrado si sia gridato allo “scandalo” nelle ultime 36 ore, il tocco di mano di Bani in Genoa-Juventus non è da calcio di rigore. Il Regolamento attualmente in vigore può lasciare spazio all’interpretazione, ma a dettare la linea sono le linee guide della UEFA prese lo scorso 24 aprile 2023 e messe in pratica, a livello arbitrale, dal campionato in corso.
Sul sito ufficiale della UEFA, infatti, il documento recita come segue:
- Nelle linee guida per la prossima stagione (quella in corso di svolgimento, ndr), il Board raccomanda che la UEFA chiarisca che nessun giocatore deve essere sanzionato con un fallo di mano se la traiettoria del pallone è stata precedentemente deviata dal suo corpo, in particolare quando il pallone non è indirizzato verso la porta.
- Sulla base della stessa raccomandazione, il Board suggerisce che non ogni fallo di mano su un tiro in porta debba comportare automaticamente un’ammonizione, come previsto dalle attuali linee guida.
- Il Board incoraggia gli arbitri ad essere più decisi nell’ammonire i giocatori che mostrano un comportamento antisportivo, specialmente quando tentano di ingannare l’arbitro fingendo un infortunio o fingendo di aver subito un fallo.
- La UEFA è intenzionata a richiedere all’IFAB una modifica della Regola 12, che prevede l’espulsione di un giocatore per aver negato alla squadra avversaria una rete o un’evidente occasione da gol con un fallo di mano. Il Board ritiene che un giocatore debba essere espulso solo se tocca deliberatamente e intenzionalmente il pallone con la mano/il braccio. In caso di altre tipologie di fallo di mano, il giocatore dovrebbe essere solo ammonito“.
Questo è il documento integrale diffuso dalla UEFA, all’interno del quale il passaggio chiave è quello evidenziato poco sopra. Si tratta, in maniera evidente, della stessa dinamica del fallo di mano di Bani che non ha portato Massa a concedere calcio di rigore (e neppure il VAR Fabbri ad intervenire). La coscia sinistra di Bani devia il pallone in modo evidente ed è impossibile togliere il braccio, da una distanza così ravvicinata, tanto più che il pallone non è diretto nello specchio della porta, bensì a centro area. La decisione di Massa e del VAR Fabbri, dunque, è corretta. E peraltro della stessa idea trapelerebbe essere anche il designatore arbitrale.
Basti pensare al rigore recentemente concesso in Champions League al PSG per un tocco di mano di Livramento (Newcastle) con precedente rimbalzo del pallone sul fianco del calciatore dei Magpies. Il VAR suggerisce on field review e viene concesso il rigore. Le proteste sono veementi, l’arbitro al VAR (Tomasz Kwiatkowski, ndr) sarà sospeso dalla UEFA. Motivazione? Non si è allineato alle direttive UEFA, quelle riportate qui sopra. Un precedente illustre che chiude ogni discussione.
Post scriptum: inutile in questo specifico caso affidarsi ai frame che circolano sui social e allo specifico scatto del pallone che tocca il braccio sinistro di Bani. In questa particolare casistica occorrono le immagini in movimento perché è chiaro che, in caso contrario, non si percepisce la deviazione con la coscia. Valutazioni di campo – e quindi preservate dal VAR – quelle del contatto Vasquez-Cambiaso e Malinovskyi-Yildiz.
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