All’Albero di Natale 2023 si sono aggiunte dopo la diciassettesima giornata di campionato le palline rossoblù a quarti del Genoa, quelle del Bologna rossoblù a strisce, le biancocelesti di Sarri per uscire dalla crisi, le viola di Italiano, le nerazzurre del Biscione e le bianconere della Signora a caccia del titolo platonico di Campione d’Inverno, le giallorosse di Mourinho, le gialloblu del Verona. Invece i doni da mettere sotto l’Albero di Natale da parte di UEFA, FIFA ed ECA non sono neanche da scartare per i tifosi che amano il calcio.
La Finanza, gli Emirati Arabi, i Fondi di investimento si stanno prendendo il calcio europeo, sempre più in mano agli speculatori. Se non raggiungeranno un accordo dopo la sentenza della Corte di giustizia Europea che ha intimato alla UEFA di non esercitare posizioni di abuso dominante, aprendo scenari nuovi, i grandi club d’Europa e Mondiali avranno il Monopolio per organizzare grandi eventi. Non sarà più calcio ma alta finanza, imponendo il diritto commerciale al posto del pallone. Non si terrà più conto del calcio di provincia perché una Champions o una Superlega valgono oggi almeno 5 miliardi di euro all’anno e il 70% può fluire nelle casse dei club partecipanti. La sentenza è già dirompente e lo sarà più della Legge Bosman, ovviamente subito divisiva tra i club e i Presidenti delle società di Serie A.
La FIGC, nel frattempo, anticipa le iscrizioni ai campionati per mettere in sicurezza il sistema. Il Consiglio Federale della FIGC ha recepito i principi del nuovo Regolamento Agenti stillato dalla FIFA. Vedremo fra una settimana se sarà vero. FIGC pronta a rivedere in anticipo le iscrizioni ai campionati, così i tifosi si chiedono quando arriveranno le nuove regole per far fare qualche gradino in più al calcio italiano, dai Dilettanti alla Serie A?
Andiamo con le gare, partendo da quelle del venerdì.
Salernitana-Milan 2 a 2. Non è stato Ibrahimovic ad accendere il Diavolo rossonero in Campania, ma Jovic: altro gol pesante subentrante dalla panchina per pareggiare contro una Salernitana che non si è arresa con gli acuti dei “vecchi” Fazio e Candreva che hanno messo paura a Pioli. Mezzo passo falso di Pioli sotto gli occhi di Ibra, buon pari di Inzaghi sotto quelli di Sabatini entrato in società la scorsa settimana, Mezzo passo falso perché il gol di Candreva è arrivato con Tomori in terra per problemi muscolari e il capitano granata che non si è fermato ha infilato il portiere Maignan come un pollo. Pioli nuovamente a rischio panchina.
Monza-Fiorentina 0 a 1. Babbo Natale per i Viola è arrivato vestito come il portiere brianzolo autore di un errore e di una sciagurata ripartenza da dietro dentro la sua area, Beltran ha realizzato una delle più facili reti viste in questa stagione. La Fiorentina in vantaggio non ha alzato i ritmi e ha portato a casa tre punti che la avvicinano alla zona Champions. Partita sempre in bilico, ma gli uomini di Palladino hanno fatto fatica a fare gol.
Empoli-Lazio 0 a 2. Non è stato spietato Sarri contro la sua ex squadra, ma sono stati ingolfati i calciatori di Andreazzoli che oltre a dominare il gioco hanno sbagliato il possibile gol davanti a Provedel, che ha fatto miracoli nella porta capitolina. Sarri in zona Europa, Andreazzoli soffre dopo tre sconfitte nelle ultime cinque gare: il gioco c’è, ma il “nonno” aspetta gol e risultati. Lazio sempre in crisi di gioco, ma questa volta non perde la testa, bensì Luis Alberto e Immobile per guai muscolari.
Frosinone-Juventus 1 a 2. Gioia Allegri: lancia un altro giovane Yildiz (18 anni) e va subitoin gol il baby turco che festeggia alla Del Piero con la lingua di fuori. Allegri popi ri anche Vlahovic e il Frosinone delle meraviglie va KO, colpa dell’illusione di poter vincere.
Bologna-Atalanta 1 a 0. Il Panettone Motta è dolce non solo a Bologna, ma per il calcio italiano che intravede un gioco simile a quello che si vede nei giorni feriali delle Coppe. Battere la Dea dopo aver sconfitto altre due titolate del campionato come Roma e Inter sotto le Due Torri alimenta sogni. La squadra di Motta gira come un orologio svizzero per la gioventù dei suoi ragazzi, quasi gli unici fuori dall’infermeria. Gasperini ha perso la partita tra le due squadre più divertenti della stagione, sbagliando occasioni. Non si dà pace per aver preso altro gol su pallone inattivo.
Torino-Udinese 1 a 1. Juric festeggia il Natale grazie al portiere Silvestri che legge male un cross sbagliato del granata Ilic in zona Cesarini. Juric le tenta tutte, ma fa fatica a trovare la quadratura del gioco. L’Udinese blocca il Torino con una difesa compatta, fa gol ma poi il solito errore difensivo lascia in bilico la panchina di Cioffi.
Inter-Lecce 2 a 0. Oltre gareggiare per il titolo di Campione d’inverno, Inzaghi con Allegri ingaggia un altro duello di lanciare giovani. Contro il Lecce è stato Bisseck, classe 2000, l’autore del gol che ha aperto le marcature. Vince il Biscione anche senza Lautaro e Di Marco, ma non in emergenza visti i sostituti. Baldanzoso il Lecce con 10 minuti di pressing all’inizio, dopo il gol le praterie nel mezzo del campo hanno lasciato spazio alle folate nerazzurre. Un presunto rigore ad inizio secondo tempo cancellato dal VAR ha spaventato Inzaghi, e lo hanno fatto anche i cambi salentini.
Verona-Cagliari 2 a 0. Scatto per la salvezza per l’Hellas che in un colpo lascia la zona rossa e inguaia il Cagliari al terzultimo posto in classifica. I soliti cori beceri dei veronesi sul colore della pelle hanno fatto arrabbiare Ranieri che chiede più pene. A quando si chiedono i tifosi normali? La solita richiesta scritta sempre sulla sabbia.
Roma-Napoli 2 a 0. Mourinho si avvicina alla zona Champions grazie a due cartellini rossi, due doppi gialli sventolati male dal giovane arbitro Colombo. Roma-Napoli intrisa di troppo nervosismo, tanti cartellini gialli (compresi gli allenatori), ma gol e tiri con il contagocce. Scricchiola la panchina di Mazzarri. Quando De Laurentiis in panchina? Cambiare Spalletti e Giuntoli non ha pagato. Entra Pellegrini, il Babbo Natale di Mou dalla panchina, fa gol e sorpassa il Napoli in classifica.
Sassuolo-Genoa 1 a 2. Il Genoa torna da Reggio Emilia cantando tutte le canzoni intonate dalla Nord in casa o in trasferta, ma Gilardino e la sua band ne aggiungerebbero un’altra: “il Genoa è una cosa meravigliosa”. I tre punti strappati con le unghie e con i denti fanno passare un Buon Natale a tutto il Popolo genoano, che difficilmente può godersi qualcosa viste le querelle fuori dal prato verde. Adesso l’Inter non fa paura se affrontata con lo stesso spirito e determinazione delle gare giocate al Ferraris. Che film la festa al fischio finale a Reggio Emilia di Gilardino, staff e calciatori dopo aver badato al sodo per una vittoria sporca sostenuti dai tifosi genoani mai in silenzio. Adesso botti anticipati di Capodanno. Buon Natale senza calcio a tutti!