Tre sono state partite nel mese di aprile che hanno avvicinato alla gara clou, quella del mese di maggio, quella con l’Ascoli che avrebbe portato alla matematica promozione. Prima, però, ci sono le gare contro Como, Perugia e Cittadella. E nel mezzo, il Primo Maggio, anche la trasferta di Bolzano.
Sulle rive del Lago di Como, il Genoa alza la voce per un’ora di partita. Nel primo tempo la sblocca Strootman approfittando di un errore difensivo del portiere Sarr, ad inizio ripresa raddoppia Coda. Il Como, però, non si arrende e ritorna in partita pareggiando con le reti di Cutrone e Mancuso. Nel finale potrebbe addirittura vincerla. Il brivido è grande, ma fino a pochi secondi dalla fine il pareggio può lasciare tutto invariato perché il Bari, che sta giocando in casa del Südtirol pareggia. A tempo quasi scaduto, invece, a Bolzano arriva la rete di Morachioli e il distacco dalla terza in classifica (che torna ad essere il Bari) si assottiglia a 4 punti a sei giornate dalla fine.
“Coi tre punti si poteva allungare, c’è questo rammarico, però dobbiamo continuare a lavorare con fiducia cercando di migliorare, con grande consapevolezza della squadra” spiegherà Gilardino nel dopogara, proiettandosi subito alla gara col Perugia. Gara che indirizzeranno verso i tre punti le reti di Frendrup e Dragusin, in veste da goleador. Il peso della vittoria sta tutto nella classifica a cinque giornate dal termine: il Grifone torna a +6 perché il Bari, al San Nicola, non va oltre il due a due contro il Como.
Il mese di aprile si chiude con la trasferta di Cittadella. I tifosi rossoblu invadono letteralmente il “Tombolato” e Gudmundsson li premia col gol vittoria al termine di un’azione tutta di prima sull’asse Badelj-Puscas-Coda. La rete dell’islandese porta il Genoa a quota 66 punti. Mancano due settimane esatte alla festa promozione.