Nel pomeriggio, nelle cornice della Sala di Rappresentanza di Palazzo Tursi, il Genoa – rappresentato dall’AD Blazquez e dal Presidente Zangrillo – ha presentato il film “Genoa, Comunque e Ovunque” che uscirà il prossimo 29 gennaio. Presente in via Garibaldi anche l’Assessore allo Sport, Alessandra Bianchi che è stata la prima a prendere la parola, affermando : “Un film importante che valorizza lo sport, non solo nell’aspetto agonistico ma tutto ciò che ne fa parte. Il Genoa rappresenta la storia della nostra città, oltre che la storia del calcio. È bello vedere come lo sport veicoli tanti valori e tanti aspetti del territorio“.
Poi è toccato prendere parola anche ai due membri della società. Il primo è stato il presidente Zangrillo: “Da parte mia è doveroso ringraziare di trovarci qui dentro, in questa bellissima cornice siamo davvero orgogliosi. Voglio ringraziare, oltre che l’assessore Bianchi, anche il Sindaco che sta facendo sforzi per far rivivere Genova come noi la ricordiamo. Noi cerchiamo di coniugare la forza delle nostre tradizioni con il presente. Io sono felice di essere a servizio della nuova proprietà, qui rappresentata da Blazquez, che mi ha affidato il ruolo ben preciso: coniugare lo spirito imprenditoriale rivolto al futuro, in un contesto come quello di Genova, con la storia di questa società. È un ruolo non semplice, ma iniziative come quelle alle nostre spalle mi e ci aiutano. Il grande patrimonio che si traduce in un passaggio di consegne alla storia, al nostro passato e al presente. Quello che mi riempie di emozione e mi appassiona è vedere che stiamo favorendo un cambio generazionale. Quindi in qualche modo io potrei andarmene tranquillamente perché so che il testimone è passato. Ci sono persone che credono in noi e che noi non dobbiamo deludere, anche se a volte sembra che li stiamo deludendo, li abituiamo a quello che deve essere la costruzione di ogni progetto importante. È un progetto che a volte prevede sacrifici, che servono per consolidare un risultato che in qualche modo ci sfugge da tanti anni. Io sento dal mio cuore la possibilità di vivere da co-protagonista una nuova avventura che grazie alla proprietà americana darà una nuova linfa alla storia di questa gloriosa società“.
“Il film – prosegue Zangrillo – io non ho ancora avuto modo di vedere le anticipazioni, però mi hanno detto che è qualcosa di molto bello. Mattia Mor, i suoi collaboratori, il regista io li ho incontrati in un torrido luglio in cui era difficile sopravvivere in un viaggio da Milano a Genova che ha costituito l’ossatura della parte iniziale del film. Io volutamente non cito nessuno e non voglio fare l’errore di commettere delle dimenticanze. Chi è genoano sa che la storia è consolidata da una serie di personaggi, di nomi, di storia e di vite vissute. Uno spoiler della mia o interpretazione? La vita che mi appartiene, io sono poco internazionale. Andres è molto più internazionale di me. Il viaggio di una persona che si mette al servizio di un progetto e che deve essere presente quando necessario. È qualcosa che nasce dal cuore e non costruito. La realtà di una serie di personaggi genuini che interpretano a vari livelli il tifoso, l’appartenente alla storia, il cuore della società, chi è proiettato al futuro e chi ha la grande responsabilità di portare avanti questo progetto e tutte le cose che abbiamo cercato di far intravedere in questi due anni di sogno che si sta realizzando”.
Dopo l’intervento del presidente, è stato il turno dell’Amministratore delegato del Grifone, Andres Blazquez: “La nostra è stata una chiacchierata di alcune ore, poi da questa idea e grazie al lavoro di tutti e del nostro team è nato un capolavoro. Tutti nel film parlano dell’esperienza e del rapporto, non tanto dal lato sportivo, ma di come si vive la passione per il Genoa. La rinascita dell’entusiasmo? Sì, ma questo è un progetto a lungo termine. Questo sostegno della città e della tifoseria è molto importante per noi è una parte del nostro progetto e guadagnarci la fiducia di coloro che vanno al campo, allo stadio”.
Blazquez è intervenuto anche a margine della presentazione, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti (clicca QUI per leggerle).
Nel corso della presentazione è arrivato anche l’intervento del regista, Francesco Raganato, il Chief Creative officer di Dude, Livio Basoli, l’autore, Alessandro d’Ottavi, e di Mattia Mor, produttore della pellicola: “Noi produciamo contenuti con l’obiettivo di ispirare le persone e portare messaggi educativi. Niente più dello sport può ispirare ed emozionare. Abbiamo deciso di fare un film sul Genoa, e io lo dico da genovese e genoano, per raccontare il senso di essere genoano“.
“Genova può vantare il privilegio di esser stata la culla del calcio italiano ed il docufilm “Genoa Comunque e Ovunque” accende, ancora una volta, i riflettori sull’indissolubile legame tra il club più antico d’Italia, i suoi tifosi e la nostra città. Una passione che si trasforma in un senso di appartenenza unico e speciale, tramandato di generazione in generazione, talmente forte da unire persone e storie differenti e capace anche di superare i confini cittadini e nazionali portando con orgoglio il nome di Genova nel mondo” afferma Alessandra Bianchi, assessore allo Sport del Comune di Genova.
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