Dopo la sconfitta arrivata sul campo del Genoa (clicca QUI per leggere la cronaca del match), Roberto D’Aversa, tecnico del Lecce, ha parlato dalla sala stampa del Ferraris: “Abbiamo l’obbligo di affrontare le partite cercando di vincerle, come fatto oggi, magari evitando alcuni errori. Anche nella prima parte del secondo tempo c’è stata un’occasione clamorosa con Sansone e, se avessimo fatto gol, saremmo andati sul 2-0. In Serie A non ricordo squadre che hanno messo difficoltà il Genoa in questo stadio come abbiamo fatto oggi, perché hanno messo in difficoltà Juventus, Inter e Roma. Da una parte dobbiamo essere soddisfatti e da una parte non ci possiamo permettere le non letture, perché il secondo gol nasce da una punizione nostra, dove invece di andare avanti siamo andati indietro. Nasce dal fatto che non possiamo permetterci cali di intensità come fatto nel secondo tempo. E non possiamo permetterci di non concretizzare la mole di gioco e le occasioni create, perché siamo una squadra che si vuole salvare e deve essere più determinata. Nei primi 65′ abbiamo vinto tutti i duelli, dopo il gol su punizione – dove sono stati bravi a mettere una palla all’incrocio e a far gol sulla ribattuta – abbiamo iniziato a perdere i duelli, a smettere di giocare. In Serie A questo ti porta a non vincere le partite. Nelle ultime partite le prestazioni ci sono state e sono mancati i risultati, cercheremo di migliorare quegli aspetti per far sì che si facciano risultati più positivi“.
Sulle differenze rispetto alle ultime partite: “Contro la Juve per 60′ c’è stato equilibrio, oggi per 65/70 minuti ha giocato solo ed esclusivamente una squadra. Ha creato diverse situazioni da palla gol, abbiamo sbagliato il rigore e diverse situazioni davanti alla porta per fare il 2-0. In Serie A se non concretizzi le azioni da gol, se non avverti situazioni di pericolo anche quando una squadra può trovarsi in difficoltà come il Genoa, è in quel momento che devi, sportivamente parlando, uccidere l’avversario. Non siamo stati bravi a farlo. È chiaro che l’aspetto mentale può cambiare per un passaggio sbagliato, per un tiro messo dentro o fuori. Abbiamo avvertito poco il senso del pericolo, perché fino a quel momento la squadra si era ben comportata vincendo ogni duello, cosa che nel secondo tempo questo è venuto meno. Purtroppo siamo a commentare una sconfitta nonostante la squadra abbia offerto un’ottima prestazione, però questo ci deve servire da lezione. Una squadra che si deve salvare deve per lo meno cercare di vincere i duelli per 90 o 95 minuti, poi si può sbagliare un rigore o un passaggio, ma quell’aspetto deve durare tutta la partita“.
“Il fallo di Pongracic sulla punizione del pareggio? Il dettaglio è importante e va curato. Lui ha forse commesso un’ingenuità nel fallo, però lui e Baschirotto con la loro aggressività ci hanno permesso di mettere in difficoltà la squadra avversaria. A volte si commettono piccoli errori che sono piccoli, ma in Serie A diventano determinanti. Se ti fanno gol su quella situazione, la prestazione sembra annullata per un singolo errore Un allenatore non può condannare un giocatore dopo una prestazione di questo genere per un fallo commesso fuori area dove emerge la qualità degli altri, che ci hanno messo la palla sotto l’incrocio“
Sugli errori di lettura nel secondo tempo: “Più che nell’intensità, secondo me siamo venuti meno sotto l’aspetto mentale. Loro hanno tolto l’unico centrocampista di quantità e se tu non continui a fare quello che hai fatto per tutto l’arco della partita, loro vengono fuori con le loro caratteristiche. In questo sport, poi, vince chi fa gol. Se tu crei e non le sfrutti e loro ti fanno due gol… non ricordo tutte queste occasioni superiori a quelle che abbiamo avuto noi, ma in questo sport vince chi fa gol e noi non siamo stati bravi a farli sulle situazioni create. Kristovic? Non è stato semplice: ha sbagliato il rigore, ma è stato bravo a rimanere in partita. Poi è stato ammonito e nel secondo tempo non volevo rischiare che prendesse il secondo giallo, perché in alcune situazioni non gli è stato fischiato fallo. Anche giustamente, perché devo dire che dopo tante critiche che facciamo agli arbitri, oggi Pairetto ha fatto una prestazione di livello“.