Al termine della sfida contro il Genoa (clicca QUI per la cronaca del match) Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato dalla sala stampa dello stadio Luigi Ferraris: “Ci sono tante risposte positive, anche se il risultato si è allargato nel finale. E’ stata una partita difficile, il Genoa è una squadra con forza ed entusiasmo. E’ sostenuta da un pubblico che gli dà maggiore forza. Abbiamo controllato le loro reazioni, non abbiamo concesso moltissimo come occasioni da gol però si vedeva che il Genoa poteva essere sempre pericoloso. Il gol di inizio secondo tempo poteva cambiare la partita, invece il gol da Koopmeiners ci ha aperto degli spazi e la partita è stata chiusa nel finale, ma avevamo già avuto diverse occasioni per chiudere“.
“Che spinta dà in più al gruppo una vittoria come questa? Moltissima. Abbiamo giocato una partita con momenti diversi. Abbiamo fatto un grande gol con De Keteleare che ha avuto anche l’occasione importante per poter fare il secondo gol quando è venuto via sulla fascia, poi l’abbiamo avuta con Pasalic. Il primo tempo è stato molto buono. Ma queste sono partite che cambiano in un attimo. Sul gol di Malinovskyi poteva succedere di tutto. C’era un po’ di fatica in qualcuno, il campo un po’ pesante che non eravamo più abituati e c’è stato un po’ di calo, è andata bene con i cambi. Dopo abbiamo saputo tenere e siamo stati ordinati nel difendere. Forse potevamo disimpegnare un po’ meglio, perché quando uscivamo dal loro pressing c’erano degli spazi“.
Sulle prestazioni di Touré e Kolasinac: “Per El Bilal siamo felici, ha subito due operazioni consecutive molto gravi per un calciatore. E’ fermo da quasi un anno, ha giocato oggi e ha fatto anche il gol, questo lo deve aiutare moralmente. Chiaro che per il resto avrà modo di prendere più fiducia e farci vedere le sue qualità. Kolasinac è straordinario e ci ha dato un valore aggiunto alla difesa, per forza, esperienza e qualità. E’ stato un rinforzo molto azzeccato, anche se arrivato a parametro zero. E’ stata una scelta efficace“.
Su Scamacca: “Il primo tempo è stato molto buono, ma il cambio è stato fatto per avere un po’ più di freschezza davanti, non per demerito. Abbiamo Miranchuk che ha fatto altrettanto bene e che ormai è diventato fondamentale per la qualità. C’era l’esigenza di vedere negli spazi Touré, che non ha messo in mostra stasera la velocità ma è una delle sue caratteristiche. In quegli spazi poteva essere anche più pericoloso. Questo non toglie alla prestazione di Scamacca e di De Keteleare“.
Ti giochi il quarto posto con il Bologna di Thiago Motta, hai affrontato il Genoa di Gilardino e affronterai il Monza di Palladino. Ti senti un po’ un papà di questi allenatori? E com’è la lotta al quarto posto?
“Sono felicissimo per loro. Anche il Gila è straordinario, la sua squadra stasera ha giocato con un grande cuore rossoblu. Ha fatto cose straordinarie da quando è arrivato. Vincere il campionato di Serie B nella sua situazione era molto difficile, quello che sta facendo in Serie A è altrettanto straordinario. Avere questo entusiasmo è alimentato anche dal comportamento della squadra, è una conseguenza. Lui è stato ed è veramente bravo. Thiago ho paura che me lo ritroverò in mezzo ai piedi fino alla fine. Il suo Bologna, per alcuni aspetti, è quello che mi preoccupa di più: gioca sempre bene e non sbaglia una partita. Anche Gila che magari ha bisogno ancora di un campionato o due in più, ma Thiago è già sulla rampa di lancio per andare in grandissime squadre. Poi lascio stare Palladino e Juric. Poi quando giocavano qui… che bello (ride, ndr). Come menavano, Palladino no, ma Ivan e Thiago erano due martelli pazzeschi”.
Genoa-Atalanta, al 12′ sciarpata al Ferraris. Le immagini della coreografia – VIDEO