La ventottesima giornata di campionato conferma che il calcio italiano è diventato un Far west per gli allenatori. Dopo il presunto taglio alla gola di Juric a Italiano, ieri la testata di D’Aversa a Henry. Risultati, adrenalina, gesti che alla fine vengono chiariti con scuse e pentimento. L’Inter come nella formula uno è la Red Bull: non ha avversari. Si è arreso anche Thiago Motta col suo Bologna.
Per la corsa all’Europa, oltre a controllare la classifica, almeno cinque squadre controllano il Ranking UEFA per vedere se l’Italia riuscirà ad acquisire la quinta partecipante alla Champions. Tagliata fuori la Lazio al nono posto in classifica.
Il campionato si è infiammato per non retrocedere. Data per spacciata la Salernitana sono 6 squadre in tre a punti a giocarsi penultima e terzultima posizione. Colpi grossi negli scontri diretti di Sassuolo, Verona, Cagliari e Udinese. Tirati nella mischia Lecce e Frosinone.
Si è svolta a Roma una riunione urgente tra tutti i 47 arbitri a disposizione della CAN. Arrivato anche il Presidente Gravina, che ha dimostrato vicinanza e sostegno alla categoria. Poco è trapelato, solo spifferi sull’utilizzo del VAR: quando chiama a controllare quello successo, l’arbitro non deve ignorarlo se non è sicuro. Altrimenti può rifiutare la visione in tv.
Non i consigli, ma le raccomandazioni ordinate hanno avuto un buon effetto nell’ultima giornata di campionato visto che è stato utilizzato molto il VAR in parecchie gare. Rocchi ha utilizzato i VMO (specialisti in moviola): Di Paolo per due gare, Irrati in due, Mazzoleni e Valeri in altrettante, addirittura in tre partite Marini e la batteria di arbitri internazionali come AVAR: Maresca, Sozza, Mariani.
Il Presidente della FIGC sotto accusa per i reati di autoriciclaggio e appropriazione indebita. Nel mirino i diritti tv e la vendita di libri antichi. Per i diritti televisivi i fatti risalgono al 2018 quando guidava la Lega Pro. Per i libri antichi compravendita mai conclusa che avrebbe portato ad un guadagno intorno ai 350 mila di euro e all’acquisto di un appartamento a Milano per la figlia.
Riforma del calcio: giorno 28 marzo in occasione del Consiglio Federale ci saranno novità sulle Licenze nazionali per iscriversi ai campionati, licenze che seguiranno il modello e i parametri per avere la licenza UEFA. Ancelotti nei guai in Spagna, accusato di frode fiscale: chiesti 4 anni e nove mesi di carcere. Il tecnico però è fiducioso: nel primo processo era stato assolto. Ancelotti si dichiara innocente perché non risiedeva in Spagna, nel 2015 il periodo per il quale verrebbe accusato. Per Papu Gomez confermata invece la squalifica per doping. Carriera finita.
Al venerdì Napoli-Torino 1 a 1. Tutto in tre minuti per l’ennesimo gol di Kvara ritornato bomber con l’arrivo di Calzona e risposta sontuosa di Sanabria in rovesciata in una difesa affollata. Partita dominata dal Napoli sul piano dei tiri verso Milinkovic, ma il Toro sempre chiuso e le marcature a uomo nel cuore del gioco sono state patite dal Ciuccio come Osimhen ha patito la marcatura di Buongiorno. Un punto che potrebbe lasciare il bicchiere mezzo vuoto per entrambe le squadre dopo le gare disputate nel weekend.
Cagliari-Salernitana 4 a 2. I sardi dopo l’Empoli anche nella seconda sfida salvezza hanno bissato il risultato pieno uscendo dai bassifondi, la Salernitana alla ricerca della prima vittoria nel 2024 ha fallito una delle ultime speranze. Ranieri respira, Liverani è paradossale: “un’ottima partita“. Sabatini si scusa dopo aver visto Fazio e Manolas permettere ai sardi di fare una quaterna di gol, Shomurodov ringrazia per una doppietta che mancava da troppo tempo. Campagna di riparazione sbagliata con troppi ex calciatori che hanno lasciato spazi non protetti dal centrocampo. Per Liverani ultima spiaggia se non batte il Lecce nel prossimo turno.
Sassuolo-Frosinone 1 a 0. La cura dello Zio Balla ha funzionato al Mapei Stadium, il Sassuolo è tornato alla vittoria dopo sette gare perdute nelle ultime otto. Il Frosinone non riesce più a vincere: l’ultima vittoria risale al 21 gennaio e non ha mai vinto in trasferta. Orfano di Berardi, Ballardini non si è fasciato la testa. Ha cambiato modulo per fare gol e dopo altri con innesti mirati a mantenere la vittoria. Di Francesco era partito meglio in un primo tempo anche con poche emozioni, nel secondo come gli è già successo non è riuscito a porre rimedio alle strategie avversarie sbagliando un rigore al 90’ di gioco.
Bologna-Inter 0 a 1. Semplice Inter da 10 come le vittorie consecutive in campionato. Thiago non ha bissato il suo tabù nei confronti del Biscione. Troppo palleggio e più possesso pallone, meno verticalizzazione, solo tiri da fuori area, marcature sui fuoriclasse a centrocampo e poi perforati da Bisseck, solo davanti alla propria porta.
Lecce-Verona 0 a 1. Altro scontro diretto in fondo alla classifica. Il Lecce aveva come unico obiettivo tornare alla vittoria che manca da inizio febbraio essendo reduce da 4 risultati negativi, tre sconfitte consecutive e un pareggio. Il Verona doppia la vittoria con il Sassuolo non prende gol da 180’ più recuperi. Pochi ci credevano dopo la campagna invernale a vendere e comprare sconosciuti. Bravi Sean Sogliano e bravo Baroni a rifare una squadra. Verona più aggressivo dei salentini che hanno tirato in porta solo su calci di punizione diretti. D’Aversa licenziato per giusta causa dopo la testata al giocatore dell’Hellas, al suo posto Gotti.
Milan-Empoli 1 a 0. Tre punti per il Diavolo per avvicinarsi alla Zona Champions e superare la Juve in classifica piazzandosi alle spalle dell’Inter. Punito Nicola per atteggiamento rinunciatario rispetto alle gare precedenti, la seconda sconfitta consecutiva lo riporta nella bagarre della retrocessione. Vittoria fondamentale per Pioli che ha fatto abbondante turnover puntando l’obiettivo Europa League di giovedì prossimo.
Juventus-Atalanta 2 a 2. Contenti Allegri e Gasperini per il punto conquistato. L’Atalanta probabilmente più contenta mantiene il sesto posto in classifica a 4 punti dalla zona Champions. Allegri, solo una vittoria in sette gare. deve registrare la difesa non più il muro della porta pulita del girone di andata. Gasp preoccupato dal calendario italiano ed Europeo. Koopmeiners in procinto di firmare per la Signora, la punisce con una doppietta.
Fiorentina-Roma 2 a 2. Viola di rabbia, la Fiorentina con Capitan Biraghi sbaglia il rigore al 90’ e al 94’ la Roma pareggia. Gode De Rossi: guadagna un punto al Bologna per la lotta Champions, non gode Italiano che pregustava il settimo posto in classifica dopo il pareggio del Napoli. Bella gara per l’alternanza dei gol, la Viola prova a fare la partita, ma la Roma è più pericolosa dentro l’area.
Lazio-Udinese 1 a 2. “Così piccola e fragile” canterebbe Drupi di questa Aquila che non vola al quinto KO casalingo in stagione. Non vince all’Olimpico dal 14 gennaio scorso contro il Lecce. Sarri e sarrismo fanno fatica, ma i calciatori ci hanno messo poca anima e poco gioco. Colpo dell’Udinese che esce dalla zona rossa. Vince solo in trasferta: su quattro gare tre vittorie sono fuori dal Friuli. Per salvarsi dovrà fare risultati pieni anche tra le mura amiche. Sarri sfoglia la margherita: vorrebbe finire il suo contratto nel 2025 alla Lazio per finire il progetto che si è arenato, gli rimane solo la Coppa Italia. Dovrà fare i conti con Lotito.
Genoa-Monza 2 a 3. Zangrillo con la sua uscita dal Meazza al rigore concesso su Barella ha colpito anche nei confronti della mezzala della nazionale che ha chiesto scusa per aver troppo accentuato la caduta. Confermato che il VAR il rigore lo aveva annullato. L’Arbitro Ayroldi lo ha confermato per l’entrata di Frendrup considerata un grave fallo di gioco. Allora da ritiro tessera perché non ha ammonito Frendrup per la seconda volta, addirittura da rosso secondo la sua interpretazione errata del Regolamento. Ayroldi, fatti insegnare da papà e zio come fare la diagonale: prenderai meno cantonate. Tutti hanno chiesto scusa al Genoa. Ayroldi, le farai?
Nella terza settimana di Quaresima Gilardino è riuscito solo nel secondo tempo a parafrasare il Vangelo: Genoa “come Lazzaro, alzati e cammina”. Ma soprattutto è riuscito a giocare come è stato fatto nelle altre gare, in particolare in questo 2024. Il gol da Copacabana del Monza ha messo il sale sulle ali del Grifone con lo schema di Gilardino quasi indecifrabile. Può succedere, sbaglia il prete in Chiesa possono sbagliare anche i chierichetti. Fiato alle trombe come era successo con la Fiorentina la prima di campionato, ma non c’era stato il secondo tempo visto contro i brianzoli. Ricordare cosa successe la domenica successiva contro la Lazio, prima di fasciarsi la testa perché si incontra la Vecchia Signora. Saranno altri Grifoni.
Palladino giustamente gongola, mai si è spaventato essendo stato tutto il secondo tempo sulle montagne rossoblù a quarti senza riuscire a tarpare le ali al Grifone. Raffaè, calma e gesso: “adesso non ci poniamo limiti”.