Al Genoa all’ora dell’aperitivo domani sera non sarà una serata da Bentegodi affrontare l’attuale Hellas, sarà un’altra partita tosta da affrontare senza paura. I veneti nel girone di ritorno hanno fatto vedere, non in tutti i minuti di gioco, di mettere in difficoltà tutte le squadre affrontate, con una tattica arrembante, con intensità, grinta e transizioni veloci, caccia alle seconde palle, tagli in profondità alle spalle della linea difensiva avversaria, pressione quando non sono in possesso pallone utilizzando tackle e falli.
Tutto questo nell’inferno dello Stadio Bentegodi dove per tutta la settimana che ha preceduto la gara hanno aspettato l’arrivo del Grifone per impallinarlo alla ricerca di tre punti in chiave salvezza. L’Hellas per salvarsi confida nel fattore campo (17 punti dei 27 in classifica conquistati tra le mura amiche) e nel calendario (delle 8 gare da giocare cinque sono casalinghe e tre in trasferta).
Al Genoa le partite Gilardino e lo staff le preparano bene ed è successo anche quando le assenze erano pesanti nel passato, a Verona domani sera le assenze ci saranno, ma sia a Pegli sia tra i tifosi sperano nel recupero di qualcuno che possa far fare un sospiro di sollievo al tecnico per utilizzare calciatori che corrispondano alle caratteristiche generali tecnico-tattiche, per mettere in campo uno schieramento e il modo di muoversi della squadra stessa, non solo nei rapporti tra singoli calciatori, ma anche giocando da squadra e sulla base del conseguente comportamento degli avversari.
Il Genoa ha meno problemi dell’Hellas vista la classifica e Gilardino, anche per tale motivo, come contro la Juventus e il Frosinone, non dovrà giocare un primo tempo attendista. Quando il Vecchio Balordo ha spinto il piede sull’acceleratore non concedendo spazi, non giocando allentato sui contrasti, facendosi valere sulle seconde palle, ha dato dispiaceri agli avversari.
Contro l’Hellas bisogna anche approfittare dell’assenza di Magnani, squalificato. La difesa veneta perde velocità con il sostituto Coppola in coppia con Dawidowicz: peccato che manchi Retegui, squalificato a sua volta.
Il Vecchio Balordo anche a Verona non sarà solo, tanti i tifosi, anche per loro sarà non una battaglia, ma una fatica extra calcistica, sempre fatta in qualsiasi partita fuori dalle mura del Bentegodi.
Formazione per domani, le assenze non sono poche. Qualcuno recuperato per la panchina? Per capire maggiori informazioni alla conferenza del Mister intorno alle ore 11.
In riva all’Adige tutti aspettano il Genoa per dare una svolta alla salvezza dell’Hellas Verona.
Il nuovo Verona arrivato dal calciomercato invernale, per rabberciare il bilancio disastroso, era da retrocessione. Mister Baroni confermato ha dovuto mettere in piedi un’altra squadra e un altro modulo: 16 erano i calciatori usciti tra cui Djuric, Saponara, Ngonge, Faraoni, Hongla, Terraciano e Kallon i più famosi e 11 quelli entrati.
Ad ogni ingaggio tutti ad andare a sfogliare internet per capire chi fossero: Tjiani, Noslin, Tavsan, Belahjane, Vinagre, Serdar, Swiderski, Dani Silva, Mitrovic, Centonze.
Tutte scommesse riuscite ad oggi per Sean Sogliano, con soli 8 milioni di euro quasi tutti provenienti dal campionato olandese o belga, prima di ingaggiarli , li stimolava: “è un’occasione per farvi conoscere in serie A”.
Mister Baroni invece confermato nonostante le 2 vittorie nel girone di andata, nei giorni di calciomercato prima di una conferenza e di una partita a precisa domanda se li conoscesse disse: “non li ho ancora nemmeno visti, abbiamo visto i filmati, ognuno ha delle qualità”.
Piccola storia del campionato dell’Hellas: ha giocato con il 3-5-2 fino alla sconfitta al Ferraris, novembre 2023, poi subito il cambio modulo il 4-4-2 con la variante del 4-2-3-1. I punti conquistati alla fine del girone di andata furono 17 su 20 gare, nelle 10 gare giocate in quello di ritorno e in particolare dal mese di febbraio i punti accumulati sono stati 10.
L’ultimo importante quello conquistato in Sardegna, il punto più apprezzabile alla 30° giornata di campionato in chiave salvezza, dominando i sardi nel primo e facendo gol con il ritrovato Bonazzoli che non giocava dalla gara con il Genoa; abbassando troppo il baricentro hanno permesso a Ranieri, che ha cambiato pelle al centrocampo, di pareggiare.
I nuovi arrivati sotto la guida di Baroni, che ha confermato di lavorare meglio con i giovani che con quelli che pensano di essere da Serie A, hanno messo in campo un 4-4-2 da leggere anche con un’appendice al modulo più facile da digerire e mandare a memoria, con il 4-2-3-1 in fase di possesso.
Due linee dure, strette e alte sul campo anche in occasione di pallone scoperto con i due esterni che si trasformano in ali strette vicino all’attaccante pronte a chiudere tutti gli spazi avversari verso il proprio centrocampo.
Quello che ha colpito nel nuovo Hellas l’intensità non solo atletica ma soprattutto mentale. Ad esempio: Suslov, il più talentuoso infortunato nella partita con la nazionale, dato fuori per un mese per guai alla caviglia a Cagliari, era in panchina e ha giocato una ventina di minuti.
Contro il Genoa sarà squalificato Magnani, il sostituto è Coppola. Ballottaggi per Baroni dopo aver recuperato in settimana Tvsan esterno destro, Belahyane, mediano, Swiderski punta centrale: quest’ultimo potrebbe giocarsi il posto da prima punta con Bonazzoli anche se nelle ultime gare prima di Cagliari il centravanti è stato Noslin. Gli altri ballottaggi nel ruolo di terzino destro (Centonze / Tchachoua) e a centrocampo nei due centrali: chi ha iniziato le gare sostituito quasi regolarmente nei secondi tempi : Duda, Serdar, Silva in tre per due maglie.
Arbitro Manganiello della sezione di Pinerolo. 42 anni a novembre, analista finanziario. Arbitra dal 1996, vista la giovane età debutta in serie D dieci anni dopo, alla Can Pro nel 2010, in serie B il debutto è nel 2012. In serie A alla fine del campionato 2014: per ritornare nella massima serie ha dovuto aspettare la fine del successivo campionato. Ufficialmente in serie A nel 2017. Sono 87 gare dirette nel massimo campionato.
In stagione ha diretto 15 gare: 9 in serie A, 4 in B, 2 in Coppa Italia. Mai Hellas e Genoa.
L’ultima gara diretta con il Verona agosto 2021 persa per 3 a 1 al Bentegodi con l’Inter, con il Genoa l’ultima a maggio 2022 (sconfitta al Ferraris per mano della Lazio per 4 a 1).
Diffidati Verona: Folorunsho, Serdar. Diffidati Genoa: Strootman
Primo assistente Berti di Prato, secondo assistente Scatragli Arezzo, quarto uomo Mondaldi Macerata. VAR Paterna di Teramo, AVAR Irrati di Pistoia.