Dalla sala stampa dello stadio “Artemio Franchi” è intervenuto mister Gilardino per commentare la gara pareggiata contro la Fiorentina. “Diamo atto che sono già due o tre settimane che ci danno già per salvi e la squadra sta rispondendo alla grandissima perchè sono arrivati il pareggio a Torino, il pareggio col Frosinone, la vittoria di Verona. E poi pareggiare qui non è mai facile. C’è materiale umano importante, un lavoro importante, merito dei ragazzi. E sono molto contento e soddisfatto, soprattutto del primo tempo. Siamo andati in vantaggio, abbiamo creato due o tre palle gol dove dobbiamo e possiamo fare meglio. Chiaro che contro questa mole di gioco e questa Fiorentina che porta tanti giocatori sopra la linea del pallone, e tante squadre han sofferto e si sono schiacciate, abbiamo saputo soffrire, sacrificarci all’interno della partita, consapevoli anche nelle difficoltà di cosa dovessimo fare. La Fiorentina l’ho analizzata tutta la settimana, è una squadra di grande palleggio, con individualità importanti. Basti pensare a Nico Gonzalez, Beltràn, Belotti. È una squadra molto competitiva sia nei primi undici sia nei cambi. È una squadra forte”
Si diceva che è difficile mantenere l’attenzione e la voglia, visto che non ci sono ufficialmente obiettivi ben precisi, ma stai creando la voglia di farsi vedere a questa squarta e crescendo di partita in partita…
La fame e la volontà è esclusivamente dei ragazzi, io sono di contorno, come lo staff. Dobbiamo avere quella voglia e quel desiderio di miglioramento costante e quotidiano, obiettivi quotidiani che diventano poi obiettivi di gara. Questo dobbiamo fare da qui alla fine. Vogliamo finire nel miglior modo. Peccato per qualche infortunio come quelli di Messias e Bani. Junior ha avuto un problema all’adduttore, come lui Bani. Faremo valutazioni”.
Quanto le è mancato non avere Vitinha e Malinvoskyi in panchina e aver dovuto fare un cambio difensivo come caratteristiche? Sono state assenze pesanti?
“La volontà era di venire a giocare un certo tipo di partita, con Ekuban e Messias, e sapevo che questa Fiorentina portasse tantissimi uomini nell’ultima linea. Venivano a giocare un cinque contro cinque, e anche un sei contro cinque, e avevo bisogno di gente pronta nella ripartenze e a dare profondità, oltre che abile nei primi metri. Vitinha ha quelle caratteristiche, simili a Ekuban e Messias. Ha spunto e velocità e ci auguriamo di recuperarlo nel miglior modo possibile. Oggi Albert ha interpretato il ruolo di mezzala offensiva nella maniera migliore, è stato molto bravo: può ricoprire quel ruolo in futuro e stiamo lavorando in quella direzione”.
Oggi altra grande prova difensiva dei tuoi giocatori: ha fatto la differenza in questa stagione
“Abbiamo costruito un campionato con questo DNA, con la voglia di sacrificarci, di fare una grande fase difensiva. Abbiamo giocatori che tramite questa fase difensiva possono mettere in difficoltà le squadre avversarie con qualità nel primo passaggio, pulizia nel primo passaggio, attacco della profondità, giocatori che tengono bene il pallone come Ekuban e Retegui, giocatori che attaccano lo spazio. La vera forza di questa squadra sicuramente sulla costruzione e l’identità nella fase difensiva, sacrificandosi tutti all’interno della gara”.
Sul rigore concesso a Retegui e poi tolto dal VAR: “Credo che l’arbitro abbia deciso in pochi secondi e molto probabilmente non doveva essere richiamato dal VAR”
Che Fiorentina ha visto? Giovedì farà il tifo contro il Viktoria Plzen?
“L’ho detto prima: tornare qua da allenatore è stata una sensazione molto particolare, ho vissuto anni bellissimi con questa maglia. Abbiamo vissuto momenti bellissimi in Champions ed essere venuto qui, da allenatore del Genoa, facendo una partita di questo tipo…abbiamo fatto qualcosa di ottimo. Dobbiamo essere onesti e felici se le squadre italiane vanno avanti”.
Sulle condizioni di Messias, Bani e degli infortunati in vista della gara contro la Lazio: “Bani ad oggi sicuramente è difficile recuperarlo, domani faremo valutazioni. Anche Messias ha sentito qualcosa, non so l’entità dell’infortunio. Valuteremo nelle prossime ore. Se non ci saranno, avrò la possibilità di avere altri ragazzi, chi ha giocato meno in questo periodo. Confido in loro. Sono convinto che faremo un’altra grande partita venerdì“.
Come vede il Genoa ad otto mesi dalla gara d’esordio con la Fiorentina? E la sua crescita personale?
“C’è stata una crescita importante da parte nostra in termini di sicurezza, maturità, fiducia, poi normale che i risultati aiutino nella settimana di lavoro. Merito di quanto siamo riusciti a costruire, della forza che questo gruppo ha, della volontà di andare oltre i propri limiti. Questo ci ha permesso di fare questo genere di percorso”.
De Winter rimarrà al Genoa dopo la presenza odierna. Cosa può dare al Genoa?
“Ha fatto molto bene oggi. Ha personalità, coraggio, fisicità, interpretazione e come lui Bani e Vasquez. E gli stessi Sabelli, oltre Haps e Spence quando sono entrati. C’è grande attitudine nel lavoro, peccato per il gol preso: dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, soprattutto nell’attenzione e nella precisione dei dettagli. Sono contento dei ragazzi”.
Visto che era un lunedì alle 18.30 c’erano 1700 tifosi e oltre. Mai sono mancati e oggi l’ennesima dimostrazione…
“Oggi qualcosa di ancor più unico. Di lunedì sera, alle 18.30, duemila Genoani sono sempre qualcosa di emozionante e bello. Loro dentro hanno una passione che siamo riusciti ad alimentare con lavoro, dedizione, sacrificio. La squadra si rispecchia molto nei suoi tifosi, e lo stesso la squadra. Ringraziamo la tanta gente che oggi è venuta a Firenze e siamo contenti di aver portato a casa un punto”.
Fiorentina 1-1 Genoa, Ikonè risponde a Gudmundsson. Un rigore netto tolto, KO Messias e Bani