Il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, questo pomeriggio ha firmato la mattonella a lui dedicata e posizionata sul Muretto di Alassio. A margine dell’evento, l’allenatore rossoblù ha rilasciato alcune dichiarazioni: “È un bellissimo riconoscimento, mi fa emozionare e molto piacere. Credo che questo riconoscimento sia da condividere insieme allo staff e a tutta la squadra, con i ragazzi per aver vissuto quest’anno e mezzo nel modo migliore con loro. Sono stati e sono gli artefici di questo percorso, è giusto condividerlo con loro, con lo staff e con tutti coloro che lavorano quotidianamente ogni giorno a stretto contatto con me. Un segreto di questa squadra? La voglia, il desiderio di migliorarsi. L’umiltà che mettiamo nella quotidianità e la voglia di crearsi nuovi obiettivi. È stata la nostra forza fin dalla scorsa stagione e dall’inizio di questa. Abbiamo mantenuto a livello umano una struttura importante di squadra, ne sono arrivati alcuni con valori umani importanti. Abbiamo messo dentro fisicità, tecnica, tattica. A livello umano abbiamo plasmato un gruppo con valori importanti che ci hanno permesso di arrivare ad oggi, in una posizione di classifica buona e con il pensiero di finire nel modo migliore. Se lo meritano i ragazzi e ce lo meritiamo tutti“.

Oggi è arrivata l’ennesima testimonianza di amore per il Genoa e anche nei tuoi confronti…

Grande affetto nei miei confronti e in quelli della squadra, lo percepiamo e l’abbiamo fatto quotidianamente. È qualcosa di bello, stimolante e responsabilità, soprattutto da parte mia che sono l’allenatore. Dobbiamo metterci nelle condizioni migliori di finire il campionato perché ci meritiamo un finale bello ed esaltante. Come è il rapporto con i giocatori? Diretto, si condividono situazioni, partite, allenamenti. Le cose belle, ma anche quando si devono dire le cose meno belle si fa con chiarezza, in maniera diretta. In questo rapporto si cerca di essere il più possibile onesti e diretti, è la verità. Soprattutto nei confronti dei ragazzi che hanno dato e continuano a dare tutto“.

Vitinha come sta?

Si è allenato oggi con la squadra, continua il suo percorso e ci auguriamo che in questi allenamenti gradualmente possa migliorare la sua condizione. Non ha i 90′ nelle gambe, ma sarebbe un successo portarlo in panchina“.

Quanta soddisfazione c’è da parte tua anche per i calciatori che andranno in Nazionale e all’Europeo?

Abbiamo giocatori che potranno fare una competizione importante e fondamentale per la loro carriera. Dobbiamo finire nel modo migliore e anche nei singoli devono dimostrare e fare bene per il Genoa. Retegui? L’aneddoto del Mondiale del 1982 preparato qui, sono stato qui ad Alassio e torno da allenatore del Genoa, credo molto nel destino e nelle cose che accadono non per caso. È bello ed è particolare la giornata di oggi. Mateo ha margini di crescita importanti, deve far bene in questo finale di stagione e trovare la via del gol per fare un Europeo con la maglia azzurra da protagonista“.

Da parte tua è metabolizzato di aver fatto una qualcosa di importante per questa squadra?

Sì, credo proprio di sì. Lo sento e la percezione è quella. Qui hanno firmato sia mister Gasperini che Ballardini, sono stati miei allenatori e hanno fatto molto molto bene con il Genoa. Essere qui oggi come allenatore ed essere riuscito a creare e trasmettere in questo anno e mezzo e ottenere questi tipi di risultati mi riempie di orgoglio, sono felice e veramente contento. Condivido questo omaggio con tutta la squadra, i ragazzi e lo staff. Sono molto felice“.

Quanto è sentito il Genoa e quanto vi hanno fatto capire cos’è il Genoa anche al di fuori della provincia di Genova?

È un riconoscimento totale della regione perché i genoani sono ovunque nella regione e in giro per l’Italia. E’ un riconoscimento mio che vado a condividere anche con la nostra gente, i nostri tifosi e il nostro popolo“. “Adesso – conclude Gilardino – dobbiamo pensare alla partita di lunedì sera contro il Cagliari, cercando di affrontarla nel migliore dei modi. Cercando di ottenere il massimo da qui alla fine per cercare di finire nel modo migliore perché ce lo meritiamo, se lo meritano i ragazzi per il lavoro svolto in questo anno e mezzo. Dare più spazio a chi ha giocato bene per vedere la squadra di domani? L’idea è quella, già nelle ultime partite giocatori come Thorsby e Strootman sono stati utilizzati e avevano giocato meno nell’ultimo periodo. L’idea è quella di coinvolgere tutti per l’obiettivo, che è di squadra e non dei singoli. Ho sempre detto ai ragazzi di pensare alla squadra, di lavorare per la squadra e per l’obiettivo finale. Se ci saranno possibilità e volontà, questo sì“.


Genoa, Gilardino firma la mattonella del Muretto di Alassio – FOTO