Sono le tre squadre a quota 31 punti in classifica (Verona, Empoli e Frosinone) il fulcro della questione che riguarda la matematica salvezza che il Genoa ha già raggiunto, con cinque turni di anticipo, senza aver ancora giocato la partita col Cagliari. I risultati odierni, infatti, ci restituiscono un Genoa già matematicamente salvo con un anticipo che mancava praticamente da dieci anni.
Perché? Perché in virtù dei prossimi scontri diretti sono diventate impossibili alcune opzioni, in primis che da qui alla fine le vincano tutte e quattro ben sei delle sette formazioni ancora in corsa per la salvezza alle spalle del Genoa, ossia: Cagliari, Lecce, Empoli, Frosinone, Udinese e Sassuolo (non si conta la Salernitana già aritmeticamente retrocessa, ndr).
Questi saranno gli scontri diretti nelle ultime quattro giornate (solo l’Hellas Verona non ne giocherà):
- Cagliari-Lecce
- Empoli-Frosinone
- Lecce-Udinese
- Sassuolo-Cagliari
- Udinese-Empoli
- Frosinone-Udinese
L’unico degli incastri possibili è che Udinese e Cagliari le vincano tutte, molto banalmente perché queste sono le uniche due squadre non si incroceranno tra di loro, oltre all’Hellas Verona. Se ciò accadesse, però, significherebbe che l’Empoli (che sfiderà l’Udinese alla penultima giornata) farebbe nove punti su dodici strappandone tre anche al Frosinone, che a questo punto, virtualmente privato di altri tre punti nello scontro diretto dell’ultimo turno con l’Udinese, non ne potrebbe fare più di sei, portandosi a 37.
Anche dovesse essere il Frosinone a condannare l’Empoli a fare sei punti anziché nove, non cambierebbe il quadro. Sarebbe in quel caso l’Empoli a rimanere a quota 37, ossia dietro al Genoa di due punti. Tutti questi calcoli, uniti ai 26 punti del Sassuolo sconfitto a Firenze, basterebbero già stasera a tenere tre squadre dietro al Genoa a quota 39 punti visto che i neroverdi sono a -13 dal Grifone.
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