Gilardino vuole lanciare l’ultimo sprint, anche se sono attuali come in tante altre partite i virus dell’infermeria, occupata spesso dalla qualità che quando è stata in campo ha fatto la differenza. Il tecnico rossoblù spera di recuperare almeno uno per la gara con il Cagliari, fosse anche solo in panchina.
Per Gilardino, infatti, è importante anche scegliere dalla panchina perché il sostituto quando entra in campo deve sapere le stesse cose di chi va a sostituire e quando entra in campo deve pensare allo stesso modo, altrimenti il collettivo non funziona.
Oltre il gioco, le idee, la tattica Gilardino deve far capire che si devono giocare ancora cinque gare. Nessuno mette in dubbio la professionalità dei calciatori a disposizione, essendo uomini, ma i tanti titoloni sul futuro potrebbero non essere di aiuto.
A Gilardino e allo staff piace giocare in modo semplice, scegliere la formazione migliore, anche se poche volte ne hanno avuto la possibilità. La preferiscono all’italiana, pensando all’avversario. Gilardino continua ad inseguire il sogno di superare i 42 punti in classifica e domani sera al Ferraris per il tecnico e lo staff sarà un punto doveroso inseguire quello che è sfuggito nelle gare casalinghe nel mese di marzo e aprile.
Gilardino schiererà Albert contro il Cagliari da mezzala o più avanti? Di sicuro vuole rivedere i suoi dribbling vincenti e la sua capacità di inserirsi in campo aperto. Bisognerà servirlo meglio dalle retrovie per cercare di metterlo in vantaggio quando ha la possibilità di giocare uno contro uno con passaggi più precisi, meglio rasoterra, una mescolanza di tecnica, di corsa e di gestione degli spazi da parte di tutti.
Questo gioco dovrà legarsi con Retegui per sfruttare le sue caratteristiche, non solo quelle di fare corpo a corpo con gli avversari con le spalle alla porta avversaria: bisognerà servirlo con qualche cross in più per sfruttare il suo tempismo nei colpi di testa dentro le aree avversarie.
Gilardino contro il Cagliari, il cui punto di forza è il centrocampo, avrà studiato per dare un po’ di fisicità in più: non guasta mai. Frendrup è l’unico che consuma energie per inseguire avversari e tappare le falle quando la squadra non gioca con due linee strette. Dai Gilardino, dai giocatori! Domani sera nel Tempio bisogna attingere ciò che è rimasto nel serbatoio: mancato da giocare 450’ minuti di gioco più recupero.
Nel calcio non si può salire su una moto, una bicicletta assistita per coronare l’obiettivo inaspettato ad inizio stagione e arrivato con largo anticipo: anche domani bisognerà utilizzare gambe e cuore che non sono mai mancati, anche nelle non migliori prestazioni. Cinque gare da giocare, nulla di scontato o facile. Ma alla fine può fare la differenza, con il popolo del violinista che aspetta la fumata bianca da Villa Rostan avendo negli occhi quanto fatto nel Tempio e quanto fatto fuori con le cosiddette big del campionato.
“Più che un club, più che una squadra” dovrà risuonare domani sera nel Tempio. Dovranno emergere l’identità mostrata da Gilardino e i suoi ragazzi e quella della società, il tutto grazie all’aiuto del suo popolo sempre presente. Formazione a domani alle ore 20. Qualche notizia in più su qualche recupero dopo la conferenza stampa di Gilardino di oggi all’ora di pranzo .
Arriva il Cagliari al Ferraris con cinque punti nelle ultime 4 partite. La squadra di Ranieri dopo aver conquistato all’ultimo minuto la Serie A lo scorso anno in casa del Bari con il gol di Pavoletti si è apprestata ad affrontare il campionato di A puntando sull’allenatore Claudio Ranieri. Mister che quando era subentrato in serie B alla dodicesima posizione in classifica aveva portato i sardi ai playoff.
Ranieri a Cagliari ha vissuto sugli allori vista l’empatia con i tifosi e la società dopo un altro miracolo: prima di Leicester, infatti, lo aveva portato in Serie A dalla C in tre campionati dal 1988 al 1991.
Alla fine del girone di andata del campionato 2023/2024 il Cagliari ha girato in classifica in zona retrocessione con 15 punti in classifica frutto di 10 gare perse, 3 vinte (una con il Genoa) e 6 pareggiate, 17 i gol fatti e 3′ subiti. Il girone di ritorno è iniziato bene battendo il Bologna sull’isola, a seguire quattro sconfitte consecutive. Ranieri aveva quindi riunito la squadra nello spogliatoio dicendo: “se sono io il problema sono pronto a dare le dimissioni”.
Subito il cambio di rotta inizio con due pareggi e due vittorie importanti con Empoli e Salernitana e alla 34esima giornata di campionato i rossoblù isolani hanno perso solamente una gara casalinga con il Monza. Nelle ultime tre giornate hanno battuto l’Atalanta e pareggiato con Inter e Juventus, tirandosi non fuori dalla zona salvezza distante quattro punti.
La vittoria annunciata del Frosinone contro la Salernitana mette più ansia, anche se giocando di lunedì sera potrebbe scemare considerare che in fondo alla classifica alla domenica nessuno farà delle passeggiate.
Tutto è cambiato nelle ultime nove gare perché Ranieri ha registrato la difesa con 11 reti incassate e 17 gol realizzati, come in tutto il girone di andata. Ranieri ha provato quasi tutte le alternative: 4-4-2 il suo modulo preferito prima di passare in queste ultime 9 gare in sette gare al 4-4-1-1, contro l’Atalanta al 4-3-3,contro l’Inter con la difesa a cinque e ultima con la Juventus al 3-4-2-1.
Come sempre detto i numeri dei moduli contano poco, contano i principi di gioco voluti dal tecnico. Principalmente, consolidando il possesso dal basso, ripartendo con passaggi verticali sugli esterni e migliorando il palleggio che nel girone di andata non sembrava fluido.
Ranieri in tutto il girone di andata non si è dato pace per i troppi gol incassati e chi sembra avergli risolto i problemi in fase difensiva è l‘acquisto di gennaio Yerry Mina, difensore centrale alto 195 centimetri, arrivato dalla Fiorentina nell’ultima settimana di mercato invernale e sempre utilizzato da Ranieri .
Come giocherà il Cagliari domani sera al Ferraris? Puntare a difendersi con baricentro basso e due linee compatte e prudenti per intercettare il gioco del Genoa oppure come ha fatto con Inter e Juventus attaccare e pressare alto e costruire un gioco anche nella metà campo di Gilardino?
Le dichiarazioni settimanali di Sir Ranieri portano ad un 3-5-2 alla ricerca di un punto, ma senza Luvumbo, colui che ha trascinato la squadra nelle ripartenze. Tutto è successo anche nelle ultime sfide giocate: Luvumbo ha creato pericoli alla difesa dell’Inter e della Juventus con una deficienza finendo la benzina negli ultimi 20’ di gioco e gli avversari ne hanno approfittato. Ranieri spera nella conferma di Shomurodov tornato al gol nelle ultime gare: deve scegliere con chi affiancarlo: Gaetano, Oristanio, Lapadula, in gruppo rientra anche Petagna da infortunio.
La formazione dipende dal modulo che schiererà Ranieri con particolare attenzione se si disporrà con la difesa a tre o a quattro. Più facile con quella a tre con Titolare sicuro Mina e Dossena con ballottaggio tra Hatzidiakoc e Obert, Centrocampo a quattro nelle ultime prove di allenamento del Venerdì con Nandez, Makouunbou, Deiola Sulemana, Augello, Gaetano e Oristiano alle spalle di Shomurodov . Provato in coppia Lapadula e Shomurodov.
Arbitra Dionisi sezione l’Aquila, 36 anni, laureato in Economia. Arbitro dal 2010 debutto in Serie A nel marzo 2019, in pianta stabile dal primo settembre 2020. Dal 2020 ad oggi ha diretto 11 gare in serie A due volte il Cagliari in stagione sconfitto con Lazio e Frosinone. Con il Genoa nessuno fischio in questo campionato l’ultima gara diretta la vittoria in casa del Cittadella in Serie B. L’abruzzese nelle gare dirette nella massima serie non è stato parsimonioso nel distribuire cartelli gialli.
Diffidati Genoa . Albert, Strootman , Vogliacco, Bani. Genoa Dossena Prati
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