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Nulla da perdere, tanto da guadagnare

La tanto ambita Serie A dei tifosi del Genoa è stata confermata da Gilardino e la sua truppa in ogni gara giocata. Il posto nel Paradiso del pallone italiano è meritato per il Vecchio Balordo.

La speranza di un buon campionato non è mai stata su un filo, difficile tagliarlo per tutti i team avversari dalla parte sinistra e destra della classifica senza gli errori dei genoani nelle due fasi di gioco. Senza dimenticarsi che al risultato non hanno contribuito i tanti infortuni della qualità, senza nulla togliere a chi li ha sostituiti.

Ci sono stati acuti e continueranno in queste tre ultime giornate di campionato perché in campo non andrà in onda il minimo sindacale per rimanere in corsa: la volontà è di migliorare la classifica fino all’ultima curva. Il Grifone ad inizio stagione, viste le pagelle dopo il calciomercato estivo, non aveva l’obbligo di volare ai piani superiori dalla classifica, vista l’altra platea degli avversari tanto magnificata. L’operazione è riuscita comunque a Gilardino, società, calciatori. Inutile fare nomi: si vince e si perde tutti insieme.

Gilardino sempre chiaro ad inizio stagione, più di una volta ha detto che non voleva vivere una stagione nella mediocrità. Tutto confermato con la zona rossa con la quale ha sempre avuto poco da spartire rincorrendo con continuità, gara dopo gara, step by step, la zona alta della classifica.

Risolto il nodo del contratto, adesso Gilardino con la società, che lo dovrà sostenere in tutte le sue componenti, vorrà porre le basi per un altro ciclo di gioie per il popolo genoano. Dal dicembre 2022 qualche frutto si è visto ed è maturato, non solo con sprazzi. Difficile farli vedere per novanta minuti volendo preservare il risultato: ci sono anche gli avversari. Ma il  buon calcio si è visto non solo con le grandi del campionato.

Tre giornate alla fine e Gilardino e lo staff  stanno lavorando e puntando sulla voglia di far bene di chi ha giocato di più e sull’orgoglio di chi ha giocato meno per meritarsi una maglia importante anche per il futuro come quella rossoblù a quarti.

Domani c’è la gara con il Sassuolo che sulla carta serve solo agli emiliani. Il Vecchio Balordo con i suoi oltre 30mila spettatori presenti, ci sia il Real Madrid o il Roccapepe, non eviterà di affrontarla, per farla vivere al meglio scatenando la gioia di tutto il Tempio. Su formazione e tattica se ci sarà qualcosa di diverso cercheremo di capirlo nella conferenza stampa all’ora di pranzo.

Il Sassuolo sta facendo fatica anche Ballardini a salvare la Serie A degli emiliani, dopo averlo fatto con il suo vice Carlo Regno con altre squadre. Al  di là della vittoria contro l’Inter nell’ultima giornata di campionato, visti i risultati delle altre partecipanti alla  salvezza, il Sassuolo è la squadra candidata alla retrocessione.

Le colpe di Zio Balla sono poche. Troppo la società ha aspettato a licenziare il tecnico Dionisi  con i  suoi alibi, mancanza di Berardi  e la  filosofia sulle prestazioni senza costrutto e risultati. Il Sassuolo si è dimostrato fragile già ad inizio stagione, anche se era candidato  da parte degli esperti visto il passato alla parte sinistra della classifica.

In difficoltà non è stato in grado di lottare per salvarsi, per di più senza pubblico e con i difetti della società nelle campagne acquisti e vendite che hanno sempre puntato ad ingaggiare punte,  trequartisti , mezzali per metterle in futuro sull’altare delle plusvalenze e non preoccuparsi della difesa.

Il Sassuolo è la squadra più stramba del campionato: 7 vittorie, 8 pareggi, 20 sconfitte, 29 punti in classifica di cui 13 sono stati conquistati battendo due volte l’Inter, una volta la Juventus e la Fiorentina e pareggiando con il Milan.

Sono 70 i gol incassati, la peggior difesa della Serie A, ed è un fattore che ha fatto la differenza. Un problema che si era visto prima del calciomercato invernale senza porre rimedio, pur avendo incassato 34 reti nel girone di andata.

Ballardini alla prima mossa, arrivato al Mapei dal primo di aprile, ha cercato il rimedio non tanto alla fase difensiva ma alla difesa dal pinto di vista psicologico continuando a giocare   con un 4-2-3-1 mascherato e proteggendo la porta di Consigli ritornato tra i pali al posto di Cragno con poco successo, 14 reti subite in 6 gare. L’ultima vittoria con l’Inter è arrivata con il 3-5-2, il suo modulo preferito, cambiando nella ripresa i tre del centrocampo.

Il Direttore Carnevali dopo la vittoria contro il Biscione, pur essendo uomo di calcio apprezzato, ha continuato con il mantra: “ci siamo, la corsa continua. Voglio un rush finale con lo spirito visto contro l’Inter“. Direttore, è sicuro di aver giocato contro l’Inter o i resti nerazzurri vista la formazione, ubriachi da una settimana di festeggiamenti, suscitando ilarità e dubbi oltre che gossip?

Il Sassuolo con il neo della classifica avulsa per salvarsi dovrebbe vincere almeno due delle tre ultime gare con il Genoa, in casa con il Cagliari (scontro diretto) e in trasferta in casa della Lazio. Risultati da fare in 270’ più recuperi, tanto quanto vinto dalla fine di novembre ad oggi.

La strategia tattica a tre o a quattro è ancorata alla ricerca del lancio lungo, sia dalla difesa che dai centrocampisti per cercar di accorciare il più possibile il numero di passaggi e di linee non presidiando nessuna area del campo e utilizzando ampie distanze per cercare di approfittare degli spazi lasciati e creare occasioni.  La ricerca dei cross è aumentata rispetto al gioco di Dionisi.

La formazione, se opterà nuovamente per il 3-5-2, vedrà confermati in difesa con Consigli i tre Erlic, Kumbulla, Ferrari; sulle corsie laterali Toljan (Pedersen) e Doig; in attacco Pinamonti  e Laurientè. Tutti i ballottaggi nel cuore del gioco: Henrique/Racic, Lipani/Obiang e Thorstvedt/Boloca.

Arbitro Mariani di Aprilia. Nato il 25 febbraio 1982, 42 anni, consulente informatico. Arbitro dall’età di 16 anni. Dal 2013 arbitra in Serie A, dal 2019 arbitro internazionale. Con la gara di domani arriva a 151 gare nel massimo campionato. In stagione 14 gare nel massima categoria, 5 tra Champions, Europa League e Conferenze. Quattro in Serie B.

L’ultima gara con il Genoa il pareggio in casa dell’Udinese 2 a 2 con doppietta di Albert Gudmundsson, per il Sassuolo la sconfitta in casa del Cagliari 2 a 1.

Primo assistente Costanzo di Orvieto, secondo assistente Cecconi di Empoli, quarto uomo Gualtieri di Asti. VAR Marini di Roma, AVAR Di Bello di Brindisi.

Diffidati Genoa: Gudmundsson, Strootman, Bani, Vogliacco. Diffidati Sassuolo: Pedersen, Ferrari.

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