Ai microfoni della Radio TV Serie A è intervenuto questo pomeriggio Kevin Strootman, centrocampista del Genoa, che ha annunciato che lascerà il Grifone a fine stagione, che ad oggi ha sommato 76 presenze in maglia rossoblù. Si è parlato a lungo anche della sua carriera, purtroppo falcidiata da tanti infortuni.
“Penso di aver cominciato bene in Olanda e in Italia, poi dopo l’infortunio ho provato a dare tutto, ma è sempre stato difficile tornare al mio livello pre-infortunio. Fai tutto per stare bene, per giocare bene, ma se non riesci più ad arrivare a quel livello è difficile resettare. Puoi fare quello che ho sempre fatto: dare tutto in campo“. Che è poi quello che Strootman, anche in maglia rossoblù, ha sempre dimostrato di fare. “Andare in Serie B col Genoa è stata la scelta più giusta che potessi fare, ma anche lì è stata una cosa mentale. Di sicuro ho avuto momenti dove pensavo di mollare, ma il calcio se ti piace farlo, da quando hai sei anni, è tutto. E quando puoi giocare ancora, devi farlo”.
“Se Gilardino assomiglia ad un altro allenatore avuto? Difficile paragonarlo ad un altro allenatore perché la sua qualità è la sua tranquillità. Lascia tante responsabilità ai giocatori, ma non troppe. Da quando è arrivato ha preso la squadra per mano. Era in Primavera ed è sempre difficile passare da lì ad una prima squadra: prima lavori con giocatori sotto vent’anni, poi lavori con giocatori sopra trent’anni”.
“E si vede che ogni giorno migliora, con le scelte, i cambi, gli allenamenti che fa. Tutto il suo staff tecnico, e lui in primis, pensano sempre al bene del Genoa. Il suo rinnovo è strameritato: proprio due giorni fa mi ha detto che non continueranno con me. Ma posso solo che ringraziarlo, mi ha aiutato, ha dato un grande contributo alla promozione che è stata una delle cose più belle della mia carriera. L’ho ringraziato per questo: è stato un anno positivo. Anche se qualche volta non ero d’accordo quando mi ha mandato in panchina, un allenatore che vince ha sempre ragione, e con lui è così”. Strootman, dunque, saluterà il pubblico rossoblù nell’ultima partita contro il Bologna. Probabile un suo ritorno allo Sparta Rotterdam, club che lo ha lanciato nel calcio professionistico.