La 37° giornata di campionato ha emesso un altro verdetto in fondo alla classifica: la retrocessione aritmetica del Sassuolo e la salvezza matematica di Cagliari e Verona. Per  la terza che scenderà in Serie B la lotta all’ultimo respiro in due punti tra Frosinone, Udinese ed Empoli.

Il prossimo turno a Frosinone e Udinese basterà un pareggio per salvarsi? Alla squadra di Nicola serve solamente una vittoria contro la Roma, che potrebbe mettere in gioco la classifica avulsa, anche con un’altra gara spareggio tra due squadre. Ultima giornata con tante polemiche per qualche risultato da buoni pasticcieri. Il Presidente dell’Empoli non è stato zitto: “anche la mia colf filippina sapeva della vittoria dell’Udinese a Lecce“.

Davanti tutti i cinque posti Champions sono assegnati. Solamente per le milanesi, per le altre Bologna, Juventus, per il terzo posto dovranno fare i conti con Gasperini che ha due gare da giocare, di cui l’ultima il 2 giugno quando tutti i calciatori saranno in vacanza. I due posti  dell’Europa League alle romane , la Conference alla Fiorentina, ad oggi.

Alle spalle della zona Champions tutti davanti al televisore domani sera per tifare la vittoria della Dea con il Bayern Leverkusen. Una vittoria che potrebbe aumentare di un ulteriore posto la corsa alla Coppa dalle grandi orecchie. Dopo, però, bisognerà gufare per la sconfitta nelle due ultime gare da parte dei bergamaschi che devono giocare affinché non escano dalla posizione attuale. Anche il Torino e il Napoli sperano nei risultati europei per giocare in Europa nella Conference League, obiettivo non meritato visto il campionato disputato.

Il calcio italiano deve interrogarsi sul futuro dove ci saranno rivoluzioni non solamente sulle panchine, ma anche nelle proprietà delle società. Non è stato regolare il successo delle milanesi? Viste le situazioni debitorie di entrambe le squadre…Il futuro del Biscione e del Diavolo appare un buco nero finanziario.

Il Presidente cinese Zhang, che non può uscire dalla Cina per un prestito non restituito, potrebbe perdere il controllo dell’Inter nella giornata di oggi a favore di Oaktree, un fondo americano che li ha alimentati da tempo e vuole subito i 375 milioni di euro prestati. Per il Milan è in corso da parte della Magistratura un procedimento per capire chi sia il proprietario del Diavolo, probabilmente un altro fondo di investimento mascherato con  una persona fisica.

Questi avvenimenti si sommano ad altri che vedono sempre i fondi protagonisti a speculare e fare interessi. Anche per questo ci sarà una accelerazione per  l’Authority del Governo, ma anche dello sport per vigilare non solo sui conti dei club, ma anche sulle proprietà e sulla solidità economica, cercando di capire quali siano le squadre in grado di autofinanziarsi. Il tutto eliminare le ombre che affliggono finanziariamente il pallone che rotola, non solo in Serie A.

Anche il VAR è a rischio nella prossima stagione. Il 6 giugno in Premier le squadre voteranno per l’eliminazione della tecnologia. Cosa succederà in una Italia succube della UEFA dopo le strampalate e anche capricciose decisioni di arbitri e VAR pure nelle ultime giornate di campionato? Nella penultima giornata di campionato nel mirino la direzione di gara dell’internazionale Guida che aveva sostituito Orsato e del VAR Irrati  nella gara Udinese-Empoli da parte dei dirigenti toscani. Ma veniamo alle singole partite.

Fiorentina-Napoli 2 a 2. Pareggio che lascia tenue speranze di accedere all’Europa, la Viola ha una chance in più se vincerà la Conference League giorno 29 maggio ad Atene. Nel frattempo con la X contro i napoletani ha confermato l’ottavo posto in classifica. Il Napoli dopo aver vinto uno scudetto chiude il campionato in decima posizione, l’ultimo gradino della parte sinistra della graduatoria. Partita ravvivata da splendidi gol su calci di punizione diretti di Biraghi e Kvara. Il Napoli in vantaggio si è fatto sorpassare.

Lecce-Atalanta 0 a 2. La Dea prima di giocare la finale di Europa League, mercoledì prossimo si è assicurata nel Salento la prossima partecipazione alla Champions più ricca di sempre. La Dea rianimata dal turnover di Gasperini. Scamacca si candida ad essere protagonista all’Europeo.

Torino-Milan 3 a 1. Il Toro di Juric ha schiantato il Diavolo rimasto nella stalla di Milanello. Il Torino avanza in classifica, supera il Napoli e si porta ad un punto dalla Fiorentina sperando di partecipare alla Conference League. Juric confida in un’altra prestazione contro il maestro Gasperini nell’ultima di campionato. Juric ha tanti rammarichi perché i suoi calciatori hanno realizzato tanti gol solo contro le big. Un Diavolo mai visto così arrendevole e Pioli sempre in mezzo alla polemica fa fatica a tenerlo a galla. Juric dà fiducia a Pellegri e viene ripagato azzeccando la mossa e facendo ballare il Milan a centrocampo, in attacco e sulle corsie laterali.

Sassuolo-Cagliari 0 a 2. Il Sassuolo dopo undici anni retrocede in Serie B per il solito errore difensivo del singolo calciatore. La certezza matematica è arrivata dai risultati sugli altri campi. Ballardini non ha potuto fare nulla. La squadra senza Berardi non ha vinto una gara, o poche. La difesa mai rinforzata dalla società ha fatto acqua. Gode il Cagliari all’ennesima salvezza sul filo di lana.

Udinese-Empoli 1 a 1. Partita giocata con 14’ di recupero per revisioni al VAR. Il primo rigore è per l’Empoli al 90’ e Niang lo trasforma, la seconda massima punizione il rigore friulano al 114’ di gioco: tante proteste per le decisioni di Guida di Torre Annunziata anche se supportato dalle immagini televisive. L’Empoli per salvarsi nel turno finale di campionato dovrà battere la Roma in Toscana: a quel punto all’Udinese potrebbe non bastare un pareggio in casa del Frosinone.

Monza-Frosinone 0 a 1. I ciociari vincono la prima partita in trasferta alla penultima di campionato, la salvezza è vicina e all’ultimo turno allo Stirpe arriva l’Udinese. Monza già sotto l’ombrellone dopo la salvezza acquisita da tempo.

Inter-Lazio 1 a 1. La Lazio ha provato a rovinare la festa dell’Inter tra canti e scenografie  e quella della Roma con un gol del giapponese Kamada. Il Biscione non è stato a guardare pareggiando a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare. La Lazio si è buttata via non raddoppiando in contropiede e così ha abbandonato il sogno Champions.

Salernitana-Verona 1 a 2. Non sarà vera gloria per gli scaligeri aver battuto la Salernitana già in vacanza da tempo. Invece è vera gloria per Sean Sogliano, il Direttore sportivo, e il Mister Baroni per aver salvato la squadra in 19 gare con una giornata di anticipo dopo che nel mercato di gennaio per motivi finanziari della società avevano dovuto rifare la squadra con le uscite di Ngonge, Hien, Doig, Faraoni, Hongla sostituendoli con Noslin, Swiderski e altri perfetti sconosciuti. Bravo Mister Baroni a lavorare sulla tecnica e tattica, ma soprattutto sulla testa dei calciatori.

Bologna-Juventus 3 a 3. Un folle, matto pareggio di Thiago Motta contro la Signora. In vantaggio 3-0 dopo 70’ di gara giocati con scioltezza si è fatto raggiungere. Il dubbio: felsinei in apnea oppure non avevano capito che come i tifosi juventini presenti che hanno invocato Allegri dall’inizio  della gara anche i giocatori hanno voluto dimostrare ai dirigenti  di stare con il Mister licenziato dopo lo spogliarello nella finale di Coppa Italia? Difficile vedere giocare la squadra, per di più la Juventus, con in palio il terzo posto in classifica, che porta  più euro, in modo così superficiale e disinteressato.

Roma-Genoa 1 a 0. La Lupa ha acquisito matematicamente il sesto posto in classifica, anche se un pareggio ad Empoli blinderebbe la questione. La Lazio insegue a tre punti e all’ultima giornata giocherà con il Sassuolo fresco di retrocessione.

Il Genoa, oltre la salvezza acquisita con cinque giornate di anticipo, non sfigurando con le prime sei della classifica, ha sempre giocato le sue partite grazie alla compattezza e alla strategia di Gilardino e dello staff. Senza gli errori nelle due fasi di gioco sarebbe nella parte sinistra della classifica. Orgoglio Gilardino e orgoglio Genoa: giocando da settimane senza un obiettivo tangibile  hanno  sempre  dato il  massimo. Una  serietà offuscata in altri campi, non degradata come negli scorsi campionati grazie alla speranza di giocarsi il sesto posto in classifica e andare in Champions .

Adesso a Pegli si lavorerà per il futuro. Le  indicazioni di Gilardino sono state chiare prima di firmare: non vuole la luna, le stelle,  ma giocatori in grado di rimpolpare la rosa, al netto delle uscite, e giocatori che abbiano carattere, corsa e intelligenza calcistica. In altri termini: mobilità, adattabilità, scambi di ruoli. Insomma, il punto centrale del gioco voluto da Mister Zena, consapevole che tutto dovrà essere fatto con eclettismo e in velocità.

Nel prossimo turno altra partita da “C’ero anch’io” dentro il Tempio per festeggiare con canti, cori, balli e coreografie un anno e mezzo rossoblù a quarti difficile da dimenticare.