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Genoa, Strootman in campo per l’ultima volta al Ferraris al grido di “Kevin, Kevin!”

Questa sera si chiuderà l’avventura di Kevin Strootman col Genoa. Dopo la standing ovation dell’Olimpico da parte del pubblico giallorosso, anche il Ferraris gliene ha tributata un’altra.

La storia di Strootman col Genoa comincia il 12 gennaio 2021 quando, accompagnato da Marco Rossi, arriva in aereo all’Aeroporto Cristoforo Colombo. A convincerlo che è il Genoa la giusta occasione per rilanciarsi sono i dirigenti del Grifone, l’ex presidente Preziosi e il direttore sportivo dell’epoca, Marroccu, che assicurano a Ballardini un uomo chiave per la salvezza. Salvezza che, ironia della sorte, si concretezza matematicamente nella sfida al Dall’Ara col Bologna.

Ci sono alcuni passaggi chiave nella parentesi di Strootman al Genoa, durata due stagioni e mezzo tra Serie A e Serie B. Per esempio la prima parentesi della stagione 2020/2021, quella che non gli darà la possibilità (causa Covid) di assaporare l’atmosfera del Ferraris rossoblù. Malgrado il contesto storico eccezionale, Strootman si cala nella parte fin dalla prima trasferta di Bergamo e diventa incisivo già dalla seconda partita, quella in casa col Cagliari, anticipata dall’attesa del pullman da parte dei tifosi fuori da Genova Est. Suo l’assist per Destro, che decide la sfida salvezza. Assist ne servirà quattro in metà stagione, tutti utili per segnare gol pesanti: emblematico quello per la rete di Shomurodov nel 2-0 allo Spezia, quando sradica palla ad Estevez e lancia subito in profondità il compagno.

A fine stagione il Genoa non si fa più sentire, il prestito viene risolto e lui torna all’Olympique Marsiglia prima di ripartire da Cagliari. Lo richiama la nuova proprietà rossoblù, appena retrocessa in Serie B, in un’operazione orchestrata sotto traccia dal DG Ricciardella. Operazione che resta segreta fino all’annuncio: una foto col numero 8 in Gradinata Nord. Strootman è tornato per concorrere all’obiettivo dell’Only One Year.

In Serie B segna due gol, uno col Cosenza e l’altro a Como, e dà molta sostanza al centrocampo in una categoria con la quale lui – e molti altri – hanno ben poco a che fare. Ma l’olandese la affronta con grande serietà e abnegazione, pochi giorni fa definendola come la migliore scelta che potesse fare.

A seguire, arriverà la riconferma col prolungamento di un anno: questa volta la stagione sarà quella di Serie A. È il primo a battezzarla come una stagione difficile, dove ci saranno difficoltà e bisognerà essere bravi ad affrontarle. Il Genoa è quello di inizio estate, ancora tutto da costruire: Strootman diventerà uno dei senatori dello spogliatoio e avrà sicuramente una importanza rilevante nel creare quel DNA di squadra voluto da mister Gilardino, l’artefice di questa stagione.

Anche di questa stagione che volge al termine ci portiamo dietro alcune immagini simboliche, prima fra tutte quella della merendina mangiata in Salernitana-Genoa dopo essere stata lanciata dagli spalti. Un gesto simbolico in una gara che ha segnato concretamente una svolta nella stagione del Grifone. Questa sera Strootman è stato salutato e, con 78 presenze al Genoa, ha raggiunto altri sei giocatori che hanno vestito, in annate diverse, la maglia rossoblù: Valon Behrami, Bruno Conti, Giovanni Tedesco, Antonio Corso, Juan Fernando Pratto e Orlando Sain.


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