L’Italia di Spalletti alla prima amichevole che porta all’Europeo in Germania ha dovuto fare i conti con la stanchezza accumulata dai protagonisti in campo, eccetto per i calciatori dell’Inter. Molti erano andati alla caccia del quinto posto in classifica per partecipare alla prossima Champions.
Nell’amichevole la Turchia, squadra messa meglio fisicamente e anche tatticamente grazie alla cura Montella che li ha portati all’Europeo tedesco, ha fatto una buona figura.
Se Spalletti voleva una verifica sullo stato di forma degli Azzurri sarà stato deluso, e non solo sullo stato fisico, ma anche per i troppi passaggi all’indietro e sbagliati nelle ripartenze.
Una delle vittime di questo gioco è stato Retegui: pochi palloni giocabili, la sua voglia di fare gol lo ha tradito nelle due occasioni sporche arrivate sui piedi. Tutti ad invocare Scamacca, ma pure lui senza rifornimenti non farà miracoli.
Spalletti entro domani dovrà fare la lista definitiva dei partecipanti ai prossimi Europei e tre o quattro degli attuali 29 convocati dovranno andare in vacanza. I quotidiani di sport di oggi mettono in dubbio anche la convocazione di Retegui: oltre con Scamacca deve giocarsi il posto con Raspadori. La speranza che gli assist dei giornali del sud per Spalletti non siano considerati anche alla luce di quell’unica occasione da gol limpida e chiara al 92’ di gioco capitata al napoletano dopo aver sostituito Retegui: Raspadori non è un centravanti.
Spalletti contro i turchi di Montella ha rinunciato alla difesa a tre per i troppi infortuni tra i difensori azzurri: Acerbi, Scalvini e Udogie erano stati utilizzati anche nei club in quel sistema di gioco.
Allora ecco la difesa a quattro con Bastoni, Mancini e l’ultimo convocato Gatti, centrali che nel campionato europeo dovranno stare attenti ai cartellini. L’idea di Spalletti sarà sfruttare di più le corsie laterali, ma occorreranno il Di Lorenzo della scorsa stagione e il Dimarco di questa. Oltre ai due esterni, volendo giocare come nelle ultime gare di Champions, dovrà essere un centrale difensivo pronto ad avanzare in fase di possesso. Il candidato numero uno è Calafiori, che ha debuttato in nazionale a Bologna ieri sera, per attaccare gli avversari nella propria metà campo, rubare il pallone e andare al tiro.
In fase di possesso contro la Turchia ha giocato con il 3-4-2-1, con Cristante più avanti di Jorginho e non Barella, o con il 3-4-2-1, strategia giusta se Pellegrini, capitano della Roma, recupererà la forma.
Qualcosa Spalletti potrebbe rivedere negli schemi già dal 9 giugno in amichevole contro la Bosnia, ma la grande preoccupazione del CT azzurro dovrà essere il recupero della condizione dei giocatori e disposizione prestando cura ai carichi di lavoro che non potranno essere troppo pesanti.