Mentre ha cominciato ad imperversare il calciomercato, quest’ultimo probabilmente non potrà fare i conti con i saldi di fine agosto, tutti i club di Serie A sono alle prese con il pareggio di bilancio. Non potrà farlo viste l’anticipazione dell’inizio della stagione italiana di Serie A e, in particolare, l’anticipazione degli ormai veri e propri campionati che diventeranno la prossima edizione di Champions ed Europa League, già in scena dal 7 settembre prossimo.
Il 4 giugno, data anticipata di 16 giorni dalla FIGC, le società hanno dovuto ottemperare all’iscrizione al campionato, a seguire pagamento degli stipendi degli addetti ai lavori sul prato verde.
Sul pareggio di bilancio peseranno anche i compensi ai procuratori, agli agenti, alle agenzie dei calciatori alle quali nel 2023 le società di Serie A hanno versato 220 milioni di euro con una crescita del +6,8%. Hanno pesato gli ingaggi a parametro zero sul passaggio di proprietà tra le società europee.
Le società di calcio non più sono alle prese con il via all’indice di liquidità (rapporto tra passività correnti e passività correnti nei 12 mesi) e di indebitamento come dentro le regole europee. Il nuovo piano strategico è stato approvato dalla FIGC il 28 aprile scorso. L’obiettivo è arrivare ad un sostanziale risanamento delle attuali criticità di bilancio e di debiti in un arco temporale di cinque anni, con la sostenibilità economica di tutti i club.
La novità più importante e pesante per i club del nuovo piano strategico finanziario della FIGC è l’introduzione di una regola della UEFA, la Football Earning Rule, che semplicemente prevede il pareggio di bilancio, un sistema che prevede controlli sui dati degli ultimi tre anni: sotto i 5 milioni di euro di deficit non sarà richiesto nessun intervento, tra i 5 e 60 milioni sarà necessario provvedere con una aumento di capitale da realizzare con risorse interne delle proprietà per evitare le sanzioni, sopra i 60 milioni le sanzioni saranno garantite. Mancano ancora le quantificazioni delle multe.
La FIGC ha fatto sapere che potrebbero essere sia pecuniarie sia con dei punti di penalizzazione, ma saranno definite entro la fine di giugno. È stato anche confermato il blocco del mercato per i club che hanno dato accesso agli strumenti di ristrutturazione del debito previsto dal nuovo codice della crisi di impresa.
Nel piano della FIGC sui conti delle società il patrimonio netto positivo diventa non ammissibile, dovrà essere maggiore di zero, oppure superiore del 10% rispetto all’anno precedente. Il piano strategico della FIGC il 28 aprile è stato votato all’unanimità anche dalla Lega calcio di Serie A. Astenutasi la Lega Serie B.
In questi giorni la FIGC è anche alla prese con la ristrutturazione dell’Associazione Italiana Arbitri divisa in due/tre fazioni per avere il controllo della categoria. Se non decideranno gli elettori, ossia i Presidenti di sezione, i CRA regionali e altre componenti entro la fine di giugno, Gravina sarà costretto a commissariare l’associazione.
A proposito di arbitri, Rocchi il designatore ha fatto un consuntivo degli errori importanti (12) effettuati da arbitri e VAR in stagione, dichiarandosi contento del lavoro fatto dalle giacchette colorate sui campi e dietro le TV. Nei 12 errori due da matita rossa un paio sono stati perpetrati nei confronti del Genoa: la spinta di Bisseck a Strootman in Genoa Inter, la sceneggiata di Barella in Inter-Genoa, dimenticandosi del fallo di mano evidente anche a occhio nudo di Pulisic in Genoa-Milan. Punti importanti che avrebbero potuto a fine campionato alimentare la classifica con il Grifone nella parte sinistra.
In casa Genoa, in particolare nella tifoseria più over, tengono banco le vicissitudini dei 777 Partners con le altre squadre che fanno parte della galassia della holding di Miami, in particolare Vasco de Gama in Brasile e Standard Liegi in Belgio, oltre le numerose cause civili pendenti negli Stati Uniti tra le casseforti finanziarie dei 777 e dei suoi fondatori Wander e Pasko.
Per quanto riguarda Buoncalcioatutti è sempre stata sul pezzo da tempo circa le notizie negative, senza dimenticarsi dei successi del club francese Red Star, delle note ufficiali dell’Hertha Berlino (che ha confermato che si è in linea con tutti gli obblighi da ottemperare), della stagione positiva del Melbourne Victory, tutte squadre già iscritte ai campionati di appartenenza nei tempi prestabiliti, Genoa compreso.
In tutte le carte che sono arrivate dalle nazioni in cui le società sono in crisi, tramite blog, scoop, giornali finanziari americani, lettere di denuncia per cause civili nei confronti dei 777, spesso arrivateci da genoani residenti negli States, mai è apparso il nome del Genoa.
Per tale ragione non siamo mai intervenuti e chi ci legge e ci conosce è consapevole che non abbiamo mai avuto la paura in altre occasioni di levare le ragnatele da tetto per spavento che cadesse.
Buoncalcioatutti, che era presente all’ultima assemblea di approvazione del bilancio e che i numeri li ha messi nero su bianco pochi minuti dopo la fine della stessa assemblea, ha fatto e cercato rassicurazioni dai dirigenti della società a Pegli. Il CEO Blazquez ci ha sempre rassicurato che il Vecchio Balordo non corre pericoli, grazie alle due ultime stagioni conquistate non solo sul campo ma anche economicamente, essendo il Genoa di intera proprietà dei 777 Partners al 99%.
Buocalcioatutti starà con le orecchie bene aperte anche se quello della finanza è un mondo difficile, dove anche i non esperti sfiatano e dove i finanzieri sono degli abili prestigiatori che sanno far uscire i soldi dal naso del prossimo anche se prima li hanno fatti uscire dal portafoglio. La finanza un tempo era un mestiere, adesso è un’arte e quando si sbagliano investimenti i dolori possono aumentare.
Nessuno pretende che siano Wander e Pasko a comunicare cosa stia succedendo nella loro holding. Siamo convinti che a breve Blazquez comunicherà e continuerà ad alimentare i sogni, l’interesse, la passione, la voglia di far capire cosa sta succedendo dentro la società di Villa Rostan.
Comunicare in questo momento significa attivare un procedimento di azione sociale per non fare arrivare dall’esterno tromboni, altrimenti ognuno con il Genoa di mezzo li potrà sfiatare a suo uso e piacimento. Sarebbe anche l’ora, alla luce della stagione positivissima del settore giovanile rossoblù, sfiatare definitivamente quelli intorno al futuro di Michele Sbravati e intorno a quello di Johannes Spors, ambito dal Newcastle ma intenzionato, almeno così parrebbe, a proseguire nel 777 Football Group e portare a termine il lavoro.