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L’analisi della Spagna in vista della sfida con l’Italia

foto Marta Fernandez Jimenez / Shutterstock.com

Ogni volta che inizia una competizione calcistica a livello di nazionali, la Spagna è sempre in pole position per aggiudicarsela. Anche all’Europeo in corso in Germania sono candidati alla vittoria dopo aver battuto all’esordio la Croazia composta da tanti campioni, ma sulla via del tramonto.

Chi si illudeva che la Roja, pur con il nuovo tecnico De La Fuente, potesse inciamparsi come con Luis Henrique nel Mondiale 2022, eliminata ai rigori con il Marocco, non aveva fatto i conti col fatto che sono arrivati all’Europeo forti di sette vittorie in otto gare, una sola sconfitta rimediata dalla Scozia e un bottino di 25 gol realizzati e 5 subiti, vincendo subito la Nations League, eliminati dall’Italia nel 2021.

Sono tornate Furie rosse, l’Italia pronta a tastarne la forza domani sera. Contro la Croazia non sono stati tanti i tocchi del pallone, ma è stato sfruttato molto il palleggio lento di Brozovic, Modric e compagnia e le giuste ripartenze affidate ai piedi buoni di Carvajal, alla profondità di Morata e alla regia di Rodri del Manchester City, pronto ad eseguire il gioco del maestro Guardiola. In particolare le ripartenze della Spagna sono state affidate alla nuova star Yamal, 17 anni in agosto, lanciato nella Liga da Xavi e in nazionale, giocatore estroso che sulla corsia di sinistra terrà occupati gli Azzurri con la velocità e il dribbling nell’uno contro uno.

Per l’Italia un esame probante domani sera, ma gli Azzurri tatticamente potrebbero incartarli.

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