Dopo le parole di martedì scorso, il CEO Blazquez torna a parlare e questa volta lo fa a Calcio & Finanza. I temi toccati sono tanti, dal mercato alla sostenibilità del Genoa passando per la vicenda A-Cap, che viene definito “creditore” con il quale c’è un accordo per sistemare la governance a livello di settore calcistico.

Sicuramente si prendono la scena le parole su A-Cap e quelle su Martinez, ormai dato per ceduto all’Inter. Martinez è ormai quasi un calciatore dell’Inter, poi ci sono altri giocatori che venderemo questa estate, ma per lo più non i titolari ci tiene a specifica Blazquez – Puntiamo ad avere un impatto positivo di 10-12 milioni riuscendo a investire, come abbiamo fatto con Vitinha, anche in previsione di qualche uscita”. Perché, Blazquez ribadisce, l’obiettivo è portare il Genoa verso un’efficienza economica e una stabilità tali che permetta di avere ricavi intorno a 90-95 milioni nei prossimi tre annicreando una squadra sostenibile, possiamo arrivare fino a 50-55 milioni di monte ingaggio“. Insomma, ribaditi i concetti di qualche giorno fa.

Sul tema Ferraris, Blazquez ritorna a parlare di legami con la Regione Liguria (“noi crediamo che l’ente regionale possa dare un contributo per il Ferraris, se non altro per un motivo di equità con La Spezia, dove ha garantito un terzo della spesa per lo stadio. Inoltre, Marco Bucci è uno dei sindaci con più grande spirito lavorativo che abbia mai incontrato e abbiamo la fortuna che sia favorevole al rinnovamento dell’impianto anche perché potrebbe essere un cambio urbanistico importante per Marassi inteso come quartiere) e dell’importanza di avere uno stadio categoria 4 UEFA, i cui lavori prima iniziano e meglio sarà per non perdere l’occasione di fare parte delle sedi dell’Europeo 2032. Sul tema, si ribadiscono bene anche i buoni rapporti con la Sampdoria.

C’è poi tutto il tema sulle vicende di 777 Partners e A-Cap, oltre a quelle legate al CdA che si è riunito ieri e c he ha accolto le dimissioni di Nicolas Maya, al cui posto entrerà una persona indipendente che “viene dal mondo della finanza e non da quello calcistico“. Sa, io, come tutti qui, sono dipendente del Genoa e non di 777 Partners, e quello che accade sopra la nostra testa a volte lo sappiamo soprattutto dalla stampa. Quello che posso dire è che i nostri rapporti con i nostri azionisti, non sono cambiati minimamente e il nostro lavoro è normale. Non solo, ma a livello di gruppo puntiamo a diventare più indipendenti con una gestione molto trasparente, con assunzioni di personalità esterne. Per esempio, ora si è dimesso un membro del board del Genoa legato a 777 Partners e ora inseriremo una persona indipendente che viene dal mondo della finanza e non da quello calcistico. Non sarà l’unico, vorremmo mettere almeno due persone di questo tipo nel consiglio di amministrazione”.

L’intervista di Calcio & Finanza si chiude con un passaggio sul legame tra 777 Partners e A-Cap, colosso assicurativo americano operativo da quasi un secolo in territorio statunitense e su 39 stati federali. Ed emerge, soprattutto, il legame che A-Cap ha con 777 Partners e il suo ramo calcistico. Io parlo quasi come esterno in questo caso. C’è un creditore che si chiama A-Cap, c’è stato un confronto con loro e da quello che capiamo c’è stato un accordo per sistemare la governance a livello di attività calcistica. Quella vicenda è esterna a noi anche se ci riguarda a livello mediatico, ma a livello di lavoro ordinario le cose non sono cambiate, facciamo il controllo delle finanze settimanalmente con il gruppo e non è cambiato nulla. Non ci sono assolutamente problemi per quanto riguarda il mondo Genoa. Non ho nessuna indicazione da loro su questo, le indicazioni sono di continuare a investire e fare crescere il valore del club a lungo termine”.


Genoa, torna a parlare Blazquez. Le parole tra futuro del club e prossima stagione