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Tutti in ritiro!

Tutte le 20 squadre di Serie A sono in ritiro. Il Genoa da domani a Moena. Il calciomercato continua a chiacchierare e gli allenatori, con le squadre monche per le vacanze prolungate di chi ha giocato competizioni europee e mondiali, devono fare solo  preparazioni per mettere benzina nelle gambe.

C’è qualcosa di diverso in questo calciomercato, non è sicuramente la formula che prima bisogna vendere e dopo comprare, ma per qualche squadra, in primis, il Genoa di Gilardino, si lavora su acquisti mirati.

La base è quasi integra sulla carta, soprattutto se l’infermeria lascerà fuori coloro che devono e possono fare la differenza.  Occorre qualche pezzo per rendere più ricche alcune zone  di campo che la scorsa stagione hanno faticato. L’incontro in settimana tra Spors, Ottolini e Klos va in quella direzione.

Chi uscirà dovrà portare euro al Grifone e non nelle tasche dei procuratori e intermediari, ricordandosi dell’operazione Dragusin dello scorso anno dove a Monaco di Baviera sono rimasti non sorpresi, ma allibiti per il trasferimento in Premier League per una offerta inferiore a quella del Bayern. C’era nel mezzo il prestito di Spence, ma in questa sessione di mercato il Tottenham non ha steso tappetti rossi al Vecchio Balordo.

Gli allenatori prima di mettere i piedi nei ritiri fuori sede avrebbero la voglia di non aspettare i saldi  fine agosto. Se alla fine di agosto ai saldi arriverà la “chicca” sarà comunque ben accettata.

La definizione di un gioco, con la ricerca di una identità precisa, deve avvenire dal primo allenamento della stagione. Tutto per mettere subito in chiaro anche con i calciatori non solo la descrizione del gioco, ma anche una priorità che deve portare  serenità e risultati dentro uno spogliatoio: le gerarchie.

Il tecnico proporrà il modulo base e i presunti titolari, lavorando anche su possibili mutazioni in corso di gara con il materiale in panchina e le contromisure agli avversari. Coloro che partono da seconde linee (non sono più riserve perché nel calcio moderno si gioca in 16) devono lavorare per mettere in crisi il mister e superare i compagni.

Non è fantasia calcistica quanto scritto. I direttori sportivi sono consapevoli che se non arriveranno ai nomi richiesti, difficile accontentare con la penuria di euro da mettere sul mercato,  dovranno proporre calciatori alternativi che non devono derogare dalle linee guide.

Il calciomercato europeo è  pazzo e dissennato. I giocatori di grido diventano oro solo per sé stessi e i loro procuratori, ma il pensiero che i prezzi sono aumentati del 300% invece il metallo pregiato solo del 40% rispetto alla prima Repubblica italiana, deve far pensare.

La ricchezza del calcio, alla faccia del play finanziario, è nelle mani di pochi personaggi, procuratori, agenti, intermediari tutti con residenza o uffici tra Montecarlo e deserto africano. Così il divario tra le 5/6 top europee e le altre sarà sempre più evidente.

Difficile credere che, anche se sono ricchi magnati, abbiano voglia di sperperare i loro averi. Spendendo si sono resi conto di ricevere sempre più soldi dai diritti tv, da incassi ai botteghini in stadi-teatro (pagati dai tifosi) e da sponsor da capogiro. Così alla fine hanno (quasi) fatto quadrare i conti, anche con giocatori strapagati e fair play aggirato. Qualcuno annuncia il rischio di un crack e chi se ne frega, in particolare FIFA e UEFA.

Nel mondo di rose del calcio ci sono spine. Le più appuntite sono quelle scritte in platino sugli ingaggi e la loro durata. In ambasce ci sono i piccoli club che per i flop  di presunti campioni fanno fatica a liberarsene, a meno che non si paghi loro una lauta parte dell’ingaggio.

Difficile che ci si possa arrivare, ma arriverà il giorno in cui i contratti dei calciatori saranno fatti in base agli obiettivi con una parte fissa sulla quale qualsiasi lavoratore potrebbe metterci una eternità di anni per racimolare (senza riuscirci) quella cifra. A seguire lauti  bonus al raggiungimento del risultato prefissato.

Venendo al Genoa, è in partenza per Moena. I lavori della società per allestire una squadra competitiva sono all’ordine del giorno a Pegli. Risolto il problema della corsia laterale con l’arrivo di Zanoli, toccherà a Gilardino trovare un play, un metronomo, un regista pronto a sostituire o giocarsela con Badelj, il tutto per aprire ad un’altra scenografia luminosa come accaduto lo scorso anno.

Al Vecchio Balordo serve il calciatore giusto pronto a fare le due fasi di gioco, una mezzala a tutto campo che faccia fruttare il materiale davanti. Questo materiale, animato nel modo giusto anche dalle corsie laterali, potrebbe – anzi deve – dare soddisfazioni vista la qualità di quelli che saliranno per adesso in Trentino.

Tranquilli, le bufale del calciomercato anche se le squadre fossero pronte ad inizio ritiro continuerebbero. Fake news che chi deve riempire pagine di calcio e di calciomercato diffonde in buona fede fidandosi troppo di chat, anche se di testate giornalistiche importanti e agenzie di stampa, che non possono considerarsi fonti ufficiali, e talvolta di raccomandazioni non solo da parte di procuratori, ma anche di direttori sportivi che devono commerciare  la loro merce.

Ci vorrebbe da parte degli addetti ai lavori un supplemento di attenzione con controlli incrociati delle fonti verificando la notizia prima di diffonderla, capire le caratteristiche, il prezzo del presunto acquisto, operazione difficile se non si segue il calcio da vicino, perdendo anche notti davanti alle televisioni: una volta era un dovere senza mai dimenticarsi di seguirli e vederli da vicino.

Con l’avvento di Internet è un obbligo perché si e costretti a velocizzare tutto per la paura del buco. Giudicare un calciatore solo attraverso Transfermarkt o YouTube  o qualcosa di simile è difficile, in particolare per chi viene ingaggiato per giocare nel campionato più tattico d’Europa.

Che campionato sarà il 2024/2025? Difficile da decifrare non solamente sotto l’ombrellone o in montagna.

Ci sarà una nuova Champios League con 36 squadre, ci sarà una Europa League con il nuovo formato a 36 squadre a girone unico: ognuna delle squadre partecipanti sfiderà otto avversarie. Anche la Conference League avrà le stesse modalità dell’Europa League, 36 squadre a girone unico.

Tutto questo aumento di partite potrebbe influire sulle nove squadre italiane partecipanti  alla luce del calciomercato attuale dove non sembra ci siano rose di  squadre italiane che possono giocare ogni quattro giorni tra campionato e Europa. A tutto bisogna aggiungere alla fine di maggio il Mondiale per club.

Da mettere in conto sulla prossima stagione che tredici panchine hanno un nuovo allenatore. I confermati sono stati Inzaghi, Gilardino, Gotti, Gasperini, De Rossi più i due neo promossi dalla serie B, Fabregas e Pecchia. In pole position Inzaghi, Gasperini e Conte se rimetterà in corsa il Napoli. Le scommesse Di Francesco a Venezia e D’Aversa ad Empoli ritornati in pista dopo le delusioni dello scorso campionato.

Viste le poste in palio tra campionato e Coppe Europee sarà da decifrare l’operato di Baroni alla Lazio. Non facile neppure il compito di Italiano al Bologna dopo il campionato giocato dai felsinei lo scorso anno e la partecipazione alla Champions. Non comodo il compito di Thiago Motta alla Juventus: non è facile passare dal Bologna alla Juventus, anche se più pronto avendo da giocatore vissuto campionato ed Europa. Altra prova non facile per Palladino, seppur accompagnato dai buoni risultati di Monza che non è Firenze alle prese con la Conference League con i viola sconfitti per due anni di seguito alla finale. Nicola a Cagliari ad inizio di stagione per cercare di non fare altro miracolo finale. Al debutto in Serie A Nesta al Monza.

Un campionato senza Allegri, Mourinho, Sarri, Pioli lo renderà più stuzzicante dal punto di vista tecnico se l’Europeo avrà illuminato qualche schema ai debuttanti, ma anche meno incandescente mediaticamente. Difesa a tre oppure a quattro poco conta, anche se tutti i tecnici diranno che non conta il sistema, ma la sua interpretazione.

Per i tifosi altro anno di show business per quanto riguarda il colore delle maglie. Resiste solamente il Genoa a quarti rossoblù. Bianconeri, nerazzurri, rossoneri lo scorso anno passati da arancione e fucsia. Quali saranno i colori del prossimo campionato?

Il calcio moderno è uno show ad uso e consumo delle pay tv che per spendere e pagare pretendono dei ritorni commerciali legati a sponsor multinazionali. I calciatori dovranno essere fashion e molto social: importante che seguano di più la tecnica.


Genoa, raggiunta quota 10.000 abbonamenti

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