Terza puntata della rubrica “Quelli che pagano“, nella quale i tifosi del Genoa ci raccontano le loro impressioni direttamente dal ritiro di Moena:
“Mi chiamo Ferruccio Zampato e ho settant’anni – esordisce il primo tifoso rossoblù intervenuto al termine dell’allenamento – e seguo il Genoa da parecchio tempo. La prima partita che ho visto è stata un Genoa-Juventus del 1963, terminato purtroppo 0-1 con rete di Combin. Nel Genoa aveva esordito un certo Gigi Meroni, che io ho avuto la fortuna di vedere giocare dal vivo. Oggi, con i debiti paragoni, chi ricorda un po’ quel grandissimo giocatore e quel grandissimo uomo è Albert, che lo vedo molto bene. Spero anche Federico Accornero, che in certe movenze ricorda – sempre con i debiti paragoni, non voglio paragonare – questo grandissimo calciatore e uomo genoano“.
Tocca poi al secondo tifoso rossoblù: “Sono Roberto Luber. Mi sembra una squadra ben assemblata, si trovano al buio e senza problemi. Fanno dei bei movimenti. Vedo che c’è anche un bell’ambiente, tra loro scherzano. Ho visto Malinovskyi fregare la palla a Gudmundsson, forse era una vendetta per quando si sono sfidati in Nazionale che Albert aveva fatto anche gol. C’è un bell’ambiente e c’è serenità. Buone speranze per confermarsi? Sicuramente confermarsi, poi io sono fiducioso. Non siamo mai partiti con una squadra già fatta come ora. Mi ricordo l’anno della retrocessione che siamo venuti in ritiro con la Primavera con Ballardini. Un ritiro con la squadra praticamente fatta, ci sarà qualche movimento. Con il mercato è inevitabile, ma sono fiducioso“.
“Ho visto una buona intesa – conferma infine l’ultimo tifoso del Grifone intervenuto – Ci sono cose da dover registrare, ma mi sembra che ci si diverta. C’è impegno ma anche tanto divertimento. Cosa bisogna registrare? Magari ci sono piccoli passaggi che non funzionano, qualcuno leggermente fuori posizione. Poi, io non sono un tecnico e non voglio fare il classico, ma dico che vedendola c’è ancora qualcosina da fare. Forse non è ancora pronta per iniziare il campionato, qualcosina da mettere a posto c’è sempre“.
