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Genoa, Malinovskyi: “Possiamo fare meglio dello scorso anno. Io posso giocare ovunque”

Ruslan Malinovskyi, calciatore del Genoa, ha concesso un’intervista ai nostri microfoni al termine dell’allenamento che si è svolto in ritiro a Moena nella giornata di martedì: “Abbiamo una bella squadra, lo scorso anno abbiamo fatto bene. I tifosi si aspettano di più e dobbiamo preparare bene perché questo campionato sarà più difficile dello scorso. Perché? Perché tutti ci conoscono, mentre l’anno scorso siamo arrivati dalla Serie B. Ogni partita dovremo dare il massimo”.

Avete tanta qualità: tu, Messias, Gudmundsson, Vitinha, Retegui. E’ una squadra completa?

Sì. Siamo una squadra. L’anno scorso abbiamo raggiunto 49 punti come squadra. Sicuramente Albert ha fatto la differenza e ha fatto tanti goal, peccato che Junior abbia avuto qualche infortunio l’anno scorso, anche io a fine campionato. Speriamo di essere tutti in forma. La preparazione non puoi perderla, quello che facciamo adesso non possiamo farlo durante il campionato. E’ importante che tutti stiano bene“.

In Italia stai bene? 

Sì, certo. Ci sono stato cinque anni, mia figlia è nata qui. Sono contento. Un pensiero all’Ucraina? Io ho ricevuto tanto aiuto e supporto dagli italiani. Adesso ho tanti amici che sono lì, noi calciatori ucraini facciamo tante cose e aiutiamo le famiglie. Ci sono tanti tifosi ancora lì, facciamo il massimo per aiutare il nostro paese“.

Sei reduce dall’Europeo, un campionato diverso per intensità e gioco. Si sta rivedendo negli allenamenti del Genoa l’intensità nelle due fasi di gioco…

Hai detto le cose giuste. Le squadre che hanno meno qualità ma sono più squadra e sono forti fisicamente e tatticamente preparate fanno la differenza. Abbiamo visto grande intensità sull’Europeo. Nelle partite di 90′ un giocatore non fa quello che fa la squadra è un problema, non puoi vincere. Se c’è lui non puoi vincere e prendere punti. E’ importante avere un’idea in tutta la squadra, quelli che iniziano la partita e che entrano devono essere al 100% concentrati e capire cosa devono fare. Abbiamo visto come hanno giocato Austria, Slovenia e Slovacchia. Con calciatori che non giocano in grandissime squadre, ma che hanno fatto bene come squadra e messo in difficoltà le altre squadre“.

I vostri allenamenti colpiscono: che preparazione è questa?

Io non sono stato qui lo scorso anno nella preparazione perché sono arrivato ad agosto. La preparazione è molto importante, l’anno scorso ad agosto l’avevo persa. A Marsiglia non era così, era un allenatore – Marcelino – che aveva un modo più tattico e meno fisico. Per me è importante invece avere questa base, l’ho fatto anche all’Atalanta e qui. Fare questo volume di base per il campionato, perché durante quello non puoi fare questi allenamenti. E’ importante fare questo ed essere pronti al 100%, sicuramente le prime partite non arrivi al 100%. Ma questa base e la forza che fai in palestra ti danno le prime basi per arrivare in forma in campionato“.

Lo scorso anno hai giocato centrale a centrocampo, facendo il play del Genoa. Tu ti senti in quel ruolo?

Abbiamo tanti giocatori con qualità a centrocampo. Ero stato un mese e mezzo fuori, ero carico di giocare le ultime due partite, soprattutto finire l’ultima in casa. Ho giocato bene. Per me non c’è problema a giocare in mezzo, mi piace giocare basso e alto, anche trequartista. In tutte le posizioni del centrocampo sto bene. Solo all’Atalanta ho giocato più alto, il mister mi vedeva in questa posizione che è un po’ diversa. Gasperini fa tre allenamenti? In Belgio il primo anno c’era un allenatore, Peter Maes, che faceva una cosa simile. Alle 7:00 la sveglia, e alle 8:00 già sul campo. Poi dovevi fare otto chilometri, facevi colazione e andavi sul campo con il pallone. E alla sera uguale. Ho già fatto così e anche Simeone fa così“.

Ma tu hai sempre la tu arma – la gamba sinistra – scoperta? Spaventi gli avversari?

“(ride, ndr) No, no. Se lo alleno? Non tanto. Non è bene sempre tirare, perché c’è tanto stress sul muscolo. Ogni tiro carichi, con l’addominale e il quadricipite. Devi stare attento su questo. Abbiamo un giorno in cui facciamo cross e tiri, io faccio dei tiri da diversi posizioni, in movimento e da fermo“.

Come vivi il ritiro e l’affetto dei tifosi?

Il posto è bellissimo, abbiamo tutto per prepararci. Abbiamo l’albergo vicino, abbiamo la piscina, la vasca fredda, la palestra. Abbiamo tutto. Se i tifosi hanno le vacanze adesso, stare in vacanza con noi è veramente bello. E’ un piacere vederli arrivare qui e darci un sostegno, li senti che ti caricano. E’ molto bello“.

Avete tanti giovani aggregati al ritiro. Cosa ne pensi di questi ragazzi?

Io mi ricordo quando ero alla prima squadra dello Shakhtar. Devono lavorare ed essere come una spugna, devono assorbire tutte le informazioni di tutti quelli che vogliono aiutarli. Qui abbiamo un bel gruppo, tutto quello che dicono lo devono prendere per migliorarsi. Adesso hanno più libertà in allenamento, hanno tutto per crescere. Per esempio, io non ho avuto possibilità di giocare in prima squadra. Loro hanno questa possibilità dopo la Primavera di allenarsi con la prima squadra. Dobbiamo aiutarli in modo positivi, in modo che capiscano. Se sbagli queste cose, con i ragazzi giovani, puoi far loro male. Devi dare informazioni nel modo giusto, in modo che le prendano e traducano sul campo. Non solo da ragazzi come Badelj, Bani, Messias, ma anche dal mister. E’ quella la strada per loro. Poi nel calcio non sai cosa succede domani, dobbiamo aiutarli però“.

Qual è l’idea di Gilardino? E quanto è importante averlo ancora dopo la scorsa stagione?

Possiamo fare ancora meglio, soprattutto rispetto alle partite iniziali dello scorso anno, dove abbiamo preso tanti gol negli ultimi dieci e cinque minuti. Ci sono le cose che abbiamo fatto bene che dobbiamo metterle sul campo, ma possiamo migliorare e fare ancora meglio. A me non piace parlare a lungo o breve termine, prepariamo prima le amichevoli che sono importanti per la fiducia. Poi c’è la Coppa Italia che è ad agosto all’inizio a Genova, che sarà caldo e ci servirà un bel risultato prima di partire contro l’Inter. Giocheremo con i Campioni d’Italia. Chi ben comincia… L’anno scorso non è andata così, abbiamo perso contro la Fiorentina è andata meglio. Ma iniziare il campionato è molto importante“.


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