Johannes Spors, Group Sporting Director del 777 Football Group, tra le figure di rilievo assieme a Don Dransfield nell’organigramma del gruppo calcistico, è intervenuto questa sera ai microfoni di Sky Sport e ha fatto il punto su varie situazioni in casa Genoa. E non solo.
“Prima di tutto, mi piace molto questo ruolo – risponde Spors riferendosi al ruolo di vertice che gli è stato ritagliato all’interno del 777 Football Group – Ho lavorato in molti club e non solo in diverse nazioni, ma addirittura in diversi continenti. È un ruolo molto eccitante il mio, mi dà molta esperienza. Ho conosciuto molte persone in club molto importanti. Questa strategia permette di fare molti confronti, a capire come crescono squadre come il Genoa. Far crescere queste strutture è molto differente se sei in Brasile, in Italia, in Francia, ma alla fine è calcio ovunque. Il Genoa ha fatto una grande stagione, ma anche il Vasco da Gama in Brasile. Sono molto contento di questo ruolo”. A questa domanda introduttiva, seguono diverse domande specifiche sul Genoa e sui giocatori da lui stesso scoperti e portati in rossoblù. In particolare ci si focalizza su Gudmundsson e Frendrup.
“Se il Genoa dovrà vendere ancora dopo Martinez in questa estate? Siamo nel mezzo del calciomercato, onestamente per la crescita del Genoa e per quello che ho detto è per noi importante mantenere i giocatori per farli crescere. Abbiamo venduto Dragusin, è stata un’ottima cessione. Anche Martinez all’Inter. Cosa posso dire è che sappiamo il valore di Gudmundsson o Frendrup, sono due giocatori molto diversi ma molto importanti in campo e nello spogliatoio. Noi non dobbiamo aprire per forza la porta, ma la apriamo e parliamo. So che sia che Frendrup che Gudmundsson hanno interessi da parte dei club, noi sappiamo il loro valore: non dobbiamo vendere per forza, ma sappiamo il valore del club e di questi giocatori”. L’occasione è quella giusta per confermare anche dell’imminente addio di Hefti, che andrà all’Amburgo: “Sì, ma siamo ancora in trattativa”.
Il Group Sporting Director del 777 Football Group torna anche sulla scelta di Gollini per la porta del Genoa: “Perché questa scelta? In generale, quando facciamo un accordo con un giocatore è importante che Ottolini faccia parte del processo di scelta assieme agli scout. Anch’io intervengo, cerchiamo di capire quali possano essere le opzioni. Come detto, è tutto frutto di discussioni e confronti per capire quale sia la soluzione migliore in rapporto a budget e aspettative. Anche Blazquez, CEO del Genoa, e mister Gilardino fanno parte di questo percorso decisionale. Sono molto contento di questa decisione, abbiamo anche Leali, un portiere importante come Gollini e uno giovane come Stolz”.
Si insiste sul tema Gudmundsson, che viene addirittura definito come un esterno d’attacco: “Penso che sia sempre un complimento se un giocatore della tua squadra sia richiesto, fa capire che cerchiamo giocatori giovani e con molto talento e Gudmundsson è un buon esempio di come facciamo crescere i giocatori al Genoa. Come ho detto, per noi è un complimento. Non ho paura che ci vengano a chiedere un giocatore così. Un giocatore che è cresciuto più di quanto pensassi? Frendrup, Gudmundsson, Martinez o Dragusin sono sicuramente esempi importanti. Per me, onestamente, è però molto più importante che creiamo un ambiente dove i giocatori possano crescere: è più importante che cresca questo ambiente rispetto ad un singolo giocatore. Dobbiamo fare in modo che ogni club abbia una politica sostenibile, una continuità. È una crescita certamente lunga, ma è più importante di un singolo calciatore”.
Si parla anche dei 28.093 abbonamenti, record del Genoa nella sua storia: “Ecco, questo è un esempio di quanto sia stata importante la crescita di questo club. Oggi sono a Milano, sarò presto a Genova, dove le persone sono fantastiche. A Genova era un po’ diverso l’atteggiamento quando ho iniziato lì, adesso vedere questa atmosfera allo stadio è fantastico”.
Sul miglioramento dei conti nei club e sulla ricerca di talenti: “Penso che sia importante per ogni club del mondo lavorare in tal senso, tenendo sotto controllo il bilancio. Non ci sono molti club nel mondo che non devono prestare attenzione a questa cosa. Sfortunatamente il Genoa non è tra questi” chiosa sorridendo il Group Sporting Director Spors. Che passa poi a parlare anche del lavoro di gruppo al Genoa, in stretto coordinamento con il DS Ottolini e con gli altri dirigenti, dal CEO Blazquez al Presidente Zangrillo. “Non c’è una giornata normale a Genova – risponde sorridendo Spors – ma posso dire che una sinergia così è possibile perché abbiamo persone importanti come Ottolini. Non è importante essere presenti, tutti i giorni abbiamo contatti e ci confrontiamo sulle idee. C’è molto rispetto, questa è la chiave per continuare a crescere così“.
Alcuni passaggi anche su altri calciatori che sono arrivati – o presto arriveranno – in Serie A. Un’occasione per fare capire un’altra volta come Spors conosca molti giocatori da ben prima che facciano la loro comparsa in grandi palcoscenici. Dovbyk su tutti, diretto alla Roma. “Penso che sia un grande colpo per la Serie A, ha fatto un’ottima stagione – spiega Spors riferendosi all’ultimo anno al Girone del calciatore ucraino – Me lo ricordo quando era molto giovane in Danimarca, è cresciuto passo dopo passo e sono sicuro che farà un ottimo campionato“.
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