Al termine della sfida pareggiata dal Genoa contro l’Inter, partita d’esordio del campionato di Serie A, mister Gilardino è intervenuto in conferenza stampa.

Quali sono le notizie migliori che vi portate via questa sera?

“Siamo felici per come è andata la partita nel finale perché i ragazzi si meritavano questo tipo di risultato per quanto dato in campo. Prima della gara parlavo con loro di DNA, identità, e hanno risposto alla grande per atteggiamento. Abbiamo lavorato molto bene in fase difensiva, tenendo reparti stretti tra difesa, centrocampo e attacco. Incontravamo una squadra con un tasso qualitativo veramente molto, ma molto alto e sapevamo di poter soffrire, ma all’interno della sofferenza ci siamo fatti trovare pronti, battagliando, lavorando e creando i presupposti quando ce n’è stata la possibilità. Ci siamo stati e sono contento di quanto hanno dato i ragazzi stasera. Ci portiamo a casa questo punto”.

Dove può arrivare questo Genoa?

“Quando facciamo partite con questo tipo di atteggiamento, concretezza e  determinazione, mi fa sicuramente pensare positivo. Sul mercato è andato via Retegui ed è arrivato Pinamonti e per me si inserisce nel modo perfetto nelle caratteristiche di cui la squadra ha bisogno. Andando via Gudmundsson – difficile da trovarne con le sue caratteristiche – sia io che la società siamo vigili per trovare un giocatore che leghi centrocampo e attacco. Si stanno facendo valutazioni in questa direzione. C’è la necessità comunque, con tanti giovani in panchina, di definire la rosa con qualche innesto”.

Come hai dormito stanotte per blindare la tua squadra dalle tante chiacchiere, preoccupazioni, critiche arrivate dalla cessione di Retegui e Gudmundsson?

“Credo che la squadra abbia risposto in modo incredibile per agonismo, personalità coraggio messi in campo stasera. A dimostrazione che i ragazzi sono dentro al cento per cento e che i singoli fanno la differenza, ma la squadra conta più di tutto. Stasera è stata prova di grande disponibilità e voglia di mettersi a disposizione del compagno”. 

Vitinha può essere il sostituto di Gudmundsson?

“Vitinha ha caratteristiche completamente diverse da Gudmundsson, è più seconda punta pura che non un trequarti a tutto campo come Albert. Oggi abbiamo lui, Pinamonti, Ekuban che dovrebbe rientrare in settimana e Messias, che stasera ha fatto una grande partita da attaccante e può ricoprire più ruoli. Sicuramente cerchiamo un giocatore con altre caratteristiche”. 

Sul possibile interesse per Arnautovic e Correa: “Sono due giocatori con caratteristiche importanti, due giocatori forti, ma in questo momento come attaccante centrale abbiamo preso Pinamonti. Stiamo guardando in altra direzione, per un giocatore con altre caratteristiche. Correa ha più qualità e caratteristiche simili a Gudmundsson”. 

Oggi dopo i due gol sia Vogliacco che Messias hanno indicato la maglia e lo scudetto del Genoa. L’idea che ci portiamo dietro dopo stasera è che chi è rimasto qui ha un forte attaccamento a questo progetto…

“Assolutamente sì. Sono tutti dentro, chi è partito dall’inizio o è subentrato o sta giocando meno. Hanno tanto desiderio di dimostrare e dobbiamo portarcelo dietro tutta la stagione, è una cosa speciale. Dobbiamo avere forte attaccamento al compagno, alla maglia, al nostro popolo che anche stasera è stato incredibile. Qualcosa di unico, a supportarci anche quando eravamo in svantaggio”. 

Sulla partita di De Winter: “Koni è adattato sul centrosinistra, ma può ricoprirlo come ruolo. Tutto il reparto difensivo ha fatto molto bene, ha lavorato, spezzato su Mhkitaryan e Barella e lavorato bene negli ultimi trenta metri sulle palle laterali. Anche in mezzo al campo sia Frendrup sia Badelj sia Malinovskyi hanno creato densità e lavorato in fase difensiva. Nel primo per una decina di minuti abbiamo tenuto il pallone facendolo giocare bene. Ricordiamo sempre che abbiamo giocato con una squadra davvero forte, quindi complimenti ai nostri ragazzi”.

Oggi primo gol di Vogliacco, su sviluppi di quei calci piazzati che avevi detto dovessero diventare un’altra occasione per trovare la via del gol…

“Sono contento per Alessandro e per tutta la squadra, oltre che per l’interpretazione sui piazzati e non solo sul gioco aperto. È merito del lavoro quotidiano e settimanale nelle preparazioni che andiamo a fare contro le squadre avversarie”. 

In queste ultime giornate, col mercato di mezzo, quant’è difficile tenere unito il gruppo?

“Saremmo tutti più felici se il mercato finisse prima della prima partita di campionato. Credo tutti gli allenatori…Non è una difficoltà, ma un’abitudine da anni. Sono lavoro quotidiano e in settimana che ci danno questo senso di apparenza, dalla squadra recepito in maniera perfetta, come si è visto stasera”. 

Nel primo tempo avete forse lanciato un po’ troppo il pallone lungo…

“Vero, nel primo tempo abbiamo lanciato troppo centrale favorendo sicuramente Acerbi, Bisseck e Bastoni sulle palle alte. Abbiamo cambiato qualcosina a fine primo tempo e nel secondo. Abbiamo davanti giocatori che riescono a tenere bene la palla e ritagliarsi spazio tra le linee. Grazie per i complimenti, merito soprattutto di squadra e ragazzi, del nostro popolo che ci segue sempre dentro e fuori”. 


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