Nella classifica dopo tre giornate di campionato nessuna squadra a punteggio pieno: quattro a 7 punti, dieci in tre punti. Una situazione che è figlia delle gare giocate con il calciomercato in corsa. A sette punti ci sono Udinese con il nuovo allenatore arrivato dall’estero e il Torino figlio della grinta del nuovo tecnico Vanoli. Chiudono la classifica il Como e il Venezia con un punto, Milan e Bologna con due.
Tutti gli allenatori si sono ribellati per il calciomercato in gioco durante le giornate di campionato. Tocca a Ulivieri e all’Associazione Allenatori portare avanti la richiesta di un cambiamento. Assurdo giocare sei ore prima che finisca la Samarcanda estiva.
La sosta porterà pochi vantaggi per chi dovrà assemblare nuove rose, gli impegni delle nazionali porteranno via tanti calciatori. Per le squadre che cominciano a giocare i gironi di Champions, Europa League e Conference già a settembre non sarà facile.
Inter-Atalanta 4 a 0. Inzaghi lancia il Biscione e Gasperini incassa uno dei risultati più pesanti della sua carriera in Serie A. Inter sicura di sé e in completo dominio sul campo in ogni zolla. La Dea ha provato a reagire e difficilmente una squadra del Gasp ha preso gol da rimesse laterali. Problemi in fase difensiva per gli orobici, ma viste le assenze migliorerà.
Venezia-Torino 0 a 1. Beffati i lagunari con un gol nei minuti finali di gara del debuttante Coco. Corre il Toro alla seconda vittoria su tre gare ma è anche salvato dalle parate di Milinkovic-Savic. Secondo KO per Di Francesco che non sa darsi pace per aver perso un calciatore uscito due ore prima dell’inizio della gara.
Bologna-Empoli 1 a 1. I felsinei di Thiago Motta per adesso sono assenti. Bologna fischiato e Italiano deve trovare e cambiare passo in vista non solo del girone di Champions. L’Empoli pareggia un’altra gara e si porta a cinque punti in classifica, poco preventivati senza la vittoria in casa della Roma.
Lecce-Cagliari 1 a 0. Primi tre punti per i salentini grazie al portiere Falcone che ha parato il possibile e l’impossibile. Neanche dopo il rosso a Dorgu, consigliato dal VAR per un pestone, il Cagliari è riuscito ad andare in gol sbagliando reti da dentro l’area di porta e colpendo due traverse. Per Nicola continua il problema dello scorso anno pur buttando nella mischia Lapadula (con la valigia del trasferimento in mano 18 ore prima) e Pavoletti.
Napoli-Parma 2 a 1. Al fotofinish Conte ribalta il Parma dopo aver dovuto mettere in porta un terzino. Il Parma ha messo sotto il Ciuccio fino all’uscita fuori area da kamikaze di Sukuki, colpendo pali e traverse. Conte vince prima di Lukaku, dovrà ringraziare San Gennaro e capire perché i ducali lo hanno preso a pallonate. Pecchia dovrà essere più oculato nelle sostituzioni: si gioca fino al 100′ di gioco, non può giocarsele tutte già al 70esimo.
Lazio-Milan 2 a 2. Chi ha più problemi tra i due allenatori, Baroni o Fonseca? Entrambi lo hanno nella fase difensiva. Diavolo in balia della Lazio: bucato due volte Maignan, in quattro minuti di gioco dal 61’ al 65’ dopo aver controllato la gara grazie al vantaggio iniziale. Per pareggiare la formazione rossonera ha dovuto ricorrere agli epurati Theo Hernandez e Leao che appena entrato ha bruciato il portiere laziale. In occasione del cooling break i due calciatori si sono rinfrescati in altra parte del campo non ascoltando i consigli di Fonseca. In questi giorni potrebbe perdere la panchina. Il popolo rossonero mugugna con Ibra: più facile fare gol che fare il dirigente.
Juventus-Roma 0 a 0. La ricerca della gioventù di belle speranze da parte di Thiago Motta non ha avuto lo scatto e il guizzo per battere la Lupa di Daniele De Rossi. Thiago avrebbe voluto capire, dopo le due gare vinte facilmente, se la sua rivoluzione e rimozione di giocatori fosse stata una scelta azzeccata. L’esame tosto contro la Roma ha fatto intendere che la Signorina che vuole in campo il Mister sta bene, ma per viaggiare ai piani alti della classifica dovrà crescere. De Rossi è alle prese con alcuni calciatori fuori condizione e il dilemma di far giocare Soulé, Pellegrini e Dybala tutti insieme. L’argentino è partito dalla panchina. Anche De Rossi lancia altro ventenne sulla corsia laterale, Pisilli, già messo in campo da Mourinho la scorsa stagione.
Fiorentina-Monza 2 a 2. È viola di paura la squadra di Palladino, sotto nel primo tempo non solo per i gol, ma per il gioco del Monza. Gosens l’ultimo arrivato ha salvato Palladino e la sua panchina sul gong finale. Maldini Jr poteva mettere in crisi l’allenatore che lo aveva lanciato l’anno precedente se avesse realizzato la doppietta. Palladino nelle gare giocate non è riuscito a dare una identità e anche con i magiari in Conference League è stato salvato da De Gea tra i pali, che ha parato anche il rigore decisivo. Con il Monza di Nesta a salvarlo è stato il tedesco. Padron Comisso è agitato dopo aver dato undici nuovi calciatori a Palladino, che spera di aver Albert dopo la sosta. Difficile tuttavia che un solo calciatore possa da solo intonare una nuova musica con tutto lo spartito che stona.
Udinese-Como 1 a 0. I lariani costruiscono gioco, ma difficilmente riescono a capitalizzare la mole di occasioni sbagliando anche un calcio di rigore. Nella gara dei due Mister stranieri del campionato quello friulano vola in testa alla classifica, quello lariano rimane in fondo. La legge del calcio si è vista in Friuli: dopo tanti gol sbagliati dagli uomini di Fabregas, alla prima occasione quelli di Runjaic hanno fatto gol.
Genoa-Verona 0 a 2. Genoa KO dopo aver dominato la partita per 55’ minuti di gioco. Tutto è nato da una disattenzione di Gollini che ha permesso agli scaligeri di fare gol. Nessuno dentro il Tempio sempre stracolmo e ribollente si aspettava che il Genoa tirasse il freno a mano dopo la rete subita, dopo aver affrontato il Verona con lo spirito giusto nel primo tempo, lo spirito delle altre due gare giocate. Che i giocatori utilizzati ad inizio gara e quelli subentrati abbiano perso i principi rodati del calcio di Gilardino nei secondi 45′ di gioco è un aspetto da risolvere alla svelta.
Sotto di due gol il Vecchio Balordo ha accusato il colpo e non è riuscito a riorganizzarsi. Non è stato un show di gioco dei veronesi, ma dell’arbitro Ayroldi che ha permesso di utilizzare nella prima parte di gara il gioco duro. È stato uno show di Sean Sogliano, il quale con altra squadra di “sconosciuti” ha vinto due gare su tre. Solamente Belahyane, il franco-marocchino arrivato dal Nizza lo scorso gennaio per 500mila euro, a vent’anni creerà plusvalenza. Per adesso ha dominato nel cuore del gioco. Uscendo dal Ferraris tanta amarezza, conoscendo poco i calciatori dell’Hellas, stupiti che dal database, dalle risorse informatiche di Spors e dalle relazioni dello scouting di Ottolini non sia uscito un calciatore alla Frendrup quando è arrivato, un calciatore in grado di rinforzare la rosa genoana nei punti di cui ne aveva bisogno imponendo uno scarso impegno economico anche per gli americani…