Dal padiglione SX_02 del Salone Nautico di Genova, che ha aperto i battenti proprio oggi e dove si troverà uno stand rossoblù per tutta la durata della kermesse, si sono presentati tre giocatori rossoblù e tantissimi tifosi del Grifone, chiamati a raccolta dal club. A prendere la parola è stato Pierluigi Gollini, che è tornato sui temi di attualità della squadra.

Dopo il pareggio con la Roma, adesso c’è il Venezia…

“I punti sono punti contro tutte le squadre. Contro la Juve, contro il Venezia, contro la Roma. Il nostro obiettivo è scendere sempre in campo e dare il meglio. A Venezia sappiamo di poter ambire ad un risultato importante, passando tramite la prestazione. Ci siamo allenati bene, siamo fiduciosi e stiamo lavorando tanto. Poi ci saranno altre due partite molto impegnative”. 

Una molto sentita, il derby…

“Sì, per noi e per i nostri tifosi rappresenta tantissimo. Sappiamo l’importanza di questa partita. È di Coppa Italia e ci teniamo ad andare avanti, al di là che sia un derby. Bisogna essere ambiziosi e quando si ha ambizione bisogna giocare sempre per andare avanti. Il derby, poi, è una motivazione in più. C’è grande attesa e sappiamo quanto ci tengano i nostri tifosi. Sappiamo che tipo di partita sarà”. 

Venezia arriva dopo la gara con la Roma

“Quest’anno abbiamo fatto grandi tempi di partita, ma ci è mancato magari fare 90′ di alta qualità. In qualche partita abbiamo giocato ottimi primi tempi, in qualche altra partita abbiamo giocato ottimi secondi tempi. Secondo me quello che ci può far fare la differenza è tenere un livello di gioco elevato e alto per tutta la durata della partita”.

Un tuo bilancio personale di queste prime 4/5 partite dopo aver giocatore relativamente poco nei tre anni precedenti?

“Sono molto felice, mi trovo molto bene a Genova e in questa società. Sono tranquillo e mi sto divertendo molto, allenandomi molto bene come tutti i miei compagni. È bello scendere in campo la domenica al Ferraris, con tutta quella gente dietro che ci spinge. Sono in una situazione nella quale mi trovo molto bene”. 

Il mister lavora molto sulla mentalità, che fa la differenza…

“La mentalità fa la differenza e qui c’è un gruppo di ragazzi molto coeso e unito. Ho trovato un gruppo molto unito. Ci sono margini di miglioramento dal punto di vista tecnico e tattico proprio perché c’è un gruppo forte. Siamo una squadra coi propri limiti, ma siamo squadra. È la cosa principale. Avendo questa come qualità di base, penso si possa lavorare tanto anche su altri aspetti”.

Il 24 settembre 2014 è stato il tuo esordio in Serie A…

“Quella data è stata quella dell’esordio in Serie A e saranno dieci anni quest’anno. Ho fatta tanta strada, tante partite, tante esperienze. Essere qua a dieci anni da quell’esordio, proprio in una gara col Genoa, è magari un segno del destino. Sono molto felice di essere qua e di vivere questa esperienza, giocando con questi ragazzi. Restare qui a lungo? Mi piacerebbe davvero. Qui ci sono tante cose belle, ho trovato un ambiente sicuramente bello, persone brave e di alto livello, dal mister allo staff ai preparatori. Si fa calcio in una bella maniera e ad un ottimo livello: mi trovo bene, mi piacerebbe restare qui per anni. Ovviamente sono cose che non dipendono solo da me, però mi trovo molto bene. Sono felice, perché no?”. 

Sembri il portiere adatto per questa piazza. Esulti ad ogni parata, sei molto sanguigno per questa piazza. L’hai percepito?

“Magari esultare ad ogni parata è un po’ troppo (sorride, ndr), però di sicuro mi piace sentire il calore della gente. Sono un giocatore carismatico, mi piace sentire la partita e ci metto sempre molta grinta. È semplicemente il mio modo di essere, il mio carattere. Ci sono piazze in cui questa caratteristica viene più apprezzata e nel Genoa è così. Ne sono molto felice. Quando vado in campo sono me stesso e se i tifosi si riconoscono in qualche mio atteggiamento mi fa solo che piacere. In questa piazza c’è tanto tifo e un tifo che si sente, e ai giocatori la cosa principale che viene richiesta è di dare tutto per la maglia. Cose che ad un calciatore non dovrebbero mai mancare“.  


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