Al termine del derby disputato questa sera valido per i sedicesimi di finale di Coppa Italia, Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha preso parola dalla sala stampa dello stadio Luigi Ferraris. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

Cosa sta succedendo a questa squadra?

“C’è amarezza, grande  dispiacere, l’ho percepito anche nel viso dei miei ragazzi poco fa. Siamo stati in partita fino alla fine, abbiamo disputato una gara sporca, sui duelli. Potevamo e dovevamo avere più lucidità in alcuni episodi, gestire la palla diversamene. Prendiamo gol troppo facilmente, dobbiamo migliorare per poter portare a casa determinate partite.

Da quando sono qui è il primo momento di difficoltà della mia gestione, ne sono cosciente. C’è da voltare pagina e tornare ad avere positività perché tra tre giorni rigiochiamo. Perdere il derby così fa male, tanto male, c’è un dispiacere enorme. Dobbiamo maturare velocemente. Non posso recriminare ai ragazzi di non aver battagliato, di non aver giocato sui duelli, nell’uno contro uno. In questo momento quello che abbiamo nell’animo, dentro, è questo. Ci sono stati errori, come a Venezia e con l’Hellas Verona”.

C’è bisogno che la società ora intervenga senza attendere il mercato di gennaio? Ci sono degli svincolati…

“Sì, ma bisogna stare molto attenti in questo tipo di valutazioni. Se gli svincolati sono rimasti a casa ci sarà un motivo, andare a trovare gli uomini giusti ora… Forse bisognava pensarci prima, questa è la verità. Erano cose prevedibili, ora prendere per prendere non ha senso. Se dobbiamo fare delle valutazioni le faremo. Bisogna dare fiducia, stare vicino a questi ragazzi per quello che hanno dato in questi mesi e anni. L’unico modo è il lavoro, che ci ha sempre contraddistinto”.

Su Miretti:

“Miretti si allena con noi da una settimana, ha fatto una rieducazione a parte con il preparatore; era prevedibile potesse giocare una mezz’ora, anche andare in fatica. Avevo giocatori in campo che hanno corso tantissimo, quindi ho dovuto fare il cambio. Miretti è bravo a finire passaggi gol, dovrà essere più incisivo in zona gol”.

Come sta Sabelli?

“Ha avuto un affaticamento, lo valuteremo domani. Giocare fra tre giorni diventa impegnativo adesso; bisogna buttare giù il boccone amaro, da portare dentro amarezza e incazzatura ma bisogna avere una reazione. Ora si tratta di un aspetto mentale: come ho detto prima, i ragazzi stasera hanno fatto la partita. Penso a uno, Thorsby, che è andato a battagliare su tutti i palloni. Bisogna lavorare e presentarci sabato per fare anche noi la nostra parte”.

Sui pochi calci d’angolo battuti oggi: 

“Bisogna dare merito alla Sampdoria, squadra fisica e costruita bene. Oggi non abbiamo battuto tanti piazzati, bisogna migliorare sotto tutti i punti di vista”.

Sulla scelta di giocare con una sola punta:

“Vitinha e Pinamonti hanno giocato quasi tutta la partita, ma il primo non ce la faceva più e ho fatto entrare Ankeye. Le scelte erano limitate, nei blocchi delle sostituzioni ho dovuto pensare a tutto”.

Questa sconfitta rappresenta un’ulteriore botta mentale per i suoi ragazzi?

“Avevo preventivano tutto questo a inizio stagione. La squadra è stata cambiata notevolmente, nel cambiamento ci possono essere questi momenti di difficoltà che dobbiamo trasformare. Devo e dovrò essere bravo io nel trasmettere le giuste sensazioni ai ragazzi, a livello mentale, e i giusti concetti tecnico-tattici alla squadra”.

Su i subentrati:

“Maturro fa partite durante la settimana, lavora, era giusto dargli minutaggio. Ankeye è rientrato da diverso tempo, era giusto dargli un’opportunità. Si tratta di giocatori molto giovani, che vanno aspettati”.

In questi mesi ti abbiamo visto sempre sereno, adesso sei un po’ più preoccupato oppure sono situazioni che ti attendevi?

“Sono situazioni che devono essere risolvibili attraverso il lavoro della squadra, l’impegno e l’entusiasmo. Dobbiamo ribaltare questa situazione perché questo tipo di campionato a oggi ci fa stare lì dove siamo ora, magari sarà così per parecchio tempo. Il lavoro, il miglioramento, l’inserimento dei giocatori che hanno giocato poco ci potrà portare a una crescita sia individuale sia collettiva”.


Coppa Italia | Genoa-Sampdoria 5-6 (d.c.r.), ai calci di rigore passano i blucerchiati