Il difensore del Genoa fresco di esordio in Serie A, il classe 2008 Honest Ahanor, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita di campionato contro la Juventus, vinta 0-3 dalla formazione di Thiago Motta. “Esordire a sedici anni in Serie A è un’emozione unica, specialmente se lo fai con la maglia per cui tifi da quando sei bambino. Nonostante l’esordio, c’è il rammarico della sconfitta della squadra. Come l’ho vissuta dal campo? Pensavo solo a divertirmi ed essere in funzione della squadra. All’inizio sì, magari avevo un po’ di ansia, però poi durante la partita, man mano che passavano i minuti, diminuiva. Durante la rifinitura il mister mi ha messo nella formazione titolare, ci sono stati un po’ di alti e bassi a livello di emozione, ma grazie al gruppo sono riuscito a tranquillizzarmi. Una dedica speciale per questo esordio? Alla mia famiglia, mamma, papà, le persone che mi sono sempre state accanto”.
Sei il primo titolare classe 2008 ad esordire con la maglia del Genoa tra i professionisti. Sei nella storia del Genoa. Cosa rappresenta?
“Esordire a quest’età per la squadra che tifo fin da bambino sono emozioni forti, che ricorderò per tutta la mia vita”.
Ce la racconti un po’ la tua storia, anche per chi non ti conosceva…
“La mia storia inizia nella parrocchia dove vivevo coi miei genitori. Poi, grazie ad un mister cui tenevo tantissimo, sono riuscito a far parte di questa grande società. Oggi ho avuto questa opportunità di realizzare il mio sogno”.
Da oggi sei nel calcio dei grandi e quindi ti chiedo: hai vissuto appieno tutta quest’ultima settimana burrascosa per il Genoa. Come vedi la squadra?
“Nonostante vittorie e sconfitte, siamo sempre con la testa alta, consapevoli dei nostri potenziali. Ogni partita lotteremo per portare casa i tre punti. Cosa c’è di vero o di falso in questo risultato secondo me? Abbiamo affrontato una squadra con qualità e giocatori forti e siamo entrati consapevoli di cosa potessimo fare. Ce l’abbiamo messa tutta, il risultato è andata com’è andata”.