Ieri mattina il suo Genoa Primavera ha trovato il pareggio sul campo della Lazio, ma alla sera sono arrivate emozioni ancora più forti per l’esordio di Honest Ahanor. Jacopo Sbravati, tecnico rossoblù della Primavera, ha commentato ai nostri microfoni sia la gara con la Lazio (clicca QUI per ripercorrere la cronaca) sia l’esordio di Ahanor tra i professionisti poco più che sedicenne.

Ci tengo a ringraziare i ragazzi per quanto messo sul campo e per la prestazione contro una squadra molto forte, esperta e con grandi ambizioni – spiega Sbravati – Il primo tempo è stato fatto bene tecnicamente e tatticamente. Nella ripresa la Lazio è cresciuta, aiutata dal gol trovato dopo pochi minuti ma anche perché ha giocatori forti ed esperti. In alcuni duelli abbiamo faticato e purtroppo abbiamo avuto quasi tre giorni in meno di riposo rispetto a loro dall’ultimo impegno, questo nel finale si è un po’ evidenziato“.

Siamo un po’ in emergenza per via di alcuni sfortunati infortuni da trauma, ma stringiamo i denti e da queste situazioni nascono opportunità per molti giocatori della rosa anche più giovani. Oggi (ieri, ndr) finire la partita con quattro giocatori in campo classe 2007 contro una squadra che invece schierava nove classe 2005 e un 2004 è motivo di grande orgoglio per noi e per la nostra società. Il campionato è molto difficile e oggi è un punto importante. Però la squadra ha dimostrato di avere una buona identità e di giocarsela alla pari con tutte le nostre avversarie, questo ci deve dare forza e consapevolezza per il futuro“.

E sull’esordio di Honest Ahanor, che quest’anno ha giocato un paio di gare con la Primavera, con la quale aveva già esordito l’anno scorso ancora quindicenne: “Eravamo sull’aereo quando abbiamo appreso della notizia che avrebbe giocato dal primo minuto ed eravamo tutti emozionati, felici ed orgogliosi per lui, come credo tutti i dirigenti e tecnici del settore giovanile che hanno accompagnato Honest nel suo percorso. Questa è la nostra missione, di chi predica nei settori giovanili: seminare il più possibile nei cantieri (i nostri ragazzi), cercando di alimentare, perfezionare e crescere i loro talenti, le loro eccellenze e i loro sogni. Oggi Ahanor, poche settimane fa Ekhator: come per molti altri ragazzi altri negli anni precedenti è gioia e felicità per tutti coloro che hanno provato a contribuire con una parola o con un gesto al coronamento del loro sogno“. L’esordio di Honest, tra l’altro, è avvenuto anche sotto gli occhi di Michele Sbravati, che ieri era presente al fianco di Giuntoli allo stadio “Ferraris”.


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