Dopo la disastrosa sconfitta di questa sera contro l’Atalanta, Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, ha parlato ai microfoni di DAZN: “Giocare contro questa Atalanta per noi in questo momento è molto difficile, basta anche pensare alla partita che hanno fatto in Champions tre giorni fa. Nel primo tempo abbiamo tenuto abbastanza bene con delle imperfezioni, ma dal secondo gol in poi l’Atalanta ci ha sovrastato tecnicamente e fisicamente. Credo sia questa l’analisi. Quello che non deve succedere e non è concepibile è la resa, pur sapendo di giocare contro una squadra fortissima e che ha grandi qualità. E pur sapendo che siamo in un momento complicato, di difficoltà a livello di organico. Però la resa non è concepibile”.

Al netto di tutte le assenze che hai, cosa pensi di fare per la produzione offensiva?

La coefficienza offensiva la si alza con la qualità. Messias, Badelj, Ekuban con caratteristiche diverse alzano la qualità offensiva di questa squadra. C’è la volontà di fare meglio davanti, sia per Pinamonti che per Vitinha. Non è detto che in queste due settimane dopo la sosta si provino altri tipi di situazioni, c’è possibilità e tempo per provare e cercare di metterli nelle condizioni migliori per calciare in porta e arrivare negli ultimi venticinque metri per determinare“.

Hai in testa l’idea di provare qualcosa di diverso?

Oggi avevamo una formazione abbastanza obbligata, sapevamo che l’Atalanta ti porta sempre sei o sette calciatori nell’ultima linea. Ti crea superiorità numerica lateralmente e non era la partita adatta per stravolgere o cambiare. In queste due settimane avremo modo di lavorare, purtroppo tanti calciatori andranno via in nazionale però con chi rimarrà ci sarà modo di cambiare qualcosina. Con la speranza, naturalmente, che al rientro alla sosta avremo di nuovo i giocatori che sono fuori“.

È naturale che ci sia amarezza e dispiacere di questo momentoprosegue Gilardinoche probabilmente a livello mentale è stato inaspettato rispetto alla scorsa stagione. È evidente che siamo cambiati tanto. Oggi giocatori di qualità e responsabilità ci mancavano. Quando vai sotto 2-0 diventi fragile. Non può essere un’alibi perché la resa non deve esserci mai in nessun modo, anche se si gioca contro una squadra fortissima come l’Atalanta. Poi il terzo, il quarto e il quinto gol nascono da imprecisioni nei dettagli, tante situazioni fatte non bene. Sotto questo punto di vista bisogna lavorare ancor di più con concretezza ed attenzione, curando i dettagli necessari“.


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