Nuovo capitolo nella vicenda legata allo stadio Luigi Ferraris e al percorso che prevedrebbe di portare alla vendita dell’impianto alla “neonata” Genova Stadium Srl. Il Genoa, che già ad aprile aveva aperto da solo la newco in attesa che vi entrasse successivamente la società Sampdoria e che aveva interamente finanziato il progetto di riammodernamento dell’impianto (oltre 150mila euro, ndr), ha oggi presentato una proposta in solitaria per l’acquisto dell’impianto.

Nei giorni scorsi vi era stato un fitto scambio di PEC tra le due società, col Genoa che aveva risposto in modo perentorio e stupito alla richiesta della società blucerchiata di condizionare la sottoscrizione della proposta da inviare al Sindaco ad un versamento di 10 milioni entro il prossimo 30 novembre (5 per ciascun club). Un versamento che è stato considerato non previsto dal term sheet, ossia un documento che, seppur non vincolante, conferma l’intenzione di due o più parti a procedere con un negoziato e un percorso di investimenti.

Così il Genoa, dopo aver ribadito il proprio impegno sugli investimenti per la realizzazione del progetto approvati dal CdA della neo-costituita Genova Stadium Srl a metà ottobre scorso, ha oggi presentato in autonomia un’offerta al Comune di Genova visto che il 15 ottobre era stato indicato dall’Amministrazione comunale come il termine per inviarla e tenere aperte le porte alla possibile candidatura del Ferraris per l’Europeo 2032, lasciando in ogni caso le porte aperte alla società blucerchiata.

Cosa succederà, ad oggi è difficile prevederlo, ma il club rossoblù ha voluto rispettare la scadenza odierna nella presentazione dell’offerta come gesto di rispetto nei confronti della città. Seguiranno sviluppi, ma si profila una situazione di stallo e nuove discussioni. Adesso la palla passerà nelle mani del Sindaco.


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