Se sento dentro la genoanità? Sì, me la sento dentro e mi resterà sempre nel cuore. Del resto sono qua da sette anni, da quando ero piccolino e avevo dieci anni”. Così parlava Masini nel lontano 2018, subito dopo la vittoria della semifinale di andata delle finali scudetto Under 17. Ora gli anni di permanenza al Genoa sono diventati quindici per il classe 2001 spezzino.

Patrizio Masini è un ragazzo con la testa sul collo e chi lo ha scoperto, portato a Genova e visto giocare negli anni, sa che questo aspetto del suo carattere lo trasmette anche in campo, soprattutto ai compagni. Disciplinato tatticamente, mai arrendevole, sempre a tenerti il fiato sul collo, con una particolare propensione per cercare il tiro dalla distanza e provare a dire la sua su ogni pallone.

Il classe 2001 ha esordito lo scorso sabato in Serie A a completamento di un graduale percorso che lo ha visto arrivare al Genoa quando aveva appena dieci anni, lui originario del Levante ligure. Nel 2018 fa le prime comparse nel Genoa Primavera di mister Sabatini, reduce dall’ottima precedente annata con l’Under 17 di mister Chiappino.

Nella foto, Patrizio Masini alla sua prima uscita nel Genoa Primavera nell’estate 2018 (amichevole contro l’Albissola di mister Fossati, ad Arenzano, quello stesso mister Fossati che oggi allena il Genoa Women)

Era l’Under 17 di un altro giocatore che ormai ha già superato le cento presenze in Serie A, Niccolò Rovella, prossimo avversario del Genoa nella sfida del 27 ottobre all’Olimpico con la Lazio. Ma tornando a Masini, è da lì, da quel 2018, che poco a poco, lontano dai riflettori, si ritaglia lo spazio necessario per arrivare ad essere in varie occasioni il capitano della Primavera rossoblù (dopo esserlo stato dell’Under 17 l’anno prima, ndr). La prima volta in assoluto con la fascia al braccio è contro l’Atlantida Juniors, il 16 marzo 2019. “Essere capitano del Genoa è una soddisfazione fortissima. Io ho avuto la fortuna di farlo qualche volta in passato, ma in Primavera e in una competizione così importante ha un valore ancora più forte” raccontava all’epoca Masini, sempre molto a suo agio nel prendersi le proprie responsabilità anche a parole.

Nel 2020 arriverà la prima avventura in prestito, alla Sambenedettese, e il 29 novembre la prima rete tra i professionisti. Nelle Marche giocherà solamente sei mesi prima di passare al Lecco, club dove tornerà anche nella stagione 2021/2022. L’annata successiva sarà quella che lo porterà ad essere uno degli assoluti protagonisti del Novara che sfiora la promozione in Serie B, ma la sfortuna lo ferma sul più bello. A febbraio è stabilmente titolare e, inoltre, ha già segnato tre reti e fornito due assist in venticinque partite. Ma quello che sembra un banale infortunio alla coscia sinistra si traduce in una fascioctomia che richiederà ben due interventi chirurgici e ben 72 punti di sutura.

Nella foto, la prima volta di Masini con la fascia di capitano al braccio. È il 16 marzo 2019, il Genoa Primavera per la prima volta gioca nel quartier generale di Begato 9 e sfida l’Atlantida Juniors nell’edizione itinerante della Viareggio Cup

Masini ha solamente ventidue anni e non se ne parla di mollare. E infatti, la grande caparbietà e serietà che lo hanno contraddistinto in campo e fuori, accudito fin dalla scuola calcio del Genoa e dallo staff della prima squadra rossoblù che lo riaccoglie a Pegli nella parte finale della stagione 2022/2023, lo portano ad Ascoli. Siamo arrivati alla stagione scorsa, nella quale si distingue per aver ricoperto quasi tutti i ruoli del centrocampo marchigiano, dalla mezzala al trequartista passando dalla cabina di regia.

L’Ascoli retrocede contro ogni pronostico, Masini è tra i giocatori ad uscire meglio da quell’epilogo sportivo. La scorsa estate parte da Moena e dal ritiro con la prima squadra di Gilardino fino ad arrivare al 19 ottobre scorso, giorno da incorniciare: quello dell’esordio, col Genoa, in Serie A. Probabilmente sarà solo la prima di altre puntate.


Masini: “Essere capitano del Genoa un’emozione fortissima” – VIDEO