Alla vigilia della sfida tra Genoa e Fiorentina, il tecnico rossoblù Alberto Gilardino è intervenuto in conferenza stampa per avvicinarsi alla sfida di domani. “Credo che non serva più raccontarvi il momento che stiamo vivendo, lo sapete bene. Serve invece dire che i ragazzi che ho a disposizione in questo momento sono i giocatori in cui credo. Questo è fondamentale. Questa squadra nelle ultime due partite ha tenuto il campo, quindi bisogna guardare sempre i lati positivi, sia nella gara col Bologna, sia a Roma con la Lazio dove fino all’ottantesimo siamo stati in partita. Bisogna sempre tener conto del momento. In squadra ci sono tanti ragazzi, anche giovani, oltre a qualche giocatore di esperienza, tra chi è fuori e chi sarà in campo da domani. Per i tanti ragazzi giovani che non hanno molta esperienza, ma possiedono tanta roba, tante cose positive come coraggio e determinazione: questo dobbiamo portare in campo in queste partite. Questo chiedo a tutti, a voi, al popolo genoano: chiedo di starci vicino. Ne hanno bisogno i ragazzi, ne abbiamo bisogno tutti”.
Che stato d’animo ha? Come vive un momento dove perde i pezzi ogni settimana facendo poi fatica a recuperarli? Tra l’altro ora ci sono una partita ogni tre giorni…
“Normale che ci sia pensiero, ma devo focalizzarmi sui ragazzi che ho a disposizione. Dovreste vedere chi ho a disposizione in questi giorni e queste settimane, ossia tanti giovani e tanti giocatori rientrati dall’infortunio. Dovreste vedere come si allenano. Vanno al di là di ogni aspettativa per quello che stanno dando, sia in allenamento sia in partita. Chiederò a tanti giocatori di fare gli straordinari a livello di minutaggio in queste partite, questa è la verità. Come ho detto dopo la gara con la Lazio, giocare contro di noi non deve essere semplice, pur nelle difficoltà, ma deve diventare difficile per chiunque. Abbiamo grande rispetto per la Fiorentina, sappiamo che è molto forte, di grandissima qualità, che nelle ultime 4 partite ha fatto 17 gol. Hanno due squadre da mettere in campo e giocatori forti nell’uno contro uno. Da parte nostra, però, deve esserci la forza e la consapevolezza di mettere in difficoltà chiunque tramite attenzione, cura dei dettagli, agonismo e qualità dei giocatori più rappresentativi che abbiamo. Prima ho detto di Badelj: per quanto ne avrà, dovrà darci una grandissima mano. Come tanti altri, da Pinamonti a Vasquez. Sono tutti giocatori che all’interno di un contesto, assieme a Vogliacco, Sabelli, Martin, Frendrup o Thorsby, quelli con più presenze nelle loro corde, devono dare un contributo e trascinare tutti gli altri ragazzi a fare qualcosa di straordinario. Credo in loro e continuo a farlo al 110%“.
Su Balotelli: “Mario è arrivato con grandissima motivazione. Ho parlato tanto con lui. In questo momento il suo programma prevede una settimana di lavoro sia con la squadra sia con lavori fisici. Abbiamo fatto dei test e, per il momento, domani non sarà convocato. Concordato con lui. Pensiamo tra una settimana, a Parma. Pensiamo ora dopo ora, giorno dopo giorno. Balotelli è un ragazzo che va tutelato in tutto e per tutto: ho avuto modo di parlare tanto con lui e so quello che può darci. Come però ho detto nelle precedenti conferenze, non può risolvere da solo situazioni e problemi, quindi la cosa basilare e la priorità è – e sempre sarà – la squadra”.
Sulle condizioni di Norton-Cuffy e Ankeye: “Dopo la sosta Norton-Cuffy riprenderà ad allenarsi nella sosta e mi auguro possa rientrare. Ankeye ha subito una botta alla caviglia, credo anche lui tornerà dopo la sosta”.
Vista la situazione che deve gestire e che ha ben descritto, domani sarà la volta di Ekhator dal primo minuto o c’è nella sua testa la riproposizione di Thorsby vicino a Pinamonti?
“La priorità in questo momento sono i giocatori e non il modulo tattico. Trovare i giocatori e, nel trovarli, metterli in campo dando loro il vestito migliore in base alle loro caratteristiche. Questa è la priorità del momento. Sto facendo valutazioni in questa direzione e lo vedrete domani”.
Su Bani e Badelj: “Bani sta facendo un percorso per potersi riaggregare alla squadra il prima possibile, ci auguriamo che già dalla prossima settimana, per le prossime due gare con Parma e Como, si possa riaggregare con la squadra. Non so con quale minutaggio o per quanto tempo, ma mi auguro possa aggregarsi alla squadra. Badelj, invece, è il capitano: la squadra e io ci appoggiamo su di lui e sulle sue qualità. Arriva anche lui da un infortunio, naturale non abbia novanta minuti nelle gambe, ma abbiamo bisogno del suo carisma tecnico e mentale e della sua esperienza. Anche con lui sto facendo valutazioni a riguardo per la gara di domani”.
Che Fiorentina si aspetta? Che partita state preparando?
“Incontriamo una squadra tra le più in forma del campionato. Lo dicono i numeri. Hanno giocatori forti nell’uno contro uno e tanti giocatori che possono subentrare dalla panchina e determinare. Stanno facendo un ottimo lavoro. Guardando in casa nostra, il pensiero che quotidianamente devo avere, lo ribadisco: giocare contro di noi non deve essere semplice per nessuno. Questa è la base. Cono coraggio, voglia di andare a determinare e avere grande sacrificio in fase difensiva, perché in questo momento dobbiamo alzare il livello mentale e qualitativo per cercare di subire meno gol rispetto a quanti ne stiamo subendo. Questa sarà la base della gara di domani sera. Se guardo la classifica? No, la classifica non la guardo”.
L’anno scorso ad inizio anno diceva che non ci dormiva la notte l’anno scorso. Ora fatichi a dormirci sopra?
“Soffro, come soffre la squadra. Soffro molto di questa situazione. Ma è un soffrire mentale nel cercare soluzioni, modi e tempi per poter svoltare. Nello stesso tempo sono – e rimango – molto positivo perché sono chiamato a farlo, perché la squadra deve essere protetta e mi rendo conto in ogni singolo allenamento cosa mi sta dando. E mi sta dando tanto. Stiamo veramente dando tutto. Non sto dicendo bugie. Serve un risultato positivo, una prestazione importante per darci slancio e ancor più consapevolezza e fiducia”.
Valuterai qualcosa per queste tre partite in una settimana o ha scelte obbligate?
“Penso alla partita di domani e da domani sera faremo valutazioni in merito anche su chi avrò a disposizione. In queste tre partite è un calendario realmente molto ravvicinato e ci trova in questo momento. Pensiamo una partita alla volta, focalizziamoci su una partita alla volta”.
Pereiro a che punto è? Può cominciare ad avere qualche momento in campo?
“Gaston molto bene, ha fatto due settimane di lavoro importante. Sta alzando i suoi livelli fisici. Ha qualità e la sto vedendo dentro gli allenamenti. In queste tre partite credo che avrà il suo spazio”.
Vero che la Fiorentina ha segnato 17 gol, ma molti nelle ultime due partite. Quando ha affrontato squadre che si giocano tanto nella parte destra della classifica, penso a Empoli o Venezia, ha fatto più fatica. Ha trovato squadre che le hanno reso difficile la vita: domani bisogna anche ripartire da questo spaccato che il campionato ci ha dato…
“Cercheremo di rendere la partita difficile per loro, pur avendo tanti giocatori di grande qualità, gamba e spunto. Lo stanno dimostrando, stanno facendo un campionato importante. Sono una grande squadra, costruita per i vertici alti del campionato. Dovremo fare una partita molto, ma molto intelligente, bravi a sacrificarci in fase difensiva, molto lucidi e concreti quando avremo la palla. Dalla metà campo in su, soprattutto, dovremo essere molto, molto bravi”.
L’anno scorso si era parlato di lei per la panchina della Fiorentina. Ha un rimpianto, adesso, di aver rinnovato col Genoa vedendo la situazione in cui si è trovato tra infortuni e crisi della società. C’è un pensiero o no?
“Ho vissuto i primi sei mesi qui al Genoa vincendo il campionato assieme ai ragazzi e assieme a tutti. La scorsa stagione abbiamo fatto un grandissimo campionato. Quest’anno nelle difficoltà ci sono dentro al 110% e vivo giorno e notte per cercare di risolvere la situazione e trovare uno spiraglio, una luce per risollevarci prima possibile. Lo faccio con grande orgoglio e dignità, come sono i tifosi genoani. Perché questo hanno nel loro cuore. In questo momento mi sento di dire questo ed è quello che dico anche ai ragazzi e alla squadra. Dobbiamo giocare per classifica, punti e prestazioni pensando che dietro di noi c’è un popolo che ha vissuto tanti momenti difficili, quindi sa viverli questi tipi di momenti. Fortunatamente, anche da quando ci sono io, ha vissuto anche momenti molto belli, merito della squadra e di quello che abbiamo fatto. Adesso siamo in un momento di difficoltà. Va vissuto con dignità e orgoglio, a testa alta, cercando tutti assieme di uscire da questa situazione”
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