L’allenatore del Genoa, Alberto Gilardino, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita di campionato contro la Fiorentina, vinta dalla formazione ospite per 0-1 grazie a un gol di Gosens arrivato nel secondo tempo (clicca QUI per leggere la cronaca).
Le questa sera ha visto il suo Genoa? Era l’atteggiamento che voleva quello che ha visto questa sera?
“Sì, nulla posso rimproverare ai ragazzi per quanto dato e messo nella partita. Oggi la realtà dice questo: che non raccogliamo quanto di buono abbiamo fatto. Abbiamo concesso poco e nulla ad una squadra che ha fatto diciassette gol nelle ultime quattro partite, gli episodi hanno fatto la differenza. Ho rivisto che manca un giallo a Martinez Quarta e il gol della Fiorentina è viziato da un fallo, sono tutti episodi che vanno a condizionare la partita che noi abbiamo giocato e nella quale abbiamo creato. Se uno va a vedere la fotografia della gara, contro questa Fiorentina ti devi difendere perché hanno una qualità superiore e sono tra le prime quattro o cinque del campionato sotto questo punto di vista, ma sotto il profilo dell’atteggiamento e della prestazione la squadra ha dato tutto. L’ho detto loro, stiamo raccogliendo zero, ma continuiamo a lavorare, a tenere la testa alta: non voglio tenere teste basse. Tra tre giorni si gioca, e dopo tre giorni si rigioca ancora”.
Sul clima nello spogliatoio: “Sono stato giocatore anch’io, ci sono rammarico, tristezza e amarezza. Sono i sentimenti che ognuno di noi attraversano. Io che sono l’allenatore devo mantenere lucidità, tenere la fotografia chiara del momento. Siamo in un momento di grandissima emergenza. E’ inutile parlarne, sanno tutti del momento. I ragazzi che ho a disposizione devo farli rendere al 110% e mi auguro che si riesca a fare lo straordinario per tanti di loro. Non è scontato”.
Balotelli sarà convocato lunedì col Parma?
“Mario è arrivato con grande motivazione convinzione di poter dare un contributo dentro il nostro spogliatoio. Va tutelato in tutto e per tutto: ora va messo in condizione di stare bene. Deve fare doppi allenamenti, allenarsi con la squadra. Valuterà giorno dopo giorno e ora dopo ora: se sarà possibile per la trasferta di Parma, verrà con noi. Altrimenti farò valutazioni per il Como”.
Il gol è arrivato subito dopo il cambio, è un caso oppure qualcosa non ha funzionato?
“Devo mettere nelle condizioni chi è a disposizione di rendersi utile alla causa. Chiunque io abbia a disposizione in questo momento si allena e va forte, abbiamo incontrato una squadra di grande qualità tecnica che faceva girare bene la palla. Ho rivisto le immagini, secondo me il gol è stato viziato da un fallo: non è stato fischiato, va bene lo stesso. Ci prendiamo questa sconfitta su un episodio dopo aver fatto una grande partita. Non voglio cercare alibi, ma era una partita che si poteva determinare tramite gli episodi. Ce ne sono stati due importanti, quindi è giusto dirlo“.
E va aggiunto che hai anche tanti giocatori fuori. Ora però hai un trittico di partite che potrebbero cambiare la stagione del Genoa..
“Quelli che sono fuori adesso sono otto undicesimi di quelli che hanno giocato la partita con il Monza. Se giochiamo così, con questo temperamento e atteggiamento, sarà fondamentale a Parma. E’ una squadra che corre, sta bene, è allenato molto bene. Abbiamo poco tempo per smaltire le scorie negative e prepararci al massimo per la sfida“.
Con Ekhator dal primo minuto la squadra ha girato di più e anche il centrocampo è apparso più in palla con il dinamismo di Thorsby…
“Frendrup e Thorsby sono due motorini e a noi servono come il pane, corrono 12/13 km a partita. Ekhator ha fatto molto bene sotto il profilo dell’atteggiamento e della prestazione, non si può chiedere altro ad un ragazzo del genere. Ha fatto cose molto buone, ha tenuto palla e si è sacrificato: deve continuare a lavorare“.
Aggiungo anche un terzo episodio: c’è stata una trattenuta abbastanza evidente ai danni di Vasquez
“Quello non lo so, parlerei soprattutto della partita che abbiamo disputato senza raccogliere nulla. Questa è l’analisi e la fotografia. Dopo aver tenuto bene il campo, contro una squadra che ha dimostrato di essere stata costruita per i piani alti della classifica. Ha due squadre da poter alternare, siamo stati attenti in fase difensiva. Quello che siamo riusciti a creare si deve e si può riuscire a concretizzare. C’è margine di miglioramento sotto quel punto di vista”.
Stasera un po’ di risposte che ti aspettavi le ha avute?
“Sono orgoglioso di loro per quanto hanno dato, so quanto ci tengano e quanto soffrano in questo momento, come si soffre tutti. Ci sono tempo, margine e spazio. Io sono nettamente positivo rispetto a tanta gente e tante persone, anche tanti tifosi, che sono negativi. La maggior parte no, perché ci è vicina. Io sono positivo perché cerco di guardare il futuro con quella prospettiva, con questo profilo. Non posso fare altro. In questo momento non posso fare altro che dare consapevolezza a questi ragazzi che stanno dando davvero tutto”.
Il segnale che è arrivato dalla tifoseria è stato più netto e chiaro: i tifosi hanno tolto un po’ il pensiero di lottare per zone più alte della classifica che potevano avere ad inizio anno e hanno capito che il campionato sarà diverso?
“I nostri tifosi sono incredibili, ci hanno incitato dal primo all’ultimo minuto. Non li ho visti, ma se hanno fatto un gesto così nei confronti della squadra è tanta roba. Ci dà sicuramente un piglio in più per le prossime partite e gare, soprattutto per i ragazzi che di questo hanno bisogno in questo momento. Hanno bisogno di sentire questa vicinanza e quindi si aspettano anche questo da parte del nostro popolo“.
Nelle ultime partite la grande difficoltà sono stati i cinque cambi. Nel passato questi hanno risolto le partite, noi ora non ci siamo riusciti per qualche giocatore che ancora non è all’altezza o non sta bene fisicamente…
“Per chi ho a disposizione al momento, devo cercare di farlo rendere al massimo. Oggi per me loro sono i giocatori più forti tra quelli che posso avere. Non posso pensare a chi è fuori, non ho tempo e possibilità. Questa è la risposta che do: bisogna lavorare, non è semplice farlo da ultimi in classifica, ma è una sfida. Sicuramente complicata, sicuramente difficile: un’impresa che dobbiamo riuscire a vincere“.
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