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Genoa, Gilardino: “Col Como partita non semplice. Sappiamo che gara dobbiamo fare”

Il tecnico rossoblù, Alberto Gilardino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Genoa e Como. Si parte dalla situazione infortuni, con lo scenario che non cambierà rispetto a Parma. “La situazione rimane tale alla trasferta di Parma, andremo a giocare la partita di domani con lo stesso organico. È normale che ci auguriamo nella sosta di recuperare qualche giocatore”.

Oggi è arrivato Zangrillo: ha avuto modo di parlarci?

“Sì, oggi il presidente è venuto a trovarci. Ha fatto un bellissimo discorso allo staff e alla squadra. Un discorso emozionante, con parole da Presidente e con parole da persona molto intelligente. Sono state parole che fanno pensare e riflettere perché ha parlato di emozioni, passione e sacrificio. Quello che è il DNA del Genoa e di questa squadra. Io credo che sia questo, è quello che abbiamo dimostrato anche a Parma e che dobbiamo mantenere nel tempo come abbiamo fatto in passato”.

Sul Como: “È una partita complicata per l’avversario, è una squadra che mantiene quasi sempre in ogni partita – forse un po’ meno nell’ultima con l’Empoli, che è stato bravo a limitarla – un grande possesso palla, ha una percentuale molto alta. Ha fatto una grande partita a Napoli e ha vinto a Bergamo. Ha una squadra con DNA e cultura di gioco che viene dal proprio allenatore che è difficile da affrontare. Sappiamo che partita dobbiamo fare, sappiamo che ci saranno momenti dentro la gara dove avranno il possesso loro ma noi dobbiamo essere dentro alla partita e avere disciplina e attenzione tattica. Quando il pallone lo avremo noi, dovremo mettere in campo le nostre qualità con il sacrificio e l’umiltà che ci ha contraddistinto. Soprattutto dovremo mettere tutti nelle condizioni di poter essere decisivi”.

Alla vigilia di questa sosta con tutte le assenze, quanto è importante sacrificarsi? E per Pinamonti, quanto lo è trovare la continuità nei gol?

“È naturale che dovrò chiedere straordinari a diversi giocatori, questo richiede questo momento. Sapendo che ho in panchina opportunità e scelte, dovrò fare valutazioni a riguardo. Diciamo che è un discorso ampio perché le sconfitte che abbiamo subito ci hanno insegnato ed è normale che il sapore della vittoria sia magia. Attraverso questa magia, dobbiamo avere la consapevolezza di avere attenzione dentro la gara, portandoci dietro l’entusiasmo dei 30mila tifosi, ma con lucidità e coscienza mentale. Non dobbiamo andare dietro al Como, ma pensare a noi. Per quanto riguarda Pinamonti, è un giocatore forte: l’ho detto anche a fine partita. Sta crescendo a livello di condizione e consapevolezza. Al di là dei gol, chiede palla e lavora per la squadra. L’ho voluto e si sta dimostrando molto importante per l’economia della squadra”.

Sarà una partita simile a quella con il Parma?

“È vero che gioca 4-2-3-1, ma in base agli interpreti possono giocare anche a cinque. Dipenderà da chi giocherà, se giocheranno Dossena, Goldaniga o Fadera che può fare anche il quinto. Giocatori come Strefezza e Paz sono giocatori forti nell’uno contro uno. E’ un’idea un po’ diversa rispetto al Parma, l’hanno dimostrato in campi importanti come a Bergamo. Hanno giocato un grande calcio anche a Napoli. È una squadra difficile da affrontare. Hanno giocatori bravi a giocare con i piedi anche in porta e attaccanti con esperienza come Belotti e Cutrone. Sarà una partita non semplice, all’interno della quale dobbiamo farci trovare pronti con la consapevolezza che ci contraddistingue e con la nostra forza”.

Quanto è stata importante la vittoria di Parma?

“Purtroppo o per fortuna abbiamo potuto godere poco della vittoria perché, appunto, c’è la partita di domani sera a cui pensare, però a libello mentale dà energia e spirito all’interno della squadrane del gruppo. Dovrà essere fondamentale per la gara di domani, davanti al nostro popolo. Sarà importantissimo”.

Il calcio iberico si può applicare in Italia?

“Penso di sì perché ci ha fatto vedere Fabregas che questo tipo di gioco, in tante partite, gli ha dato e offerto delle possibilità per poter opporre il proprio gioco. Normale che ci siano momenti e tempi all’interno della stagione, quello assolutamente, però mi piace la sua squadra per come interpreta il calcio e l’idea di gioco che ha dato in base agli interpreti. Quindi sì, assolutamente”. 

Sono andati un po’ in braghe di tela nelle ultime gare perché hanno perso i tre a centrocampo. A Empoli è stata quella la differenza

“Sergi Roberto, Perrone e Mazzitelli per l’economia del Como sono molto importanti, di grandissima qualità, che fanno girare il gioco in questa squadra. Gli interpreti che ci saranno domani saranno più incontristi e, anche per qualità, giocatori diversi”. 

A Moena hai preparato una squadra fino a settembre, ma adesso la forza sua e del suo staff è stata quella di rimettere in piedi un’altra squadra. Quanto sono cresciuti Ahanor, Ekhator, Zanoli? 

“Abbiamo dovuto fare arrangiamenti e adattamenti in base ai giocatori che sono arrivati e in base a chi è rimasto. Sono felice e contento di chi sta maturando, dei ragazzi e dei giocatori più esperti che stanno tirando la carretta da tanto tempo. E anche dei giovani, perché è un segnale che ci possono stare. Non devono abbassare l’asticella, devono sempre dare il centodieci per cento. Sono molto giovani, però l’impatto in questa Serie A è stato importante e notevole. C’è grande prospettiva”. 

Per la seconda volta da settembre mette in campo la stessa squadra, cambiando solo Zanoli con Sabelli. 

“Domani sarà la terza partita in una settimana quindi l’aspetto mentale sarà determinante e fondamentale nel recupero delle energie mentali. Una vittoria ti porta ad aver energia e umore alto: mi auguro che questa energia si possa tenere fino al 95′ di gioco. Sarà dura e difficile, ma mi auguro che questa energia la possano portare tutti i giocatori fino alla fine perché sarà indispensabile per la gara di domani”. 

Domani sera il motto sarà tutti per tutti, tutti per uno. A Parma, specialmente dietro, vi siete aiutati tantissimo…

“L’ho detto anche ai ragazzi in questi giorni. Più siamo mentalmente dentro la partita, più abbiamo attitudine, disciplina e sacrificio mentale in fase difensiva, più abbiamo possibilità di mettere durante la gara un mattoncino dopo mattoncino per andarci a costruire situazioni pericolose, più attraverso la prestazione possiamo raggiungere un risultato positivo. Questo deve essere l’input anche per la gara di domani”. 

Sulla direzione di gara di Parma e su Balotelli, che nel finale è stato ammonito per proteste: “L’arbitraggio di Parma è stato molto, molto positivo, con un arbitro esperto. Indipendentemente dal risultato, ha fatto una gara seria, nel modo giusto. Per quanto riguarda Balotelli, sta continuando il suo percorso di lavoro. Anche oggi dopo la preparazione si è fermato a fare qualcosa in più. Deve continuare così, deve mettere carburante in corpo, ma è contento e ha voglia ed è un aspetto importante. Bisogna accompagnarlo in questa esperienza, in questo suo ritorno in Serie A, facendogliela vivere nella maniera più semplice possibile”


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