Nel pomeriggio di oggi a Villa Rostan è intervenuto anche Marco Ottolini, direttore sportivo del Grifone, che ha fatto il punto sulle ultime tormentate giornate in casa Genoa che hanno portato all’esonero di Alberto Gilardino e all’approdo sulla panchina rossoblù di Patrick Vieira: “Prima di presentare il nuovo mister – esordisce il direttore sportivo – volevo salutare mister Gilardino e ringraziarlo per i due anni trascorsi, belli intensi e ricchi di successi. Nel calcio, poi, ci sono questi momenti e queste situazioni. Lo volevo ringraziare e salutarlo. Ora siamo contenti, felici e onorati di presentare qui il nuovo allenatore”.

Direttore sportivo Ottolini. Ci spiega l’esonero di Gilardino e la tempistica, arrivata durante la sosta ma non subito?

“Quando ci sono un esonero e una decisione di questo tipo è chiaro che si analizzano tante cose. Quello che può aver sorpreso un po’ è la tempistica, essenzialmente dovuta ad un iter burocratico che dobbiamo seguire in questi casi. Analizzando la situazione, poi, le scorse tre pause per le nazionali di giocatori a disposizione ne abbiamo avuti pochissimi, considerando anche i nazionali, per lavorare e farlo con una squadra che così si possa definire è stato complicato. Abbiamo messo tutto sul piatto della bilancia e questa settimana siamo riusciti a concretizzare l’arrivo di Patrick Vieira”.

Cosa ci ha portato alla decisione? Andare nelle motivazioni specifiche è sempre complicato – ha proseguito Ottolini – Quando si prende una decisione del genere sul piatto della bilancia vengono messe diverse cose. Si parte dai risultati e si comincia a fare un’analisi più approfondita sia delle cose che si vedono dall’esterno sia su altre sensazioni e situazioni quotidiane. Ad un certo punto ci si siede e si fanno delle considerazioni. Abbiamo avuto anche un altro numero di infortuni e c’era la sensazione dei voler fare uscire un po’ tutti dalla comfort zone, chiedendo a tutti, a noi stessi, un po’ di più. Cosa è maturata la decisione. Chi ha preso la decisione e ha deciso l’esonero del nuovo mister? Io sono qui da fine luglio di due anni fa e tutte le decisioni a livello tecnico sono passate dalla mia scrivania. Chiaro che come società e parte di un progetto più ampio tutte le decisioni vengono prese in maniera collegiale e deve esserci un ampio consenso. A livello interno, poi, il responsabile sono io e il primo responsabile della scelta sono io”.

Direttore, è il momento della comunicazione. Il calcio vive nel sociale. Non si può sempre dire è stato quello, è stato quell’altro, è stato quell’altro ancora. Lei ora ha chiarito che tutte le situazioni passano da lei, da Spors, Dransfield, dagli americani. Quello che pensiamo è che con l’arrivo di Vieira ci sia qualcosa di positivo per il futuro del Genoa, non solo sul prato verde…

“Credo che lei abbia detto una cosa giusta, nel senso che se Patrick Vieira ha deciso di arrivare da noi ha visto e intravisto qualcosa di positivo. Prima di tutto, questa maglia, questi tifosi e questa città, con un club di livello alto. Questo ha contribuito a convincerlo, altrimenti non credo che avrebbe deciso di venire da noi visto che ha un mercato anche di Premier League e nazionali top. Questo penso sia un segnale positivo per il futuro di questa società”.

Tra un mese inizierà il calciomercato di gennaio. Ne avete già parlato anche Oltreoceano?

“Ci confronteremo nelle prossime settimane. Il mister sta prendendo visione dei calciatori a disposizione, stanno rientrando calciatori rimasti fuori nelle ultime settimane e ci siederemo per capire dove sarà il caso eventualmente di intervenire. A quel punto manifesteremo le eventuali necessità a chi sta Oltreoceano e vedremo cosa sarà possibile fare”.


Genoa, Vieira si presenta: “Pronto per la sfida che ho davanti. Ho trovato un gruppo orgoglioso”