Un terzo del campionato di Serie A è andato via. Il numero 13 come in Tibet è indice di prosperità, un 13 al vecchio totocalcio lo fanno Conte i suoi ragazzi. In questa schedina del campionato sono in tante a fare il dodici vincente: Atalanta, Inter, Fiorentina e Lazio che inseguono il Ciuccio ad un solo punto di distanza.

Un campionato così difficilmente lo si era visto dopo 13 giornate di campionato con una grande bagarre in testa e in fondo alla classifica. Da capire nelle prossime giornate se sarà un campionato che correrà fino alla fine sul filo dell’equilibrio.

Nella parte destra della classifica 10 squadre in 8 punti, sarà difficile conquistare i 40 punti sempre preventivati per salvarsi. L’Italia, nel frattempo, vince la Coppa Davis giocando in contemporanea con Napoli e Roma. La Lega calcio di Serie A e la FIGC  avranno  controllato gli share televisivi delle due manifestazioni in diretta su Sky? Speriamo di sì visto che continuano a non rinnovare il gioco più bello del mondo con i loro capricci.

La FIGC a febbraio potrebbe proporre Del Piero Presidente. Del Piero commentatore, uomo pubblicità, può andare ma senza il pallone tra i piedi difficilmente riuscirà a fare il Pinturicchio in una FIGC obsoleta. Occorre un manager dalle capacità e prospettive interessanti sul piano della ristrutturazione di un organismo ormai vecchio, che non riesce a fare una riforma per rilanciare il pallone che rotola.

Oltre lo step on foot e il fallo di mano che hanno poco da spartire con il regolamento del gioco del calcio, decidendo di fatto le partite, è emerso un altro pericoloso neo in campo arbitrale per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari diversi in ogni partita: in Lazio-Bologna due gialli di Rapuano in 35’ affondano i felsinei. In Napoli-Roma Massa di Imperia perdona due volte Lukaku, autore del gol vittoria ma anche di falli importanti che hanno lasciato al palo Ranieri e la Roma.

Dove finirà l’intelligenza del Direttore di gara sul piano disciplinare se in modo uniforme non verrà utilizzata al momento giusto, la sanzione proporzionata e l’uniformità nella scelta cartellini gialli e rossi che, oltre i falli, devono testimoniare sensibilità disciplinare e fermezza. Scandalo fiscale tra gli arbitri italiani negli scorsi anni: Rocchi e Orsato sanzionati per evasione su compensi UEFA. Ma veniamo alle partite.

Verona-Inter 0 a 5. Una “manita” di cinque reti  in faccia al tecnico Zanetti: sono tanti i 32 gol subiti in 13 giornate. Per una notte Inter in testa alla classifica. Cinque reti a zero nel primo tempo permettono ad Inzaghi di far ruotare tutta la squadra nel secondo tempo pergestire anche la Champions di stasera. Zanetti imbufalito alla terza sconfitta consecutiva per gli errori difensivi non da Serie A. Balla la sua panchina.

Milan-Juventus 0 a 0. Non si sono fatti male Fonseca e Thiago Motta. Tanta noia per il Meazza strapieno che riempie i due team di fischi per lo spettacolo offerto. Thiago Motta gode – ma poco – per la decima partita senza subire gol. Fonseca a 9 punti dall’Inter e dall’Atalanta in classifica, non gode di certo. La Champions in programma stasera non lascia tranquilli.

Parma-Atalanta 1 a 3. La Dea sente odore di primo posto e non perde l’occasione per salire in vetta. Il Parma si sveglia solamente dopo il 2 a 0, reclama un rigore ma negli spazi  dei ducali Gasperini è andato a nozze. Il tecnico di Grugliasco in guerra con il quarto uomo, prima ammonito e dopo espulso, ma godrà per le sette vittorie di fila. Retegui 12 gol in 13 gare.

Como-Fiorentina 0 a 2. Settebello di Palladino nella casella delle vittorie, il tutto senza Albert. Con il prossimo rientro dell’islandese da ricostruire un altro giocattolo viola? La rivoluzione di Commisso nel calciomercato estivo sta offrendo qualcosa di inaspettato anche per i tifosi gigliati. Kean è nuovamente rigenerato dopo i patemi con la Signora ed è all’ottavo gol in 13 gare. Il Como di Fabregas alla spagnola fa fatica, genera solamente consensi da Hollywood, sempre in Tribuna d’onore sul lago di Como.

Napoli-Roma 1 a 0. Lukaku con un gol al passato fa piangere Ranieri al terzo tentativo di rivitalizzare la squadra giallorossa. Conte riconquista la vetta in solitaria. Il solito problema di Ranieri, come per chi lo ha preceduto: in panchina Dybala e Soulé. Conte ha condotto il gioco sfondando sulla corsia di destra e resistendo con carattere e grinta quando i giallorossi hanno provato ad alzare il baricentro.

Torino-Monza 1 a 1. Il pari serve poco al Toro per risalire la classifica. Ci hanno provato i granata, ma il Monza non ha mai mollato. La mancanza di Zapata è sempre più evidente. Cairo contestato dai tifosi granata. Per Nesta un punticino per rimanere a galla in fondo alla classifica.

Lazio-Bologna 3 a 0. Vola l’Aquila grazie all’arbitro Rapuano autore di due gialli a Pobega  del Bologna al 35’ del primo tempo. Crolla nel secondo tempo Italiano, incapace di giocare con la sola idea di voler vincere. La lotta per la zona Champions si arricchisce anche della  Lazio di Baroni.

Empoli-Udinese 1 a 1. Un mattoncino per entrambe le squadre per risalire la classifica oltre i 15 punti in classifica mettendosi alle spalle Torino e Roma. Per l’Empoli vi è un rinato Pellegri, al terzo gol nelle ultime tre gare: solamente la salute gli aveva tolto una carriera importante. Terzo gol per festeggiare il fatto che diventerà papà nei prossimi giorni. I toscani hanno messo in ambasce i friulani nel primo tempo con le ripartenze, nel secondo le zebre dell’est, cambiando modulo e giocando con un altro gigante davanti, Lucca, hanno fatto la partita con la fisicità sui calci di punizioni indiretti, pareggiando con un colpo di testa di Davis.

Venezia-Lecce 0 a 1. Colpo del Lecce e di Giampaolo che vince la prima gara in trasferta dei salentini. Ci sono i meriti del nuovo allenatore che cambia uomini nell’intervallo, ma tanti demeriti degli uomini di Di Francesco: sprecate almeno sei azioni da. gol pulite davanti  al portiere. Coppola protagonista assoluto in laguna, Venezia ultimo in classifica, Lecce  fuori dalla zona rossa.

Genoa-Cagliari 2 a 2. Sta stretto il pareggio a Vieira al debutto al Ferraris e il tutto viene anche certificato dai giornali sportivi e politici. Sembra quasi strano con il Grifone di mezzo, non ci sono dubbi ma certezze: i due rigori per i sardi non c’erano.

Nicola si gode il punto, Vieira no. Loda però la prestazione di tutto il team schierato. Adesso la prova trasferta: in questa settimana oltre a lavorare sui giochi di posizioni dovrà fare qualcosa di importante sui palloni inattivi dei friulani con calciatori che almeno in tre sono vicini ai due metri di altezza. In Friuli conteranno poco i numeri di modulo: dovranno essere  le ripartenze fulminee a mettere al tappeto la fisicità della squadra di Runjaic.


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