Il difensore del Genoa, Johan Vasquez, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita contro il Milan, pareggiata per 0-0 (clicca QUI per saperne di più). L’ultima volta che aveva parlato nel post-gara era stato a Bergamo, ma questa volta è molto diversa la situazione del Grifone, che ha ritrovato la propria compattezza difensiva.
Terza partita senza subire gol, il tutto con un passaggio dalla difesa a tre ad una a quattro
“Cerchiamo di essere più compatti e l’impressione è che proviamo sempre ad andare avanti. In una linea a cinque ti mettono più sotto. Io posso fare anche il terzino, il centrale, il braccetto: lo faccio anche in nazionale messicana di giocare a quattro. Giocare in questi ruoli mi fa crescere. Mi piace. Se c’è stato un momento chiave della partita? Nel primo tempo abbiamo faticato perché il Milan ha iniziato molto bene. Nel secondo tempo avevamo la sensazione di poter prendere qualcosa in più, ma nel contempo la sensazione brutta di poter perdere alla fine. Loro hanno giocatori che possono fare la differenza in due secondi. Grazie a Dio abbiamo preso un punto molto importante”.
Sulla sua crescita e su come stia al Genoa: “Mi sento parte di questo progetto. Non sono lo stesso del 2021 quando sono arrivato. Quando sono arrivato qui, pensavo di saper difendere e saper far tutto, ma non era così. Ogni giorno si impara e sono ancora aperto a farlo. In questi momenti devi essere molto umile per continuare a migliorare. Al Genoa mi sento parte di una famiglia. Ora sono un uomo che può aiutare i ragazzi, mentre quando sono arrivato era un po’ difficile. Nessuno parlava spagnolo ed era difficile. Ho avuto momenti brutti nella mia carriera, ma sono quelli che ti fanno crescere”.
Su Leali, la tranquillità che dà alla difesa e il momento positivo che sta vivendo: “Se lo merita, è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. È un ragazzo semplice. Sono orgoglioso di lui, se lo merita“.
Genoa, Vieira a DAZN: “Fatta una partita da squadra. Venire a San Siro è sempre difficile”