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Genoa, Vieira dalla sala stampa: “La squadra avrebbe meritato questo punto”

L’allenatore del Genoa, Patrick Vieira, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita contro il Napoli, terminata 2-1 per i partenopei (clicca QUI per saperne di più).

È arrabbiato per il primo tempo?

“Sì, non abbiamo giocato come volevamo giocare. Credo che anche le qualità dell’avversario abbiano messo la squadra in difficoltà. Nella ripresa siamo stati più aggressivi, il blocco è stato più alto, siamo riusciti a creare di più e la squadra avrebbe meritato questo punto. Mi è dispiaciuto soprattuto per i giocatori perché abbiamo fatto bene nel secondo tempo. Balotelli entrato ha fatto bene e ci ha provato più di tutti? Sì, ha fatto bene. E hanno fatto bene anche Norton-Cuffy e Thorsby. Chi è entrato ha portato energia alla squadra, oltre a qualità, ed era quello di cui avevamo bisogno”.

Guardando in prospettiva dopo il cambio societario, vede una continua crescita con l’arrivo di Dan Sucu?

“Avere un nuovo proprietario porta stabilità alla società. Ora però la cosa importante è di pensare alle prossime partite che sono importanti per noi. Pensiamo a come hanno giocato i calciatori oggi, e ciò mi dice che vogliono far parte della società. È un segnale molto importante. Ci sarà tempo di pensare al mercato”. 

Mister, ci racconta ha fatto nell’intervallo per cambiare totalmente questa squadra? Oltre ai cambi, che idea c’era?

“Abbiamo cambiato dal punto di vista tattico, con Frendrup più alto in campo per aiutare Pinamonti e Miretti. Era troppo complicato per loro difendere tre contro due perché loro avevano troppa qualità tecnica. Con l’energia dei tifosi, siamo riusciti a creare situazioni interessanti”. 

Meret per la prima volta è il migliore in campo…

“Abbiamo dimostrato che potevamo giocare un bel calcio, ma alla fine non abbiamo preso punti. Ai giocatori dopo la partita ho detto che se continuiamo a giocare come abbiamo fatto nel secondo tempo, si vince più spesso che perdere”. 

Vitinha si è creato il gol del pareggio di Pinamonti andando a fare a sportellate anche con Anguissa, non un facile cliente. Quanto può essere importante mentalmente per lui questo episodio?

“Vitinha è giocatore che lavora bene per la squadra. Non giocava da due mesi e sapevo che dopo un’ora potesse avere stanchezza, ma sono contento della sua partita e ci sono ancora cose che può fare meglio e tante cose che può dare alla squadra”. 

Quanto è dispiaciuto di aver preso questi due gol di testa forse con troppa facilità, anche se le potenzialità fisiche del Napoli sono evidenti?

“Si può sempre fare meglio, loro però hanno 6/7 giocatori che sono altissimi e la punizione è stata calciata bene. Quando non c’è Thorsby siamo un pochino più deboli, ma fa parte del gioco e dobbiamo lavorare su queste basi. Perché non Thorsby dall’inizio? Non voglio giustificare le decisioni che ho preso, ma la volontà era di avere un giocatore più offensivo: per quello ho deciso di mettere Vitinha. Alla fine, non posso prendere decisioni perché in giocatori sono più alti o più piccoli. Le decisioni le devo prendere io, sono pagato anche per questo”. 

Paradossalmente, Conte ha vinto ma chi dovrebbe essere più contento alla luce della prestazione è lei…

“Quando esci dalla partita senza punti, è difficile essere soddisfatto. I risultati sono importanti per noi e quindi non sono contento. Dall’altra parte abbiamo dimostrato di avere qualità e personalità perché abbiamo messo una squadra costruita per vincere il campionato in difficoltà. Vedere come abbiamo giocato il secondo tempo mi dà veramente positività per il resto del campionato”. 

Qual è la sua opinione su Dan Sucu? È possibile il decimo posto di cui ha parlato il vostro nuovo proprietario?

“Ieri lo abbiamo incontrato e abbiamo parlato un po’ di progetto e di calcio. Era la prima volta ed è andato tutto liscio (smooth, ndr). Se il decimo posto è possibile? Nel calcio è tutto possibile”.

C’è paura di poter retrocedere a fine stagione visto che siete 14esimi? E avete programmato col vostro patron e direttore sportivo un budget per il mercato di riparazione?

“Sul mercato stiamo lavorando, ma non è il momento giusto di parlarne. Sul campionato, facciamo parte di queste squadre che rischiano di retrocedere, ma siamo dieci squadre e il campionato ha ancora tantissime partite. Tre o quattro partite fa non pensavamo di essere usciti da questa situazione e oggi non è peggio che dopo la gara col Milan. Sarà così fino alla fine della stagione, fino all’ultima partita. È un campionato molto difficile. Faremo di tutto per rimanere in Serie A perché questa società merita di essere in Serie A”.


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