Al Ferraris, per la sfida tra Genoa e Napoli, erano presenti diversi cronisti arrivati dalla Romania. Nel dopogara, al termine delle conferenze stampa, abbiamo intervistato Daniel Scorpie, giornalista di Gsp.ro, chiedendogli il primo impatto col mondo Genoa e le impressioni sull’operazione di Dan Sucu, da martedì azionista di maggioranza rossoblù.

Prima di arrivare a Dan Sucu: che impatto avete avuto col Ferraris e il tifo del popolo rossoblù?

“Mi è sembrata un’atmosfera calorosissima, comparabile coi top club del nostro campionato quando giocavano grandi partite, ad alto livello. È uno stadio all’inglese, dove i tifosi sono vicini all’azione. Hanno cantato tutto il tempo e nella mia cronaca ho scritto che se il Genoa avesse giocato un quarto del tifo fatto, si sarebbe salvato dalla sconfitta”. 

Ci descrive un po’ Dan Sucu?

“Lui è in contrasto con gli altri proprietari del calcio romeno. Non è un tipo che vende parole senza solidità e fondamento. Lui è un tipo serio: allo Ziarul Financiar (giornale economico-finanziario di cui è proprietario, ndr) ha parlato di tutto quello che vuole fare al Genoa. Ha parlato di un gruppo di club, di una strategia di crescere e aumentare il suo patrimonio dal 77% al 100% continuando ad investire e costruendo una strategia per, in un prossimo futuro, essere intanto da decimo posto. E passo dopo passo creare una partnership coi club della Romania. Ho motivo di pensare che quello che ha detto, lo farà. Ha messo propri fondi. Si dice che possieda 300 milioni di euro e se ne ha fatti 40 di investimento, è quasi il 15%, che è solo la punta dell’iceberg. Il suo obiettivo è far sì che questo club si autogestisca senza avere bisogno di altre ricapitalizzazioni per sopravvivere”. 

Si è letta ieri l’intervista allo Ziarul Financiar. Dan Sucu ha detto che in questo momento investirà lui in prima persona, ma che se in futuro avrà bisogno di 3/4 persone saprà trovarle. Dall’espressione si è avuta l’impressione che lui abbia già idea di chi coinvolgere in futuro, dai fratelli Paval a Talpes. Secondo voi, in Romania, c’è l’idea che dietro abbia già sondato chi possa supportarlo nel tempo?

“Anch’io ho l’impressione che, quando sono venuti fuori tutti questi rumors su Tiriac e Talpes, non fossero solo rumors. Lui ha una buonissima immagine e il calcio italiano ha bisogno di un uomo che non sia contestato nel suo Paese. È una persona corretta, che non ha brutte connessioni, e penso anch’io che quando sarà al livello successivo avrà bisogno di investimenti da altri. Penso che si debba avere almeno un miliardo per investire 100/200 milioni in due, tre o quattro anni. Non so se abbia in mente la possibilità peggiore, che il Genoa retroceda. Siamo curiosi di vedere cosa succederà. Nella storia nessun altro rumeno ha mai comprato nemmeno un club di Ungheria o Bulgaria, e neanche in un calcio da top cinque”.


Genoa, Vieira dalla sala stampa: “La squadra avrebbe meritato questo punto”